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In Sicilia la fabbrica dei dirigenti Lombardo assume altri 9 supermanager

 

IL CASO. Ora ce n’è uno ogni cinque dipendenti. Avranno una indennità da 150-250mila euro. E’ polemica

 

 

Raffaele Lombardo


PALERMO – Raffaele Lombardo ha lavorato sino a notte fonda, fiancheggiato dai suoi “saggi”. E alla fine ha sentenziato: alla Sicilia servono quei nove supermanager. Altri nove? Sì, altri nove. Non bastavano i 2.111 dirigenti che hanno consegnato alla Regione il record della burocrazia italiana.

Uno ogni 5,6 dipendenti. In Lombardia ce ne solo 300, uno ogni dodici impiegati. Per non parlare dello Stato, dove il rapporto è di uno a cinquanta. Ma nella pletora isolana di burocrati graduati, ha stabilito la giunta Lombardo, non ci sono le professionalità richieste. Ci vogliono gli “esterni”. E pazienza se, con le loro indennità oscillanti da 150 a 250 mila euro i prescelti graveranno per un milione mezzo di euro sul bilancio colabrodo dell’ente. Idonei e arruolati.

Per carità, non è la prima volta che si ricorre ai tecnici prelevati fuori dall’amministrazione. E anzi, durante l’era Cuffaro, fecero rumore le indennità da mezzo milione di euro accordate a fedelissimi dell’ex governatore come la responsabile dei fondi europei Gabriella Palocci o il capo dell’agenzia per i rifiuti Felice Crosta. Compensi che non hanno evitato alla Sicilia di restare all’ultimo posto della spesa delle risorse comunitarie né di scongiurare un’emergenza ambientale simile a quella che colpì la Campania.

Ma Lombardo, che della discontinuità con l’allegra gestione dell’ex amico Cuffaro ha fatto un cavallo di battaglia, ora rischia di rimanere sfregiato dalle polemiche sulla burocrazia. Gli alleati che ha estromesso dal governo – Udc e Pdl – gli hanno già fatto notare che i tecnici scelti fuori dall’amministrazione saranno pure validissimi ma non sono proprio estranei alla politica: due di essi, Nicola Vernuccio e Rossana Interlandi, fino all’anno scorso erano i commissari dell’Mpa – il partito del governatore – a Palermo e Caltanissetta. Un altro, Gesualdo Campo, è stato assessore in quota autonomista nella giunta provinciale di Catania. E un altro ancora, Mario Zappia, ex sindaco di Bronte, grazie all’appoggio dell’Mpa aveva guidato l’Ato rifiuti “Joniambiente”.

EMANEUELE LAURIA

 

In Sicilia la fabbrica dei dirigenti Lombardo assume altri 9 supermanagerultima modifica: 2010-01-21T11:26:38+01:00da
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