Il Rally in Argentina funestato anche dalle forti piogge. Indicente nella prima tappa, nei pressi di Cordoba: tra i sei coinvolti anche bimba di due anni
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Spettatori assiepati a bordo pista lungo le strade della Dakar |
BUENO AIRES (Argentina) – Prima tappa e la Dakar precipita già nel caos: una spettatrice è morta in seguito alle ferite riportate durante un indicente di corsa che ha coinvolto altre cinque persone, tra cui una bambina di due anni. A uscire di strada, nella prima parte del percorso, nei pressi della località argentina di Alpa Corral, nella provincia di Rio Cuarto, è stata la vettura del tedesco Mirco Schultis e dello svizzero Ulrich Leardi, la Hyundai numero 418. La donna, secondo fonti ospedaliere, aveva 28 anni e aveva riportato un grave trauma cranico, ma anche ferite all’addome e alla pelvi. Ha subito due arresti cardiaci durante il trasferimento in ospedale. Già in mattinata le piogge abbondanti avevano ritardato la partenza, poi il grave incidente. La tappa del celebre raid erede della mitica Parigi-Dakar, emigrato in Sudamerica l’anno scorso, è stata neutralizzata dopo l’incidente.
FERITI GRAVI – Per l’agenzia di stampa argentina Telam due dei sei investiti, tra cui la donna deceduta, con ferite gravi, erano stati trasportate con un elicottero in un ospedale della città di Rio Cuarto. Mentre le altre, tra le quali una bambina di due anni, sono state medicate in un centro medico del posto. Secondo fonti della polizia, gli spettatori investiti stavano seguendo il passaggio della Dakar da un loro terreno e ad una stretta curva della strada, in una zona non transennata. La Dakar ha un grande seguito in Argentina, tanto che venerdì, a Buenos Aires, almeno 800.000 persone hanno assistito alla passerella che ha inaugurato il rally. Anche domenica, per la tappa Cordoba-La Rioja, di 276 chilometri, e a circa 700 chilometri ad ovest di Buenos Aires, nonostante il forte caldo (oltre 30 gradi), decine di migliaia di persone si sono riversate lungo le strade in cui passava la corsa.
ALLUVIONE E TRACCIATO CAMBIATO – La tappa non era però nata sotto una buona stella: in mattinata la pioggia, come detto, aveva costretto gli organizzatori a ritardare il via e modificare il tracciato. Insomma, nemmeno il tempo di salutare la partenza che la Dakar è già nel caos. Una storia che si ripete puntuale a ogni edizione del rally, da sempre funestato da incidenti, anche mortali. Fino alla passata edizione, erano rimasti vittime 19 concorrenti (nel 2005 morì Fabrizio Meoni), mentre il numero complessivo tra spettatori, addetti ai lavori e giornalisti sarebbe di 53 nei trent’anni di vita della corsa. L’anno scorso, durante la prima edizione latinoamericana del raly, tre persone hanno perso la vita: un concorrente in moto, Pascal Terry, 49 anni, trovato morto tre giorni dopo la sua scomparsa alla seconda tappa del rally, in Argentina, e due persone in seguito a un incidente stradale con un camion di sostegno logistico in Cile. Prima che gli organizzatori facessero sapere dell’incidente, aveva festeggiato la vittoria della tappa inaugurale Nani Roma, che a bordo di una Bmw M3, ha preceduto di 2′ Carlos Sainz, in gara con la Volkswagen Touareg speciale. Nelle moto, David Casteu con la Sherco era stato il più veloce, lasciando dietro campioni come Cyril Despres e Marc Coma.