Delitto a Vignola, in provincia di Modena. Un 67enne ucciso a coltellate. Feriti moglie, figlio e un sacerdote. Secondo gli inquirenti si tratta dell’assassino
![]() |
L’esterno dalla casa dove è avvenuto il delitto (Ansa) |
MILANO – Un feroce delitto: un uomo ucciso a coltellate e altre due persone ferite. Sotto accusa un prete. Tutto è avvenuto nella notte in un’abitazione alle porte di Vignola, in provincia di Modena. Un uomo di 67 anni, Sergio Manfredini, è stato accoltellato a morte; la moglie, Paola Bergamini, e il figlio Davide, poco più che quarantenne, feriti e ricoverati in ospedale. Ferito anche un sacerdote, don Giorgio Panini, colpito con un oggetto contundente e che si trova ora in terapia intensiva. Erano questi i primi elementi di una vicenda che i carabinieri, nel massimo riserbo, hanno poi ricostruito accusando il prete di omicidio volontario.
LA DINAMICA – Per motivi sui quali gli inquirenti stanno cercando di fare luce, don Panini poco prima delle 4 della scorsa notte si sarebbe accanito con un coltello contro Manfredini, uccidendolo nella sala dell’appartamento. Il sacerdote si sarebbe poi scagliato contro la moglie dell’uomo, ferendola gravemente alla gola, e anche contro il figlio di 42 anni della coppia, Davide, arrivato dal suo appartamento al piano superiore, forse risvegliato dai rumori. Il sacerdote sarebbe stato a sua volta colpito con un oggetto da uno dei due familiari di Manfredini che cercavano di difenderlo.
DECRETO DI FERMO – La Procura di Modena ha emesso un decreto di fermo per don Giorgio Panini. Il motivo dell’aggressione, avvenuta a Vignola, non è ancora chiaro. Il dato certo è che il prete viveva da molto tempo in casa con Sergio Manfredini e la consorte. Era una convivenza tranquilla. Qualcosa però ha provocato l’irreparabile. Fondamentale per gli accertamenti è stato il figlio della coppia, Davide, di 42 anni, che è anche lui stato ferito, ad una mano, da don Panini. Il sacerdote, che è anche lui in ospedale per le ferite riportate, è piantonato dai carabinieri. Le indagini sono coordinate dal tenente colonnello Giancarlo Carrozzo del comando provinciale di Modena.
NOTA DELL’ARCIDIOCESI – Sulla vicenda, prima dell’incriminazione del parroco, era intervenuta con una breve nota anche l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola. «Siamo costernati – si legge – di fronte alla tragedia di questa notte, inspiegabile e drammatica. Siamo particolarmente vicini alla famiglia Manfredini, così crudelmente colpita, e alle parrocchie di Brodano, Pratomaggiore e Formica. Esprimiamo piena fiducia nella Magistratura, che assicurerà le responsabilità. Mai come in questo momento sentiamo il bisogno di implorare dal Signore, che proprio in questi giorni celebriamo come Emmanuele, “Dio con noi”, perdono e conforto».