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Lo Stato più infelice d’America? New York

 

La Louisiana, malgrado l’uragano, è lo stato più infelice. I ricercatori dell’Hamilton college e della Università di Warwick: «Conta la qualità della vita, non la ricchezza»

 

Baraccopoli in Louisiana (Afp)

WASHINGTON – Quale è il più felice dei cinquanta stati americani? La Louisiana. E il più infelice? Lo stato di New York. L’esito delle ricerche dell’Hamilton college e della Università di Warwick ha sbalordito l’America. La Louisiana è uno degli stati più poveri e la capitale, New Orleans, non si è ancora ripresa completamente dalla devastazione dell’uragano Katrina, molti la hanno lasciata. New York invece è uno degli stati più ricchi, e la capitale, la Grande Mela, attira i giovani come la luce attira le falene.

LA RICCHEZZA NON C’ENTRA – Ma secondo l’Hamilton college e la Università di Warwick la ricchezza c’entra poco, è tutta una questione psicologica. Il popolo della Louisiana è gratificato dallo ambiente e dalla cordialità della gente, e s’accontenta di ciò che ha. I newyorchesi sono ambizioni, tesi, a volte scorbutici, e vogliono sempre di più. Il riscontro di questa tesi viene dagli altri primi e dagli altri ultimi classificati. Seconde nell’indice della felicità sono le isole Hawai, dove il presidente Obama trascorrerà le vacanze di Natale, e terza è la Florida, lo stato del sole. Penultimo è il Connecticut, lo stato dei Creso sopra quello di New York, e terz’ultimo il Michigan, nel cuore del paese, che ha come capitale Detroit, la culla dell’auto americana. Le popolazioni delle Hawai, dove il tenore di vita è relativamente modesto, e della Florida, il rifugio dei pensionati, si dichiarano soddisfatte della propria condizione, mentre quelle del Connecticut, legate alla finanza, e del Michigan, legate all’industria, si dichiarano insoddisfatte. Persino il Mississippi, lo stato più povero in assoluto, è contento, e persino la mitica California è scontenta. Il Mississippi, forse perché ha le aspettative minori, è settimo nella graduatoria, la California, forse perché ha le aspettative maggiori, è quarantacinquesima (lo stato di Obama, l’Illinois, capitale Chicago è quarantaquattresimo). Se la cavano alla meno peggio lo stato della dinastia Bush, il Texas, quindicesimo, e lo stato della dinastia Clinton, l’Arkansas, diciottesimo.

POLEMICHE – Naturalmente, c’è chi contesta l’indice della «Felicità lorda nazionale americana», come è chiamato dai media. Ma gli autori delle ricerche ribattono che la dizione è errata, l’indice non è quello del benessere materiale, ma di come uno si sente, e che la sua componente economica è solo una di tante. «Contano la qualità della vita, l’assistenza medica, il tempo libero, i rapporti sociali, l’assenza di criminalità, il minor peso delle tasse e via di seguito» affermano i ricercatori. «Se uno sta bene, abita in un bel posto e in una bella casa, non si lamenta». E concludono che «tutto è molto soggettivo»: se una famiglia newyorchese infelice si trasferisse nella Louisiana, ammoniscono, non diverrebbe necessariamente felice. Ferito nell’orgoglio, il New York Times ha commentato che se si facesse una classifica degli stati più stoici, New Work figurerebbe al prima posto: tra gli americani, ha scritto, i newyorchesi sono i più tosti. Una tv ha aggiunto che comunque a Natale la disparità tra gli stati contenti e scontenti diminuisce nettamente. Un premio di consolazione per la Grande Mela.

Ennio Caretto

corriere.it

Lo Stato più infelice d’America? New Yorkultima modifica: 2009-12-24T14:20:54+01:00da
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