All’angolo tra corso Buenos Aires e viale Tunisia. Ci sono anche cinque feriti. Coinvolti un’auto e un furgone, forse per un «rosso» non rispettato
MILANO – Una ragazza romena di 26 anni è morta e 5 persone sono rimaste ferite venerdì mattina alle 6.30 in seguito ad un gravissimo incidente stradale avvenuto in corso Buenos Aires, all’angolo con viale Tunisia, nel pieno centro di Milano. Due i mezzi rimasti coinvolti nello scontro: un’auto e un furgone. Sul posto sono intervenute sei ambulanze e i vigili del fuoco, che hanno collaborato ad estrarre i feriti dalle lamiere. L’autista del furgone, un uomo di 45 anni, è stato ricoverato in gravi condizioni al Policlinico. Gli altri quattro feriti sono i ragazzi che viaggiavano sull’auto, una Bmw 320, con la ragazza che è rimasta uccisa: sono ricoverati in prognosi riservata in vari ospedali della città. Ancora da accertare la dinamica dell’incidente: il semaforo tra corso Buenos Aires e viale Tunisia funzionava, ed è probabile che uno dei due veicoli non abbia rispettato il rosso. L’auto risulta sfasciata sulla fiancata destra, il furgone sul lato anteriore. Molti dei presenti si sono fermati a scattare foto con il telefonino. La Polizia locale ha chiuso un tratto del corso, con qualche problema per il traffico.
CONTRO IL MEGASTORE – Entrambe le vetture sono finite sul marciapiede di corso Buenos Aires, una delle vie principali di Milano. Il furgone, che trasportava generi alimentari, si è rovesciato ed è andato a incastrarsi contro un semaforo, mentre la Bmw ha finito la sua corsa contro la vetrina del mega-store della Puma, danneggiandola. Per le due ragazze ferite, di 24 e 26 anni, è stato necessario il trasporto al Fatebenefratelli. I due ragazzi feriti, di 22 e 33 anni, che erano seduti nei posti davanti, sono stati trasportati al Niguarda e all’ex Santa Rita. Uno è in prognosi riservata e le sue condizioni sono piuttosto gravi. L’identità della vittima, di nazionalità romena, non è stata ancora resa nota.
LA TESTIMONIANZA – Un passante è stato tra i primi a prestare soccorso e ha lasciato una drammatica testimonianza «Ho subito assistito l’autista del camioncino che era fuori dell’abitacolo faccia a terra, ma non ho osato toccarlo perché c’era una pozza di sangue al livello del torace. Ha ripreso quasi subito conoscenza anche se non parlava e voleva muoversi ma l’ho tenuto fermo, l’unica cosa che ho potuto fare è coprirlo con un sacco giallo di plastica per proteggerlo dalla pioggia. Sono andato poi alla macchina, i due uomini sui sedili anteriori sembravano morti, sul sedile posteriore una donna piangeva e si lamentava, l’altra donna non si muoveva, aveva un piede con rivoli di sangue ferita forse dai vetri dei cristalli. Le portiere anteriori erano chiuse dall’interno quelle posteriori erano aperte. Poi sono arrivati i soccorsi e ovviamente non potendo fare nient’altro sono andato via. Non dimenticherò mai più questo giorno e ho letto proprio ora che la ragazza più giovane non ce l’ha fatta».
IL PRECEDENTE – Già a febbraio 2007 c’era stato un incidente nello stesso incrocio: anche in quel caso una delle vetture e ra finita contro il negozio Puma, sfasciando la vetrina e finendo dentro il negozio. Stavolta invece l’auto ha finito la sua tragica corsa contro una delle colonne portanti dell’edificio, tra una vetrina e l’altra.