Un sisma di magnitudo 8,8 ha colpito nella notte le regioni centrali del paese sudamericano. Un’onda tsunami di oltre due metri ha raggiunto a costa cilena. Alta l’allerta in tutte le coste delle Hawaii. “La terra trema”: la telefonata di un testimone
Le prime immagini – Nel video qui sopra le prime immagini da Concepcion, la città più vicina all’epicento del terremoto.
La testimonianza – “La terra trema”: la telefonata in diretta durante il sisma.
Il terremoto – Un terremoto di magnitudo 8,8 è stato avvertito alle ore 3.30 di questa mattina in Cile, a 90 chilometri circa dalla città di Concepcion. La scossa è durata per un intervallo tra i 10 e i 30 secondi ed è stata avvertita fino a Santiago, a oltre 300 chilometri di distanza dall’epicentro. Nella capitale si sono verificati diversi blackout e le persone sono scese per le strade in preda al panico. Dalla zona del terremoto arrivano le conferme delle prime vittime, ma il conteggio è destinato a crescere nelle prossime ore. Due regioni, Biobio e Talca, risultano isolate. Secondo l’istituto americano di geofisica questo del Cile è il quinto terremoto più forte della storia. Di più forti se ne ricordano solo altre quattro: da 9.5 nel 1960 ancora in Cile a Valdivia (oltre 400 chilometri a sud di Concepcion), da 9.2 in Alaska nel 1964, da 9.1 che generò lo tsunami nell’oceano Indiano nel 2004 e da 9.0 che distrusse Lisbona nel 1755.
L’epicentro – L’epicentro della scossa è stato registrato a circa 90 chilometri a nord est di Concepcion e a 110 chilometri a sud est di Talca, ad una profondità di circa 55 chilometri. Concepcion è una città di circa 220.000 abitanti nel sud del paese latino americano la cui area metropolitana ospita oltre 700.000 residenti. Varie scosse di assestamento, di intensità tra i 5 e i 6 gradi sulla scala richter, sono stati registrati nel corso della mattinata.
Lo tsunami – Secondo lo Pacific Tsunami Warning Center i livelli del mare indicano la formazione di uno tsunami che potrebbe aver avuto effetti distruttivi sulla costa nei pressi dell’epicentro. La presidente cilena ha informato che le autorità stanno evacuando gli abitanti delle coste dell’isola di Pasqua verso le zone più elevate. “Non so se posso chiamarlo uno tsunami”, ha precisato Bachelet, aggiungendo che esiste un chiaro pericolo di onde violente e molto intense. L’isola di Pasqua, a circa 3.600 km dalla costa pacifica del Cile, è abitata da circa 3.800 persone.
Anche il Giappone ha lanciato un allarme tsunami. Il governo delle Filippine ha allertato tutte le comunità lungo la costa in vista di una possibile evacuazioni. Nel 1960 in Cile si è verificato il più forte terremoto mai registrato: una scossa di 9.6 sulla scala Richter che uccise oltre 1500 persone a Valdivia e causò uno tsunami i cui effetti furono sentiti fino alle Hawaii e alle Filippine.
Alle Hawaii l’arrivo dello tsunami è previsto per le 11.19 locali (22.19 ora italiana).
Un paese nel caos – Il presidente del Cile Michelle Bachelet ha annunciato lo stato di emergenza. L’aeroporto di Santiago risulta chiuso e diversi edifici sono danneggiati. Secondo alcuni testimoni un palazzo sarebbe crollato nella capitale. Nel carcere di Talca è scattato un ammutinamento: i prigionieri terrorizzati hanno chiesto di essere spostati. Pochissime notizie arrivano dalle zone vicine all’epicentro, a 300 chilometri da Santiago. La Bachelet ha inoltre invitato tutti i cittadini a rimanere nelle loro case. Molti, infatti, i cileni che, allarmati dal rischio tsunami, si stanno muovendo verso l’interno del paese per raggiungere luoghi più alti. Ma il rischio è che un affollamento su strade e ponti nell’interno del paese possa creare una situazione di grave pericolo.
Gli italiani – La Farnesina ha immediatamente avviato contatti con l’ambasciata e con le autorità locali per verificare la situazione degli oltre 50mila italiani residenti nel Paese sudamericano. C’è in particolare preoccupazione per i più di 500 connazionali residenti a Concepcion. Finora non è stato possibile raggiungere il console onorario a causa dell’interruzione di tutte le linee telefoniche. Oltre ai 50mila iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero, si stima che in Cile ci siano quasi 800mila abitanti con origini italiane.
Altre immagini da Concepcion:
Le testimonianze, i video, le immagini dal Cile: