BOLLETTINO MEDICO: SARA’ DIMESSO MERCOLEDI’. La telefonata di obama. Bonaiuti: «Notte tranquilla e nuovi controlli». Striscioni di sostegno davanti al San Raffaele. Di Pietro attacca
Paolo Bonaiuti |
MILANO – Anche Barack Obama ha telefonato a Silvio Berlusconi dopo l’aggressione di Milano. Il leader americano ha fatto al presidente del Consiglio gli auguri di pronta guarigione. «È stata una conversazione molto cordiale – rende noto Palazzo Chigi – nella quale il Presidente Obama si è informato delle condizioni di salute del Presidente Berlusconi e gli ha espresso solidarietà e vicinanza, augurandogli una rapida guarigione. Il Presidente degli Stati Uniti – prosegue la nota – ha anche ringraziato il Presidente del Consiglio per l’eccellente contributo italiano in Afghanistan e per la decisione del Governo italiano di inviare altri mille uomini nel corso del 2010». Il premier, intanto, ha trascorso un’altra giornata all’ospedale: l’ultima, prima di essere dimesso. E ha parlato, anche se solo attraverso un messaggio pubblicato sul sito del Pdl: «Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto. Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio».
ALTRE AGGRESSIONI – Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, in collegamento con il Tg1, ha riferito sulle condizioni di salute del presidente del Consiglio. «Tutti noi temiamo nuove aggressioni e glielo abbiamo detto altre volte, però togliere a Berlusconi il contatto con la gente sarebbe impossibile, non avremmo più il Berlusconi leone combattente che è sempre stato. È la chiave del suo successo personale e del suo carisma». Il presidente ha ripreso a lavorare? «Tenere lontano dal lavoro Berlusconi è estremamente difficile – dice Bonaiuti -. Ha vissuto tutta la vita lavorando, è un lavoratore nato, quindi togliergli questa possibilità di lavorare significa togliergli una cosa che gli sta molto a cuore».
MERCOLEDì LA DIMISSIONE – Berlusconi dovrebbe essere dimesso mercoledì pomeriggio dal San Raffaele, «con la raccomandazione di astenersi da impegnative attività pubbliche per almeno due settimane – ha spiegato il suo medico personale Zangrillo -. Le condizioni cliniche non destano preoccupazioni. Permangono i problemi legati alla sintomatologia dolorosa dovuta agli esiti del trauma subito, e in particolare alla riacutizzazione della cervicalgia che nei mesi precedenti aveva afflitto il presidente in più di una circostanza». Dal punto di vista psicologico, «l’umore è preoccupante perché è sempre piuttosto abbacchiato ma dà segni di ripresa – ha detto Zangrillo -. Ha una coda di profonda amarezza per quanto è capitato e per alcune cose successive». È stato intensificato il programma analgesico, cioè sono state aumentate le prescrizioni di antidolorifici dato il dolore persistente che affligge il premier in seguito alla ferita riportata. Il medico personale di Berlusconi ha anche specificato che il premier «mangia regolarmente, anche se con fatica», e che sul viso di Berlusconi non rimarranno cicatrici.
CARTELLI E STRISCIONI – Davanti all’ospedale sono ancora numerosi i cartelli e gli striscioni di solidarietà al presidente del Consiglio. Sui cancelli dell’ingresso principale è stato appeso un grande cartellone: «Forza presidente», firmato dalla Curva sud del Milan. Un altro recita: «La mia famiglia crede in te, presidente non darla vinta a quei balordi».
DI PIETRO: «GOLPISTI» – Al messaggio di Berlusconi sul sito del Pdl ha risposto Antonio Di Pietro: «L’amore vince sull’odio? Vorrei fosse così, ma detto da un manipolo di golpisti che brandisce prima il bastone e tende poi la mano…» ha scritto su Twitter il leader dell’Idv, che attacca l’idea di norme più rigide su web e manifestazioni: «Stanno scoprendo le carte: approfittando del gesto di uno squilibrato preparano leggi che limitano la libertà di manifestare. Maroni vorrebbe chiudere Facebook e YouTube, sono loro i maggiori sciacalli di quanto accaduto a Milano».