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«Cartello» degli appalti. Una talpa nei Servizi segreti

 

L’inchiesta – Le carte. I pm: una società intestata a Verdini è riconducibile al costruttore Fusi

 

PERUGIA—La «cricca» che gestiva gli appalti per i Grandi Eventi poteva contare su appoggi all’interno della Guardia di Finanza e dei servizi segreti. E così veniva informata sugli sviluppi delle indagini in corso. A rivelare questi rapporti sono i nuovi atti giudiziari depositati dai magistrati di Perugia. Le migliaia di pagine – con intercettazioni, pedinamenti e accertamenti effettuati dai carabinieri del Ros – confermano l’esistenza di una rete ampia sulla quale potevano contare in particolare i due alti funzionari Angelo Balducci e Fabio De Santis e l’imprenditore Diego Anemone. Rivelano quanto accaduto all’interno della procura di Roma dopo il coinvolgimento dell’aggiunto Achille Toro. Ma soprattutto individuano una società intestata al coordinatore del Pdl Denis Verdini che gli investigatori ritengono riconducibile a Riccardo Fusi, l’imprenditore che il politico avrebbe agevolato nell’assegnazione di alcuni lavori. Si tratta della Parved che ha «la sede viene posta in Firenze via Alfieri 5 (ove hanno sede numerose imprese del gruppo Fusi) e che viene poi «trasformata in Parfu, di cui diventa socio portatore di azioni lo stesso Fusi ».
Nelle ultime ore la Banca d’Italia ha avviato un’ispezione del Credito cooperativo di cui Verdini è presidente.

GLI INCONTRI CON IL GENERALE – È la metà di febbraio 2009, tra i componenti della «combriccola» c’è agitazione per i controlli effettuati nei cantieri. Anemone attiva il suo commercialista Stefano Gazzani per saperne di più e il 24 febbraio lui gli fa recapitare un appunto. L’imprenditore è allarmato: «L’ho letto, mi debbo preoccupare quindi… un pochino ». Il professionista è a disposizione: «Mo’ bisogna interessarsi… capire… potrebbe essere anche una cazzata, cioè una cosa come dire preliminare che poi finisce lì, però la cosa strana è che, come hai letto, riguarda un’altra cosa. Boh! A te non ti risulta che ci stato nessun problema?» Anemone dice di non sapere nulla. Ma dalla settimana successiva contatta il generale delle Fiamme Gialle Francesco Pittorru, dal 2002 in servizio al Sisde. I rapporti con lui sono stretti, tanto che «dal febbraio 2010 – evidenziano gli investigatori – sua figlia Claudia è stata assunta presso il Salaria sport village», il circolo sportivo di Anemone frequentato anche da Guido Bertolaso e diventato una delle strutture dei Mondiali di nuoto. A fare da intermediario per gli appuntamenti è uno dei collaboratori dell’imprenditore, Roberto Molinelli. A maggio, quando i giornali danno conto proprio dell’inchiesta sui mondiali, vengono registrati diversi contatti e appuntamenti. Al telefono non pronunciano mai il suo nome, lo chiamano semplicemente «il generale» oppure «la torre». E subito dopo gli incontri, si scambiano le informazioni che hanno ottenuto. Il 20 luglio Molinelli rassicura: «Diego ti cercavo perché mi ha chiamato “la torre” emi dice “mi raccomando digli che è tutto a posto e di comunicarlo anche alla persona altra con i capelli bianchi» che, dicono gli investigatori, è Balducci.

L’INCONTRO CON NICOLO’ POLLARI – Il 21 maggio, Roberto Di Mario, il segretario di Angelo Balducci lo informa che il generale Niccolò Pollari, ex direttore del Sismi, vuole incontrarlo: «Quel ragazzo che era venuto con il generale della Guardia di Finanza, non mi ricordo come si chiama, Valletta no Ballotta forse? qualcosa del genere, che lavora con Pollari, è venuto. Lui diceva “se il presidente è libero chiamo il generale che voleva vedere pure lui”». Balducci si rende disponibile: «Digli che se per lui va bene, domani mattina, magari se non vuol venire in ufficio, che ne so, ci possiamo vedere al Grand Hotel». Il segretario lo contatta nuovamente dopo poco: «Eccomi, allora ti aspetta al Grand Hotel stasera… viene anche questo suo attendente». Dieci minuti prima dell’appuntamento Balducci chiama Anemone.
Balducci: Niente… io c’avevo una riunione con uno dei professionisti adesso per quegli arbitrati che sono rimasti indietro. Però nel frattempo mi sono dovuto riallontanare perché mi ha chiesto… voleva prendere un caffè con me il… diciamo quello che una volta era il capo di “Merulana” per intenderci… quello il più famoso che è molto amico anche di Piero.
Anemone: ah ho capito
Balducci: e che faccio non ci vado? Loro li ho lasciati lì che stanno guardando le carte…E allora fa una cosa magari se tu alle 7 e mezzo … ci possiamo vedere dove vendono quei vasi, quelle cose o meglio ancora al coso lì, a quello del teatro dell’opera. Ci prendiamo un caffè cinque minuti e poi io rivado lì da loro».

TORO E IL PROCURATORE – Il 10 febbraio scorso, quando scattano arresti e perquisizioni, il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro – accusato dai colleghi fiorentini di aver passato alla “cricca” notizie sull’inchiesta e ora anche di corruzione – contatta il capo del suo ufficio Giovanni Ferrara e in alcuni momenti alludono a passaggi dell’indagine.

Ferrara:…Achille … tu che fai passi di qui o no?
Toro:… me ne sono tornato a casa Gianni …sono andati a perquisire pure … dove stava Stafano (si sbaglia) all’ufficio che mo … non ho capito ad Infrastrutture …presso … a Porta Pia.
Ferrara:…ah! … perché lui c’ha una cosa là ?
Toro:…lì ..te l’ho accennato .. ha avuto recentemente … … quella cosa che ti avevo accennato Ferrara:…ah! ho capito
Toro:…quindi… non lo so che cosa stanno costruendo … che cacchio hanno fatto … comunque domani mattina alle 10 mi vedo con l’avvocato… oggi pomeriggio con l’altro avvocato … e vediamo di capire… alle 9 e mezzo sto in ufficio perché devo vedere l’avvocato …
Ferrara:…domani vieni perché vediamo che cosa accade domani sui giornali
Toro:…e già lo sto leggendo ora … già … il riferimento al magistrato romano su Repubblica Ferrara:…ah sì … che dicono ? .. no ci sta niente
Toro:… nell’inchiesta sono finite altre 20 persone parlano dell’arresto di Bertolaso
Ferrara:… no mica l’hanno arrestato Bertolaso!!
Toro:… no no .. scusa .. di Balducci … De Santis e Della Giovampaola …dunque sono finiti in manette anche De Santis Mauro Della Giovampaola e Diego Anemone …poi tutto è avvenuto nell’ambito di un’indagine del ROS .. nell’inchiesta sono finite altre 20 persone indagate tra le quali anche un magistrato romano … e quindi già hanno avuto la notizia …
Ferrara:… ma certo … mo sta sull’ Ordinanza
Toro:…e Repubblica quindi … ovviamente .. gli altri non ce l’hanno ancora ma Repubblica già ce l’ha … quindi ho un attimo il problema di riprendermi io insomma … hai capito?
Ferrara:… e domani con calma vediamo di ..
Toro:…e domani … alle 10 viene di corsa …coso … Rampioni perché voglio dirgli quello che so insomma … quello che non so perché qui … non lo so come lo connettono … poi insomma io non è che so tutto quello che ovviamente che è avvenuto però non mi pare che noi abbiamo fatto cose che … va be’ comunque staremo a patire
Ferrara:… va be’ sono cose di prima di dicembre .. quindi non c’era proprio … allora c’era solo la pendenza …
Toro:… e no … dalla comunicazione … ci sono dei rapporti del Ros … pure di recente …di gennaio e del 2 febbraio …hai capito?
Ferrara:… ah questo non lo so .. non abbiamo le carte .. hai capito?
Toro:… no no … infatti voglio la copia di quello che hanno notificato a mio figlio per capire che cacchio stanno facendo … mi preoccupa ’sto fatto che sono andati a perquisirlo pure nell’ufficio nuovo … figurati un pochettino … l’immagine per lui… io sono vecchio… che me frega insomma … ma lui … in tutti e due gli uffici sia all’Acea che là… va be’… e niente Gianni .. non me la sento oggi Ferrara:…oggi no ….oggi no … domani
Toro:…parlo con l’avvocato poi appunto scambiamo due parole un attimo, ho bisogno Ferrara:…d’accordo a domani …ciao

Tre giorni dopo Toro parla con una parente e afferma: «Io qui mi ero già stancato da qualche mese … ma c’avevo la prospettiva da qui a un anno e mezzo che se ne andava Gianni (Ferrara, ndr) quasi sicuramente diventavo procuratore …». Invece decide di dimettersi.

I FESTINI – In un capitolo dell’informativa i carabinieri evidenziano come «l’ingegner Balducci, per organizzare incontri occasionali di tipo sessuale, si avvale dell’intermediazioni di due soggetti che si ritiene possano far parte di una rete organizzata, operante soprattutto nella capitale, di sfruttatori o comunque favoreggiatori della prostituzione maschile». Su questo è stata avviata un’indagine parallela che si concentra sull’attività di Thomas Ehiem, un giovane nigeriano che nelle telefonate afferma di far parte del coro di San Pietro «e all’anagrafe di Roma è indicato come “religioso”». È lui ad offrire le prestazioni dei ragazzi, soprattutto stranieri, in cambio di soldi e piccoli favori. L’altro intermediario indicato nella relazione investigativa è invece Lorenzo Renzi, anche lui residente nella capitale.

LE TELEFONATE CON MINZOLINI – Sia Balducci, sia Anemone mostrano di essere in confidenza con il giornalista Augusto Minzolini. E quando questi diventa direttore del Tg1 lo chiamano per congratularsi, ma non solo. Alle fine di settembre scorso, dopo una serie di telefonate, i tre si incontrano. E, annotano gli investigatori «la ragione di questo incontro si trae dalla conversazione del 2 ottobre tra Patrizia Cafiero e Anemone; la donna lo informa che intanto sta andando all’appuntamento (con Giancarlo Leone) e per l’indomani pomeriggio ha organizzato un incontro al TG1 fra il giornalista Vincenzo Mollica e Lorenzo Balducci per la promozione del film «Io, don Giovanni», nel cui cast compare appunto il figlio dell’ingegner Balducci.

Tre giorni dopo Minzolini chiama Balducci.
Minzolini: allora … ti è piaciuto?
Balducci:… grazie … bellissimo.
Minzolini:… è stato proprio bello il servizio … devo dire che lui è bravo ma anche Mollica è per queste cose.
Balducci:… guarda.. il servizio è venuto benissimo proprio, anche le scene poi si prestavano bene. Minzolini:…come no, infatti erano proprio bellissimi quei…
Balducci: io non ho parole.
Minzolini:…macchè! … lascia perdere … volevo soltanto sapere se ti è piaciuto… lui è contento? Balducci:… molto guarda …
Minzolini:… memo male … lì è una specie di investitura sai no? … in quel mondo lì …(ride)
Balducci: io ti, ovviamente ti avrei chiamato stasera perché non ti volevo
Minzolini: ma che scherzi? … non ti preoccupare … volevo sapere così .. son contento
Balducci:…ci vediamo presto?
Minzolini:…quando ti pare.

Fiorenza Sarzanini

«Cartello» degli appalti. Una talpa nei Servizi segretiultima modifica: 2010-03-03T10:48:48+01:00da
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