Il funzionario dell’aise assassinato mentre dava alla polizia indicazioni sui ribelli. Aperta la camera ardente al Celio. Martedì i funerali al duomo di Galatina, la sua città
Il feretro di Antonio Colazzo, seguito dai familiari e portato a spalla da alcuni militari all’arrivo a Ciampino (Ansa) |
ROMA – È atterrato poco dopo le 8,30, all’aeroporto militare di Ciampino, il C130 dell’Aeronautica con a bordo la salma del funzionario dei servizi segreti Pietro Antonio Colazzo, ucciso a Kabul venerdì scorso.
UCCISO CON UN COLPO ALLA SCHIENA – Il dirigente dell’Aise in Afghanistan, è stato ucciso da almeno tre colpi di arma da fuoco. È quanto accertato dall’esame autoptico della salma presso l’Istituto di Medicina legale della «Sapienza». L’autopsia, eseguita dal professor Paolo Arbarello, ha accertato che uno dei colpi, certamente mortale, ha raggiunto Colazzo alle spalle.
LA CAMERA ARDENTE – Espletate le formalità di rito, una camera ardente è stata allestita presso l’ospedale militare del Celio . Il feretro raggiungerà quindi Galatina, città di origine di Colazzo, dove la cerimonia per l’estremo saluto avrà luogo martedì, nel duomo, con inizio alle 15.
LA RICOSTRUZIONE – Colazzo è rimasto vittima di un attacco suicida dei talebani che ha scosso venerdì mattina la capitale afgana Kabul, facendo 17 morti. Secondo il portavoce del ministero dell’Interno afgano Zemeri Bashary, tre kamikaze hanno partecipato all’attacco, anche se il portavoce dei talebani Zabiullah Mujahid nella sua rivendicazione ha parlato di cinque attentatori suicidi. Colazzo era un agente dei servizi segreti italiani dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni dell’attentato, il funzionario dei servizi segreti italiani si trovava nella hall del Residence Park. Stando alle dichiarazioni del capo della polizia afgana, il generale Abdul Rahman, Colazzo sarebbe stato ucciso da alcuni colpi d’arma da fuoco mentre era al telefono con la polizia locale per informarla sulla posizione dei combattenti islamici. «Era un uomo coraggioso», ha commentato. «Stava fornendo delle informazioni grazie alle quali la polizia ha potuto evacuare sani e salvi altri quattro italiani».
Wow this information is great! Thanks this has helped me alot! Im sure your post’s are one of the best out there! always
so acurate!