SCIENZA & WEB. L’edizione digitale dell’opera omnia nel nuovo ambiente Pinakes. Possibile la consultazione e l’analisi dei testi
FIRENZE – Galileo? Adesso lo trovi tutto sul web. L’edizione digitale dell’opera omnia di Galileo è stata pubblicata on line nel nuovo ambiente Pinakes (http://pinakes.imss.fi.it:8080/pinakestext/home.jsf). Si tratta di uno dei progetti di ricerca d’avanguardia, in corso a Firenze, presentati al congresso internazionale Cultural Heritage on line in programma domani e il 16 dicembre al Teatro della Pergola di Firenze. Pinakes è un’architettura software, progettata da Rinascimento Digitale e dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza, che consente di accedere in maniera integrata a dati di archivi diversi. A Pinakes si affianca Pinakes Text, un software ideato per realizzare edizioni critiche digitali di manoscritti, codici e libri antichi: è un’applicazione open source per la consultazione, la ricerca e l’analisi on line di testi. Organizza i dati testuali riferiti a qualsiasi oggetto digitale con una particolare specializzazione nella gestione delle informazioni linguistiche e filologiche. Si utilizza tramite qualsiasi browser web, quindi l’utente lo può consultare sia da personal computer che da dispositivi mobili.
FIRENZE E TOSCANA LEADER NEL SETTORE – Firenze e la Toscana, hanno spiegato il direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Antonio Gherdovich, il presidente della Fondazione Paolo Galluzzi, e il coordinatore del comitato scientifico Paolo Blasi, sono leader del settore in Italia e punto di riferimento mondiale grazie all’imponente patrimonio culturale e all’eccellenza dei sistemi e delle competenze sviluppati. La Fondazione sta lavorando con l’Università di Pisa e l’Istituto di Linguistica Computazionale del Cnr per la pubblicazione digitale dei diari che il padre dell’Egittologia italiana Ippolito Rosellini produsse nel 1828-1829 durante la spedizione franco-toscana in Egitto e Nubia con Jean Francois Champollion, il celebre scopritore della stele di Rosetta. Altre collaborazioni riguardano il catalogo storico delle fotografie del Centro Romantico dell’Istituto Vieusseux, la Sovrintendenza regionale ai Beni Culturali, la biblioteca Magliabechiana e la Fondazione Memoria Ecclesiae. Magazzini Digitali è invece un progetto realizzato in collaborazione con le Biblioteche Nazionali di Firenze e Roma: è un’architettura hardware e software concepita per la conservazione di lungo termine dei documenti digitali. Magazzini Digitali garantisce anche la conservazione delle tesi di dottorato di tutte le università italiane. L’evento è organizzato dalla Fondazione Rinascimento Digitale in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
IL CONVEGNO – Per valutare lo stato dell’arte e i futuri trend nelle crescenti platee di utenti, Cultural Heritage on line (alla seconda edizione dopo il successo del 2006) ha convocato a Firenze esperti, professionisti e istituzioni del mondo intero a discutere su alcuni temi di fondo: beni culturali e web interattivo, biblioteche digitali, cooperazione e integrazione dell’informazione tra musei, archivi e biblioteche pubbliche, conservazione delle memorie digitali. L’obiettivo è di coinvolgere domanda e offerta nella creazione di risorse digitali e nella loro condivisione. Da qui il sottotitolo del congresso: Empowering users: an active role for user communities, ossia dare agli utenti un ruolo di protagonisti attivi. Il particolare valore del congresso è sottolineato dall’alto patronato del Presidente della Repubblica. Tra i sostenitori: Unesco, Regione Toscana, Provincia, Comune, Ambasciata USA ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che della Fondazione Rinascimento Digitale è promotore.