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L’Fmi modifica al rialzo le previsioni di crescita del Pil italiano nel 2010 e 2011

 

Nel corso del 2010 il Pil mondiale crescerà del 3,9%. La previsione: +1% quest’anno e +1,3% l’anno prossimo. Ma avverte: ripresa lenta e a velocità diverse

 

(Afp)

MILANO – Il Fondo monetario internazionale modifica al rialzo le previsioni crescita dell’Italia nei prossimi anni. Ma avverte: nel nostro Paese come nel resto del mondo la ripresa globale «è partita prima e più forte del previsto» ma sarà «lenta rispetto alle precedenti esperienze» e soprattutto procederà a velocità e intensità diverse nelle diverse regioni. La diagnosi è del Fondo monetario internazionale che ha aggiornato al rialzo le sue previsioni economiche.

PIL ITALIANO – In particolare, l’istituto di Washington prevede ora che il Pil mondiale crescerà quest’anno del 3,9%, con un miglioramento dello 0,8% rispetto ai numeri diffusi a ottobre scorso. La stima per il 2011 sale invece dello 0,1% al 4,3%. Per l’Italia l’Fmi ritiene possibile una crescita dell’1% nel 2010 (+0,8%) e dell’1,3% nel 2011 (+0,6%), un rialzo del Pil più accentuato di quanto previsto in precedenza. Nel complesso, il prodotto delle economie avanzate è previsto aumentare del 2,1% (+0,8%) quest’anno e del 2,4% (-0,1%) il prossimo. Gli Stati Uniti dovrebbero mettere a segno una crescita rispettivamente del 2,7% (+1,2%) e del 2,4% (-0,4%). L’Eurozona dovrà invece accontentarsi di un +1% (+0,7%) nel 2010 e di un +1,6% (+0,3%). Al suo interno spicca la performance tedesca (+1,5% e +1,9% nei due anni). Mentre non sembra volerne di ripartire l’economia spagnola, che si contrarrà dello 0,6% quest’anno per poi risalire dello 0,9% il prossimo.

PAESI EMERGENTI – A trascinare l’economia mondiale saranno i Paesi emergenti. La Cina, innanzitutto (+10% nel 2010 e +9,7% nel 2011). Ma anche l’India (+7,7% nel 2010 e +7,8% nel 2011). In generale, le nazioni in via di sviluppo sono previste crescere a un ritmo del 6% nel 2010 e del 6,3% nel 2011. Insomma, le condizioni migliorano ma il malato non è ancora guarito del tutto e «ci sono significativi rischi verso il basso nelle prospettive». Primo fra tutti «una prematura e incoerente uscita dalle politiche di sostegno». Per questo il Fondo invita le autorità di governo e monetarie a continuare a sostenere la ripresa, pur senza dimenticarsi di cominciare a studiare un’exit strategy e di comunicare sin d’ora cosa intendono fare quando il paziente sarà in grado di rimettersi a camminare sulle sue gambe. Le politiche di bilancio, sottolineano a Washington, dovranno «rimanere accomodanti nel breve periodo» e allo stesso tempo le banche centrali dovranno mantenere bassi i tassi d’interesse, aiutate anche dagli scarsi rischi di inflazione. Cruciale sarà poi «continuare a riparare il settore finanziario» che, «rimane ancora fragile sebbene in complessivo miglioramento». (Fonte: Agi)

L’Fmi modifica al rialzo le previsioni di crescita del Pil italiano nel 2010 e 2011ultima modifica: 2010-01-26T15:23:00+01:00da
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