Una scossa di magnitudo 8,8 nei pressi di Concepcion. Il sisma avvertito nella capitale Santiago a 300 chilometri di distanza. Conferme sulle prime vittime, destinate a salire nelle prossime ore. Allarme tsunami in tutto il Pacifico.
Il terremoto – Un terremoto di magnitudo 8,8 è stato avvertito questa mattina in Cile, a 90 chilometri circa dalla città di Concepcion. La scossa è durata per un intervallo tra i 10 e i 30 secondi. La scossa è stata avvertita fino a Santiago, a oltre 300mila chilometri dall’epicentro. Nella capitale si sono verificati diversi blackout e le persone sono scese per le strade in preda al panico. Dalla zona del terremoto arrivano le conferme delle prime vittime, ma il conteggio è destinato a crescere nelle prossime ore.
Lo tsunami – Secondo lo Pacific Tsunami Warning Center i livelli del mare indicano la formazione di uno tsunami che potrebbe aver avuto effetti distruttivi sulla costa nei pressi dell’epicentro. Anche il Giappone ha lanciato un allarme tsunami. Nel 1960 in Cile si è verificato il più forte terremoto mai registrato: una scossa di 9.6 sulla scala Richter che uccise oltre 1500 persone a Valdivia e causò uno tsunami i cui effetti furono sentiti fino alle Hawaii e alle Filippine.
L’epicentro – L’epicentro della scossa è stato registrato a circa 90 chilometri a nord est di Concepcion e a 110 chilometri a sud est di Talca, ad una profondità di circa 55 chilometri. Le prime notizie parlavano di una scossa di 8,3, ma successivi controlli hanno correto l’intensità del terremoto a 8,8 sulla scala Richter. Concepcion è una città di circa 220.000 abitanti nel sud del paese latino americano la cui area metropolitana ospita oltre 700.000 residenti.
Gli italiani – – La Farnesina ha avviato contatti con l’ambasciata e con le autorità locali per verificare la situazione degli italiani dopo il fortissimo terremoto che ha colpito il Cile. Nel Paese sudamericano vivono 40mila connazionali se si tiene conto di chi ha il doppio passaporto, ma si stima che siano quasi 800mila i residenti con origini italiane.
L’intervento di Michelle Bachelet, presidente del Cile
Il parere di Enzo Boschi, direttore dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
Anche in Giappone si è registrata una forte scossa di terremoto al largo di Okinawa. La scossa di magnitudo 7,3 si è verificata a 84 chilometri a est della città di Naha che si trova a circa 1.600 chilometri a sud di Tokyo. I terremoti sono comuni in Giappone che si trova in una delle zone più attive del mondo dal punto di vista sismico
Le autorità hanno anche lanciato un’allerta tsunami, che poi è rientrato. Nessuna vittima
Il sisma, dice l’Usgs, è avvenuto alle 5.31 di sabato ora locale (le 21.31 di oggi in Italia), 84 chilometri a est della città di Naha, che si trova a circa 1.600 chilometri a sud di Tokyo. I terremoti sono comuni in Giappone, che si trova in una delle zone più attive del mondo dal punto di vista sismico. Il paese registra oltre il 20% dei terremoti mondiali di magnitudo 6 o superiore.
Nell’ottobre 2004 un sisma di 6,8 gradi colpì la regione di Niigata, nel nord del Giappone, provocando la morte di 65 persone e il ferimento di altre 3.000.