Mercoledì il discorso del cavaliere alla Knessetl. «Abbiamo l’orgoglio di essere noi, con la cultura giudaico-cristiana, alla base della civiltà europea»
Benjamin Netanyahu (Epa) |
GERUSALEMME – «Ho un sogno: che Israele possa entrare un giorno nell’Unione europea». Con queste parole il premier Silvio Berlusconi si è rivolto al primo ministro israeliano, «l’amico Benjamin» Netanyahu, nella cerimonia che ha aperto la sua visita in Israele. «Abbiamo l’orgoglio di essere noi, con la cultura giudaico-cristiana, alla base della civiltà europea»,, non appena arrivato a tel Aviv. Il premier rimarrà in Israele fino al prossimo mercoledì per un’importante visita durante la quale incontrerà, tra gli altri, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Shimon Peres. Il presidente del Consiglio parlerà mercoledì mattina alla Knesset, il parlamento israeliano.
L’AGENDA – Il premier è arrivato alle 14 locali (le 13 in Italia) all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, dove l’accoglienza è stata affidata al ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman. A seguire, una cerimonia ufficiale di benvenuto nella residenza del primo ministro Netanyahu, a Gerusalemme, e quindi una visita di alto valore simbolico allo Yad Vashem, il museo memoriale della Shoah, preceduta dalla messa a dimora di un albero nella Foresta delle Nazioni. Nel pomeriggio infatti Berlusconi pianterà un ulivo della Pace nella Foresta delle Nazioni sulle colline di Gerusalemme. In serata, il presidente del Consiglio tornerà a incontrarsi con Netanyahu per la cena e un primo colloquio di lavoro.
I GIORNALI – L’importanza della visita di Berlusconi in Israele, viene sottolineata dal quotidiano di Tel Aviv HaaretzBerlusconi ha sollecitato Israele a mettere da parte la politica di colonizzazione nei Territori allo scopo di raggiungere una intesa di pace con i palestinesi e a puntare inoltre ad un accordo con la Siria, basato sulla normalizzazione delle relazioni e sul ritiro israeliano dal Golan. Haaretz suggerisce che il premier Benyamin Netanyahu farebbe bene a far suoi «i consigli dell’amico italiano», e a dar prova di vera leadership. Con un titolo di prima pagina in italiano, «Benvenuto, Cavaliere!», il quotidiano filo-governativo Israel ha-Yom (il secondo per diffusione) annuncia l’inizio della visita di Berlusconi in Israele e nei Territori palestinesi. Ancora più familiare l’approccio di Yediot Ahronot e di Maariv che, entrambi, titolano «Benvenuto, Silvio»: il primo in italiano, il secondo in ebraico. L’Italia, concordano i giornali, è un Paese particolarmente amico di Israele. Ma nel corso della visita, prevedono, sarà comunque toccato anche un tasto delicato: la questione delle relazioni economiche fra Italia ed Iran, ed in particolare – precisa il Jerusalem Post – «l’assistenza italiana al programma spaziale di Teheran». in un editoriale intitolato: «Ascoltate l’amico». Il giornale sottolinea che domenica, sulle sue stesse pagine,
IL PROGRAMMA – Per martedì sono previsti diversi colloqui bilaterali, nonchè una riunione plenaria con i ministri delle due parti presenti – la prima del genere nei rapporti di Israele con l’Italia, sperimentato finora dallo Stato ebraico solo con la Germania fra i partner dell’Ue – conclusa da una conferenza stampa. I ministri italiani ripartiranno per Roma entro martedì sera, mentre Berlusconi resterà anche mercoledì 3: per essere protagonista in mattinata di un atteso discorso dinanzi alla Knesset (il Parlamento di Gerusalemme), seguito dall’inaugurazione di una mostra di disegni di Leonardo da Vinci, e infine da una tappa a Betlemme, in Cisgiordania, dove incontrerà il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen (Mahmud Abbas), e visiterà la basilica della Natività di Gesù. (Fonte: Ansa)