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Morte Kumaritashvili: errore umano. La pista sarà modificata

 

Un’indagine condotta dalla federazione internazionale dello slittino e dal comitato dei Giochi ha stabilito che la morte dello slittinista è stata causata da un errore dell’atleta. Scagionata la pista di Whistler, che però verrà modificata.

 

 

 

La morte di Nodar Kumaritashvili è stata causata da un errore dell’atleta e non dalla pista di Whistler. Lo ha stabilito un’indagine condotta dalla federazione internazionale dello slittino e dal comitato dei Giochi di Vancouver, che nella serata canadese di ieri, mentre le Olimpiadi Invernali celebravano la cerimonia di apertura, hanno delineato un primo contorno al tragico ed orribile incidente dello slittinista 21enne georgiano, deceduto dopo essere finito fuori pista durante le prove.

Nonostante l’esito della rapidissima indagine scagioni la pista (oggi le competizioni di slittino prenderanno il via regolarmente) le autorità sportive dello slittino e del Vanoc hanno tuttavia deciso di alzare subito il muro su cui è finita la vita di Kumaritashvili, sbalzato fuori pista ad altissima velocità dopo avere perso il controllo in prossimità dell’ultima curva. Oltre alle modifiche a quel punto del lato sinistro del budello di gara si è deciso di “cambiare il profilo del ghiaccio”. Come, dove e quanto non si sa. Quello che è certo è che secondo la federazione ed il comitato di Vancouver queste modifiche sono state decise “per evitare che si verifichi nuovamente un simile ed estremamente insolito incidente”.

Morte Kumaritashvili: errore umano. La pista sarà modificataultima modifica: 2010-02-13T15:59:52+01:00da
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