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Legittimo impedimento, rush finale Dal Pd una valanga di emendamenti

 

Finocchiaro: «Il paese sta marcendo e noi discutiamo dei problemi del premier». Il ddl al Senato. Schifani accorda all’opposizione tempi adeguati per il dibattito, ma chiede: no ostruzionismo

 

Renato Schifani, presidente del Senato (Eidon)

ROMA – Battaglia in Senato durante l’esame del disegno di legge sul legittimo impedimento che prevede 18 mesi di “scudo” giudiziario per il premier e i ministri. Il testo è arrivato a Palazzo Madama dopo il primo via libera della Camera. Puntuale, con l’inizio della seduta (sospesa dopo pochi minuti e poi ripresa), l’ostruzionismo dell’opposizione.

OSTRUZIONISMO – Il senatore del Pd Francesco Sanna ha preso la parola per chiedere la correzione di alcuni aspetti del verbale della seduta precedente. A una successiva richiesta di verifica del numero legale, accordata dal presidente Schifani, la seduta è stata sospesa per alcuni minuti per mancanza dello stesso. Quindi il Pd ha chiesto e ottenuto di avere più tempo per la discussione: «Riteniamo impossibile che su questo provvedimento si proceda per tempi contingentati. È questa la nostra richiesta con cui ci accingiamo alla discussione di questo ddl» ha detto la presidente dei senatori Anna Finocchiaro. Stessa richiesta dal capogruppo dell’Idv Felice Belisario: «La discussione su un provvedimento importante come il legittimo impedimento non può essere compressa in tempi che sono una camicia di forza». Schifani ha replicato: «Mi impegno a fare in modo che il dibattito avvenga con ampiezza di tempi per consentire l’illustrazione delle parti sostanziali di un provvedimento così delicato». Quindi ha dato la parola al relatore Franco Mugnai (Pdl). Finite le relazioni sono state illustrate le cinque pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’opposizione, tutte bocciate dall’Aula, e si è aperta la discussione generale.

EMENDAMENTI – Schifani ha dunque spiegato che si farà garante perché l’opposizione abbia tempi adeguati per discutere il ddl, ma ha anche invitato il centrosinistra a «selezionare e concentrare» le proprie proposte riducendo il numero degli emendamenti presentati (1.585). A quelli del Pd si aggiungono i cento dell’Italia dei Valori. L’Udc ha presentato sette emendamenti e se il provvedimento non verrà modificato «il nostro voto – ha detto il presidente dei senatori Gianpiero D’Alia – sarà l’astensione. Il testo presentato dalla maggioranza non rispecchia assolutamente la nostra proposta». «Opposizione durissima» promette anche l’Idv.

FINOCCHIARO – «Il paese sta marcendo e noi siamo qui a discutere di legittimo impedimento e cioè sempre dei problemi del presidente del Consiglio» attacca Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, annunciando un’opposizione che «non farà sconti al governo e alla maggioranza». Il Pd, aveva annunciato la senatrice, intende denunciare che vengono «violati i diritti dell’opposizione perché i tempi stabiliti e contingentati per la discussione del provvedimento sono ridicoli vista la delicatezza della materia trattata». Con questo ddl, aggiunge, «si viola il principio di uguaglianza. Si certifica che chi è più forte, potente e ha più mezzi prevale su chi è meno potente».

DI PIETRO – Per Antonio Di Pietro «il legittimo impedimento è una legge incostituzionale sulla quale alla fine o il capo dello Stato, la Corte Costituzionale o l’Italia dei Valori con i suoi referendum farà giustizia». Riguardo all’ostruzionismo che le opposizioni stanno facendo in Parlamento, Di Pietro sottolinea che «l’Idv l’ostruzionismo l’ha fatto dal primo giorno e mentre informavamo i cittadini del pericolo in corso ci davano dei catastrofisti; oggi è dimostrato che c’è un governo che addirittura minaccia il capo dello Stato, ci auguriamo dunque che prevalga la resistenza a questo fascismo di ritorno».

 

Redazione online

Legittimo impedimento, rush finale Dal Pd una valanga di emendamentiultima modifica: 2010-03-09T16:30:27+01:00da
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