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Botti illegali, sequestrate 11 tonnellate E a Napoli spunta “a capata di Zidane”

 

Festività e fuochi proibiti. È un ordigno di dieci chili ispirato alla celebre testata del campione francese a Materazzi. Costo: 300 euro

NAPOLI – Una persona arrestata, otto denunciate e quasi undici tonnellate di botti sequestrati: è il bilancio di una serie di operazioni contro i fuochi proibiti condotte nelle ultime ore dai carabinieri a Napoli e in provincia. Gli ordigni esplosivi artigianali finiti sotto sequestro – per un peso complessivo di 10,7 tonnellate – erano immagazzinati in scantinati o depositi a Torre Annunziata e Casoria, pronti per essere immessi sul mercato. Altissimo, secondo i carabinieri, il rischio per la pubblica incolumità. Infatti si tratta di une vera “santabarbara”, conservata senza alcuna precauzione in due fabbricati del quartiere vecchio di Torre Annunziata e di Casoria, popolosa città a nord di Napoli.

ZIDANE – Il Capodanno si avvicina, e Napoli si prepara a modo suo alla festa. «A modo suo» vuol dire, purtroppo, che anche quest’anno proliferano i venditori ambulanti di botti proibiti. In alcuni casi, per il quantitativo pazzesco di polvere pirica, veri e propri ordigni, estremamente pericolosi. È il caso dell’ultimo arrivato, sottobanco, denominato «’A capata ‘e Zidane», la testata di Zidane, ovvero la celebre incornata del francese ai danni di Materazzi nella finale mondiale. Quel gesto antisportivo dà il nome ora ad una bomba di circa 10 chili che gli artificieri fuorilegge riescono a piazzare a prezzi esorbitanti (si parla anche di 300 euro).

NEL 2007 TOCCO’ ALLA «CAPA DI LAVEZZI» – La «capata» di Zezou arriva dopo la «capa», cioè la testa di Lavezzi, altro botto illegale che l’anno scorso, con il campione azzurro in pieno spolvero, andò per la maggiore tra i patiti degli ordigni mascherati da botti di San Silvestro.

DA «MARADONA» A «BIN LADEN» – L’elenco di botti con nomi improbabili ma che rendono certamente l’idea è piuttosto lungo. Anni fa impazzava il pallone di Maradona. Poi, dopo l’11 settembre, comparve la bomba di Bin Laden e prima ancora il «Taricone», ispirato dal «guerriero» casertano della prima edizione del Grande fratello. Tutte varianti del tremendo e proibitissimo «provolone del monaco».

Alessandro Chetta

Botti illegali, sequestrate 11 tonnellate E a Napoli spunta “a capata di Zidane”ultima modifica: 2009-12-24T14:34:57+01:00da
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