Arresti – 56 in tutto – anche in Inghilterra, Lussemburgo e Usa. Capitali provenienti da operazioni di compravendita fittizia di interconnessioni telefoniche internazionali
ROMA – Una gigantesca rete di riciclaggio di denaro sporco con ramificazioni internazionali per un ammontare complessivo di circa 2 miliardi di euro. È quanto hanno scoperto i carabinieri del Ros e la Guardia di Finanza, che ha portato a 56 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Roma, su richiesta della procura distrettuale antimafia. Alcuni indagati sono stati arrestati in Usa, Inghilterra e Lussemburgo.
RICICLAGGIO – L’accusa è associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e al reimpiego di capitali illecitamente acquisiti attraverso un articolato sistema di frodi fiscali. La struttura transnazionale individuata – si legge in un comunicato dei carabinieri – riciclava centinaia di milioni di euro tramite una rete di società appositamente costituite in Italia e all’estero. I capitali illeciti provenivano da una serie di operazioni commerciali fittizie di compravendita di servizi di interconnessione telefonica internazionale. Per realizzare la colossale operazione di riciclaggio, il sodalizio si è avvalso di società di comodo di diritto italiano, inglese, panamense, finlandese, lussemburghese e off-shore.
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