Esclusione di “Lombardia per Formigoni” per irregolarità nelle firme. Oggi il ricorso. Nel Lazio denunciati i Radicali per violenza privata. Napolitano: solo giudici possono valutare
Dopo il caos è tempo di ricorsi. Oggi la lista “Per la Lombardia” presenta l’istanza di riesame contro la decisione dell’ufficio centrale regionale di Milano.
Lo scompiglio delle liste dopo il Lazio è arrivato in Lombardia. E investe proprio quella del governatore, Roberto Formigoni, presidente da 10 anni e in corsa per i prossimi 5. La Corte d’Appello di Milano ha accolto un’istanza dei radicali e ha deliberato la non ammissione della Lista per La Lombardia, di cui Formigoni è capolista, per invalidità di 514 firme. Ma il governatore non ha dubbi: “Faccio una scommessa: vincerò io le elezioni e le opposizioni dovranno ingoiare tutti gli insulti che hanno fatto”.
Una denuncia-querela contro alcuni militanti dei Radicali per violenza privata e contro i componenti dell’Ufficio Centrale per abuso d’ufficio. Questa la nuova mossa del Pdl che ieri ha allegato la denuncia al ricorso all’Ufficio Centrale presso la Corte d’Appello contro l’esclusione della lista Pdl per Roma e provincia dalle prossime elezioni regionali. La candidata del centrodestra a presidente della Regione Lazio, Renata Polverini ha detto: “Non dubito che la lista del Pdl sarà sicuramente ammessa”. Inoltre, dopo aver presentato il ricorso al Tar domani, la linea stabilita dal Pdl prevede una manifestazione giovedi’ a Roma, dove saranno presenti tutti i dirigenti regionali del partito e dove non si esclude la stessa partecipazione di Berlusconi.
Il Pdl aveva chiesto l’intervento di Giorgio Napolitano dopo il caos scoppiato nel Lazio ma ieri, in un comunicato, il Quirinale ha specificato: “La preoccupazione di una piena rappresentanza, nella competizione elettorale regionale in Lazio come dovunque, delle forze politiche che intendono concorrervi non può che essere compresa e condivisa dal Presidente della Repubblica”. Ma, conclude il Colle, “spetta solo alle competenti sedi giudiziarie la verifica del rispetto delle condizioni e procedure previste dalla legge”.
è ridicolo ke x dei cavilli (la mancanz adi un timbro o un ritardo di qualke minuto)venga impedito agli elettori di esprimere la propria opinione…
http://www.loccidentale.it/articolo/a+roma+e+milano,+banali+cavilli+formali+hanno+messo+a+rischio+la+democrazia.0087129