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Bertolaso: «Voglio ristabilire la verità» Berlusconi: «Vai avanti tranquillo»

 

Stop alla Spa, il pd: restano in vigore altri 2 commi, vogliamo vedere le carte. Il capo della Protezione civile: «Perplessità sulla Spa da Napolitano». Idv: si dimetta. Bossi: no, è troppo bravo

 

ROMA – «Vado avanti e voglio ristabilire la verità. Ho fiducia nei giudici». Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ospite di Ballarò, poche ore dopo l’audizione alla commissione Ambiente della Camera. «Le dimissioni le ho annunciate cinque minuti dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, ma il governo le ha respinte e, fino a quando non saranno accettate, andrò avanti per svolgere il mio lavoro», ha specificato Bertolaso, che in precedenza aveva ottenuto anche il via libera da Silvio Berlusconi in un incontro nel pomeriggio: «Vai avanti, stai tranquillo e non preoccuparti», ha detto il premier secondo quanto si apprende da fonti governative. «Continua a lavorare» avrebbe aggiunto il premier, sottolinieando che il capo della Protezione civile potrà contare sull’appoggio dell’intero governo.

SPA – Bertolaso ammette a Ballarò che il decreto legge che trasformava la Protezione civile in spa «aveva suscitato una serie di perplessità da parte del presidente della Repubblica, ma questa è una questione che ha seguito Palazzo Chigi con il Quirinale». Secondo Bertolaso sulle leggi precedenti Napolitano non espresse «dubbi» e si è detto «rammaricato per la precisazione del Quirinale sui provvedimenti varati in occasioni di alcune emergenze e di eventi speciali come il G8 della Maddalena, per il quale ricevetti l’incarico da Romano Prodi». Il sottosegretario nega di aver preso regali: «Al massimo due bottiglie di vino, quelli con valore più elevato li ho rimandati indietro. Non ho mai sospettato assolutamente nulla sulle persone che hanno lavorato con me alla Maddalena».

PREVENTIVI RADDOPPIATI – Il capo della Protezione Civile in tv si è difeso dall’accusa di non aver controllato i ‘soggetti attuatori’ che avevano l’incarico di coordinare e gestire i lavori per il G8. E ha rivendicato l’allontanamento dell’ingegner De Santis: «Aveva approvato – ha detto Bertolaso – una serie di progetti per un importo superiore ai 650 milioni, mentre l’importo che avevamo previsto per i lavori alla Maddalena era intorno ai 300 milioni di euro: quando mi è stato presentato questo importo doppio rispetto a quanto preventivato, ho preso de Santis e l’ho mandato via». Cacciando De Santis dunque, dice ancora Bertolaso, «ho fatto quello che dovevo fare come controllore di quella parte che era di mia competenza». Il capo della Protezione Civile ha poi ribadito che «quelli che sono stati chiamati alla Maddalena, fin dall’inizio, Balducci e gli altri, non sono degli architetti che ho preso per strada, o che ho trovato con un bando» ma si trattava di «funzionari del ministero dei Lavori Pubblici». Quanto a Balducci, Bertolaso ha sottolineato che alla Maddalena «era responsabile diretto e non mi doveva rispondere, sulla base dell’ordinanza fatta il 19 marzo da Romano Prodi»: è una «persona competente ed esperta e sarà la giustizia a dire se ha sbagliato o meno». Ma non si è accorto che Anemone pagava le macchine e le case ai figli di Balducci, chiede Floris. «Sono un pubblico ministero? Sono un poliziotto che devo controllare queste cose? – risponde il capo della Protezione Civile – il mio compito è quello di realizzare gli interventi nella massima trasparenza, che era assolutamente garantita. Quando mi sono reso conto dopo pochi mesi che si stava esagerando e che vi potevano essere dei dubbi, ho mandato via De Santis, cosa altro potevo fare?».

LA TRAPPOLA – «Non posso escludere che sia stata una trappola». Così il capo della Protezione Civile ha risposto a una domanda in trasmissione: «Io non sono un dietrologo – ha concluso – Fatto sta che quando alla fine dell’anno è uscito il sondaggio che diceva che ero tra i più popolari in Italia, mi sono preoccupato. E quando il presidente del Consiglio ha detto che mi nominava ministro, mi sono messo le mani nei capelli. E non perché fossi felice». Quanto al fatto che il cognato Piermarini abbia lavorato alla Maddalena, Bertolaso ha spiegato che è stato preso, non da lui, «perché e bravo. Adesso perché è cognato di Bertolaso deve lavorare in Svizzera?».

IMPRENDITORI E RISATE – «Perché non mi hanno avvisato – si è chiesto poi Bertolaso – che c’erano imprenditori che ridevano sul terremoto dell’Aquila? Li avrei esclusi immediatamente. Perché non mi hanno avvisato?». Bertolaso ha rivelato anche di essere stato avvisato in passato dalle forze dell’ordine di «aziende non troppo trasparenti».

L’audizione di Bertolaso in commissione Ambiente alla Camera (Ansa)

AUDIZIONE – Durante l’audizione alla Camera Bertolaso ha parlato anche della sua vicenda personale, spiegando che vorrebbe farsi interrogare subito e chiarire la sua posizione, ma che il ruolo di guida della Protezione civile è molto delicato e non può rimanere vacante. Al termine dell’audizione, Bertolaso ha parlato con i giornalisti dello stralcio dell’articolo 16 dal decreto (quello che prevedeva la Spa): «Non c’era alcuna trasformazione. Doveva solo essere una struttura di servizio per rendere la Protezione civile più agile, più funzionale e più concentrata sulle vere attività di propria competenza». L’opposizione però non è soddisfatta e ha chiesto di sospendere i lavori, in attesa di vedere l’emendamento con le modifiche. Per Dario Franceschini, presidente dei deputati Pd, «lo stralcio della spa è una vittoria dell’opposizione, ma non è sufficiente. Nel decreto permangono problemi di costituzionalità e di merito». Il segretario Pier Luigi Bersani plaude invece alla decisione del governo: «Non possiamo allestire per la Protezione civile una soluzione di una società che è un pasticcio. Se il governo ritira quella norma fa solo il suo dovere».

IDV: «SI DIMETTA» – Dall’Idv arriva la richiesta di dimissioni di Bertolaso. Per Antonio Di Pietro «lo scandalo dell’inchiesta sulla Protezione civile è solo la punta di un iceberg. I responsabili politici di questa gravissima vicenda, Bertolaso compreso, devono dimettersi immediatamente», ha poi rbadito il leader dell’Idv, anche lui presente a Ballarò. Luigi De Magistris, europarlamentare dell’Idv, va oltre e ipotizza un coinvolgimento del centrosinistra e ramificazioni vicine al Vaticano, ha detto al programma di Klaus Davi KlausCondicio in onda su YouTube. «In questa destinazione di opere per miliardi di euro ruotano una serie di professionisti e imprenditori di un certo ceto economico e finanziario che conta, bipartisan – prosegue l’esponente dell’Idv -. Diversi nomi negli atti del procedimento della procura di Firenze sono gli stessi delle inchieste Why Not e Poseidone che io stavo conducendo». E sull’ipotetico ruolo di enti vicini al Vaticano: «Purtroppo in questo sistema si sono trovate coinvolte anche articolazioni molto vicine al Vaticano, penso in particolare alla Compagnia delle opere».

BOSSI: «NON SI DIMETTA» – È intervenuto anche Bossi, parlando con i giornalisti a Montecitorio. Secondo il leader della Lega Bertolaso «non si deve dimettere perché è bravo. Il problema era la privatizzazione della Protezione civile».

Redazione online

Bertolaso: «Voglio ristabilire la verità» Berlusconi: «Vai avanti tranquillo»ultima modifica: 2010-02-17T10:12:09+01:00da
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