I risultati di due anni di lavoro della Giunta per le elezioni della Camera. Riguardano parlamentari che hanno anche incarichi in consigli regionali o che sono sindaci di grossi comuni
L’aula della Camera (Ansa) |
ROMA – Il Comitato per le incompatibilità della Giunta per le elezioni della Camera ha accertato, nei primi due anni di attività, 47 casi di doppi incarichi svolti da deputati, incompatibili con il mandato parlamentare. Lo ha reso noto il presidente della Giunta, Maurizio Migliavacca, tracciando un primo bilancio del lavoro condotto in questa prima parte di legislatura.
I CASI NON CONFORMI – Il Comitato alla data odierna, ha svolto 33 riunioni, nell’ambito delle quali ha proceduto all’audizione di 16 deputati – ha esaminato 122 cariche, concludendone l’esame per 112. Di queste 112 cariche, 100 sono state esaminate dalla Giunta plenaria, che ne ha dichiarato 47 incompatibili con il mandato parlamentare e 18 compatibili. Mentre per le rimanenti 35 cariche la Giunta si è limitata a prendere atto della cessazione dalla carica per dimissioni spontanee da parte dei deputati interessati. Delle 47 cariche dichiarate incompatibili nella corrente legislatura, 42 (36 nel 2008 e 6 nel 2009) consistevano in cariche regionali (consigliere regionale o assessore regionale) la cui incompatibilità è direttamente prevista dall’articolo 122, secondo comma, della Costituzione.
IL NODO DEI SINDACI – Altro tema sul quale il Comitato ha già concluso la propria istruttoria è quello riguardante la questione relativa alla compatibilità o meno con il mandato parlamentare delle cariche di sindaco di comune con popolazione superiore ai 20 mila abitanti o di presidente di provincia, ove assunte successivamente all’elezione a deputato (dal momento che le stesse cariche costituiscono invece causa di ineleggibilità ove ricoperte già al momento della candidatura). «Dopo una approfondita ed articolata istruttoria – ha riferito Migliavacca – è emerso l’orientamento maggioritario favorevole all’accertamento della compatibilità, secondo un indirizzo inaugurato dalla Giunta nella XIV legislatura e motivato con il fatto che nell’ordinamento italiano è assente un’esplicita norma di legge che preveda l’incompatibilità. Sulla questione la Giunta plenaria sarà chiamata a deliberare in una seduta che sarà convocata alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa natalizia. Infine, per quanto riguarda le ineleggibilità, tutte le cariche sono già state esaminate sotto tale profilo e solo per un deputato – che rivestiva la carica di sindaco di un comune con popolazione superiore a 20 mila abitanti al momento della candidatura – la Giunta ha deliberato la contestazione dell’elezione, fissando l’udienza pubblica per il 20 gennaio 2010».
carlo che dici? elimino la data da sopra i nostri post?