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Reporter vola negli Stati Uniti portando con sé un finto esplosivo

 

E scoppiano le Polemiche sulla sicurezza degli aeroporti. Alberto Stegeman ha fatto Amsterdam-Washington con scalo a Londra riuscendo a superare i controlli

 

Il giornalista olandese Alberto Stegeman

Un reporter olandese è riuscito a passare i controlli all’aeroporto di Amsterdam avendo con sé con un finto ordigno. Lo ha portato a bordo di un aereo e si è recato prima fino a Londra e poi da lì a Washington, senza essere fermato. Il tutto a due mesi dall’attentato fallito su un volo della Delta Airlines per Detroit, partito proprio da Amsterdam.

ESPLOSIVO – Sono trascorsi poco più di due mesi dal clamoroso attentato sventato all’ultimo minuto su un volo della compagnia aerea Usa Delta-Northwest, in volo da Amsterdam a Detroit, con a bordo 278 passeggeri. Il giornalista Alberto Stegeman è riuscito ora a portare a bordo di un apparecchio diretto a Londra una carica esplosiva che, seppur finta, ha passato senza problemi tutti i controlli all’aeroporto Schiphol di Amsterdam. Il reporter, che nel Paese conduce la popolare trasmissione Undercover in Nederland, aveva con se un litro di liquido, potenzialmente esplosivo: dalla capitale olandese si è spostato all’aeroporto londinese di Heathrow e da lì a Washington.

GIOCO DA RAGAZZI – «È ancora molto semplice portare una bomba a bordo di un aereo», ha detto Stegeman domenica sera nel corso del suo programma investigativo sulla rete SBS6 (guarda). Per la sua spettacolare azione, il reporter ha sfruttato le falle nella sicurezza riscontrate nell’area del duty-free di Schiphol. L’operazione, a detta dello stesso giornalista, è stata «un gioco da ragazzi»: un suo collega ha acquistato all’aeroporto di Schiphol una bottiglia di alcol da un litro esibendo soltanto la carta d’imbarco. Uscito dall’aeroporto la bottiglia è stata poi riempita con un altro liquido, che «in qualsiasi momento avrebbe potuto essere del materiale esplosivo». Di seguito Stegeman ha presentato la bottiglia con il contenuto alterato alla cassa del duty-free, dove un ignaro venditore l’ha regolarmente sigillata. Seppur riconosciuto dagli impiegati, che anche per questo motivo hanno controllato attentamente i suoi effetti, il famoso giornalista olandese ha passato tranquillamente tutti i controlli di sicurezza. All’aeroporto di Amsterdam molti duty-free si trovano dopo i cancelli per il controllo dei passaporti, ma prima di quelli per il controllo sicurezza all’imbarco.

BODY SCANNER – L’inchiesta ha destato grosso scalpore in tutto il Paese, come riportano i media: lo scalo internazionale di Schiphol è stato al centro delle cronache dopo che lo scorso Natale un nigeriano ha cercato di far esplodere in fase di atterraggio un aereo che partito proprio dallo scalo olandese era diretto a Detroit. L’aereo, un Airbus A330 della Delta Airlines, era arrivato dalla Nigeria via Amsterdam. L’attentatore, Umar Farouk Abdulmutallab, di 23 anni, era riuscito a far detonare un meccanismo esplosivo che aveva allacciato ai polpacci quando i piloti avevano già aperto il carrello di atterraggio. Sono stati alcuni passeggeri a intervenire e immobilizzarlo. Dopo il fallito attentato, l’Olanda ha subito rafforzato la sicurezza nei suoi aeroporti, introducendo – come primo aeroporto in assoluto – i body scanner per controllare tutti i passeggeri diretti oltreoceano. A livello politico, riferisce De Telegraaf, molti partiti chiedono ora che vengano esaminate nuovamente tutte le disposizioni di sicurezza di Schiphol. Nel dicembre 2008 Stegeman ha criticato in tv le falle nella sicurezza del traffico aereo olandese: con dei lasciapassare falsi della compagnia KLM era riuscito senza problemi ad avvicinarsi al velivolo privato della Regina Beatrice.

Elmar Burchia

Reporter vola negli Stati Uniti portando con sé un finto esplosivoultima modifica: 2010-03-08T17:01:17+01:00da
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