CONTRAFFAZIONI. Sequestrati abiti, pellicce, scarpe pronti per essere con i marchi di note griffe: 500 mila tonnellate di merce
ROMA – Scoperta e neutralizzata la «banca» delle false griffe: migliaia di capi d’abbigliamento pronti per essere etichettati con i marchi di note griffe italiane sono stati bloccati a Roma. Otto capannoni industriali che si trovano in un quartiere periferico della Capitale sono stati posti sotto sequestro dalla polizia che ha recuperato 500mila tonnellate di merce importata clandestinamente, per un valore di 5 milioni di euro. Due commercianti cinesi saranno espulsi, altri due sono finiti in manette per contrabbando.
TRENTA MAGAZZINI – Negli otto capannoni erano stati allestiti una trentina di magazzini nei quali erano contenuti abiti, pellicce e scarpe ed altri accessori realizzati con colori e design identici a quelli di alcuni grandi marchi della moda made in Italy. La merfce, una volta immessa sul mercato, avrebbe generato un giro d’affari per alcuni milioni di euro. L’operazione è stata condotta dall’ufficio immigrazione della Questura romana insieme alla squadra mobile, alla polizia amministrativa alla Asl e ai vigili del fuoco.
Scatoloni di vestiti con false griffe (foto Proto) |
CITTADELLA FORTIFICATA – Per compiere il blitz le forze dell’ordine hanno dovuto scavalcare mille ostacoli. Il gigantesco super deposito era una vera e propria cittadella fortificata, con tanto di filo spinato e vedette cinesi per dare l’allarme: 10mila metri quadrati con 8 capannoni, 30 magazzini e 500 centomila tonnellate di merci varie, per un valore commerciale di 5 milioni di euro.
La merce e gli immobili sono stati sequestrati dalla polizia nella di zona di San Basilio, in via Casale dei Cavallari 35. Qui due cinesi avevano importato illegalmente la merce prodotta in Cina e ancora senza targhette identificative, per questo l’accusa è contrabbando aggravato e non contraffazione di merce. Si tratta di giocattoli senza autorizzazione Ue, scarpe, abiti, occhiali, pellicce di marchi italiani molto conosciuti. Probabilmente il più grande sequestro di merci mai avvenuto a Roma.
FERMATI IN 35 – La Squadra Mobile e l’ufficio Immigrazione delle Questura di Roma ha denunciato i due cinesi regolari titolari di due ditte, fermato altri 35 cinesi che andavano a prendere le merci, 18 uomini e 17 donne. Due di questi, senza permesso di soggiorno, riceveranno il decreto di espulsione dall’Italia. A quanto pare l’attività era in corso da più di un anno e la polizia sta ora cercando i proprietari dell’immobile che sono italiani. Tutta la merce – ha spiegato Maurizio Improta, dirigente dell’ufficio Immigrazione della Questura – sarà ora venduta all’asta e il ricavato sarà a disposizione del ministero delle Finanze.
Redazione online