AD ARTENA. Grave la moglie e il figlio dell’uomo. Il 17enne romeno rintracciato e arrestato dai carabinieri
ROMA – Un ragazzo romeno di 17 anni, alla guida di un furgone, ad alta velocità, ha investito e ucciso un padre di famiglia di 41 anni e ferito gravemente la moglie, di 42, e il figlio di 12, che viaggiavano su un’auto. È accaduto nella serata di sabato ad Artena, un paese in provincia di Roma. Il pirata della strada, che è fuggito senza prestare soccorso, è stato preso qualche ora dopo alla stazione Termini a Roma dove cercava di prendere un treno dai carabinieri della stazione di Artena. È stato bloccato anche un suo connazionale di 36 anni, fuggito con lui, che era a bordo del furgone nel posto del passeggero.
LA DINAMICA – Il ragazzo, secondo i primi accertamenti, non era né ubriaco né drogato. Secondo una prima ricostruzione il giovane, insieme al suo connazionale, stava viaggiando a bordo di un furgone Fiat lungo la strada provinciale 600 Ariana, ad Artena, quando all’altezza del chilometro 5+900, ha invaso la corsia opposta della carreggiata scontrandosi contro una Ford Fiesta a bordo della quale viaggiava la famiglia. Il padre è morto sul colpo, mentre madre e bambino sono stati soccorsi e ricoverati in prognosi riservata nell’ospedale di Velletri. Dopo lo scontro i due sono fuggiti a piedi ma sono stati rintracciati dai militari dell’Arma, uno alla stazione Termini e l’altro alla stazione ferroviaria di Labico. Entrambi sono stati arrestati per omicidio colposo, omissione di soccorso e il ragazzo anche per guida senza patente. Il diciassettenne ora si trova in un centro di prima accoglienza a Roma, mentre il suo connazionale è stato portato nel carcere di Velletri.
STRADA PERICOLOSA – La strada provinciale 600 Ariana è considerata dai residenti delel località limitrofe molto pericolosa, spesso si verificano incidenti.. Il limite di velocità di 50 km orari è rispettato da pochi.
VITTIME DELLA PIRATERIA – Solo nei primi 26 giorni di gennaio 2010 in Italia ci sono stati 38 episodi di pirateria stradale, con 11 morti e 42 feriti. I dati sono quelli dell’Osservatorio del Centauro dell’Asaps, l’associazione sostenitori e amici della polizia stradale. Nel 2009, sono stati 482 gli episodi di pirateria stradale. Il bilancio – secondo le rilevazioni dell’Oesservatorio – lo scorso anno è stato 91 vittime e di 592 feriti. Chi investe e poi fugge, però, nel 75,5% dei casi viene smascherato e solo nel 24,5% dei casi rimane ignoto e resta impunito. Secondo i dati raccolto dall’Osservatorio il Centauro dell’Asaps, l’associazione sostenitori e amici della polizia stradale, migliorano le tecniche investigative alla pirateria stradale. In effetti, su 482 inchieste, 364 hanno condotto all’identificazione del responsabile, arrestato in 173 occasioni (47,5% delle individuazioni) e denunciato a piede libero in altre 191 (52,5%). Su tutti questi eventi pesa l’ombra dell’alcol e delle droghe: in ben 134 casi (36,8%) ne è stata accertata la presenza.
Redazione Online