Scontri tra polizia e manifestanti nel quartiere hippie. I dimostranti hanno lanciato molotov e allestito barricate, alle quali hanno poi dato fuoco
COPENAGHEN – La polizia danese è intervenuta lunedì sera a Christiania, quartiere di Copenaghen dove dagli anni Sessanta vive una comunità hippy, per sgomberare barricate incendiate erette nelle strade. Circa 210 persone sono state arrestate, secondo quanto appreso da fonte della polizia. I poliziotti sono penetrati poco prima di mezzanotte nella cosiddetta «città libera» con i cani, ha dichiarato Henrik Suhr, portavoce della polizia della capitale danese. L’intervento fa seguito al lancio di molotov avvenuto luendì sera contro i poliziotti che tentavano di spegnere gli incendi delle barricate sulla carreggiata, obbligando le forze dell’ordine a ricorrere ai gas lacrimogeni per riportare la calma.
FESTA E MOLOTOV – Un gran numero di militanti danesi e stranieri hanno partecipato lunedì sera a una festa a Christiania in una ex caserma occupata dal 1971 dagli hippy e diventata poi il più grande rifugio di emarginati d’Europa. Secondo un testimone interpellato dalla rete TV2 News, la polizia, che ha bloccato tutti gli ingressi e le uscite del quartiere, è intervenuta entrando in una tenda dove si teneva la festa e ha lanciato gas lacrimogeni per scacciarne gli occupanti. Le forze dell’ordine erano intervenute già all’inizio della serata per spegnere gli incendi appiccati alle barricate fatte con cassonetti di fronte all’ingresso del quartiere. Le persone arrestate sono state condotte al centro speciale di detenzione istituito vicino a Copenaghen in occasione del vertice mondiale sul clima. In precedenza lunedì diciassette persone erano state arrestate in seguito a una manifestazione di oltre un migliaio di militanti che chiedevano l’apertura delle frontiere ai profughi climatici.