Il capo dell’Antitrust Catricalà: «Non lo capisco, ma non ho prove cha sia un illecito». Il prezzo della verde supera gli 1,35 euro al litro, quello del gasolio sfiora gli 1,20
Ancora aumenti per benzina e gasolio (Ansa) |
MILANO – Ondata di rialzi sulla rete carburanti dopo lo scatto di avanti di Agip di martedì scorso. Dal consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it emerge, infatti, che in questi due giorni tutte le compagnie hanno rialzato i listini di benzina e diesel. Lo stesso presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, ammette di non capirne il motivo, ma di non essere grado di dimostrare che sia un illecito.
GLI AUMENTI – Nel dettaglio, Api-Ip hanno aumentato il prezzo di riferimento della verde di 1,2 centesimi fino a 1,337 euro/litro e di 1,3 centesimi quello del gasolio fino a 1,182 euro/litro, allineandosi così al market leader. Erg è salita di 1,5 centesimi su entrambi i prodotti portandosi rispettivamente a 1,339 e 1,184 euro/litro. Lo stesso ha fatto Shell, che è volata oltre quota 1,35 euro/litro sulla benzina (a 1,354) e ha sfiorato la soglia di 1,2 euro/litro sul diesel (a 1,199), confermandosi ancora una volta la più alta. Ancora, Esso è salita a 1,338 euro/litro sulla verde (+1,4 centesimi) e a 1,185 euro/litro sul gasolio (+1,7 centesimi). Q8 e Tamoil hanno aumentato di 1,4 centesimi entrambi i prodotti portandosi rispettivamente a 1,338 e 1,337 euro/litro sulla verde e a 1,183 e 1,182 euro/litro sul gasolio. Total, infine, ha rivisto al rialzo di 2 centesimi sia la benzina che il diesel salendo a 1,344 e a 1,189 euro/litro.
CATRICALÀ – «L’Antitrust «ha aperto un’istruttoria e l’ha chiusa con degli impegni delle aziende, perché non siamo riusciti a trovare la prova dell’intesa dei petrolieri», ha detto Catricalà. Sulla velocità dei prezzi al rialzo e la lentezza quando scendono, le aziende – prosegue Catricalà – «sono riuscite a dare una prova da un punto di vista scientifico della bontà delle loro azioni. Da punto vista razionale non riesco a capire, ma da punto di vista tecnico, giuridico ed economico non ho la prova che questo sia un illecito».