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Inchiesta Montecity: maxievasione fiscale per oltre 100 milioni di euro

 

Operazione della Guardia di Finanza. Trecento i militari impegnati. Nel mirino decine di società e studi professionali. Tra i reati contestati la frode internazionale e il riciclaggio

 

Il cantiere di Santa Giulia, Rogoredo (Fotogramma)

MILANO – Sono in corso, da parte del Nucleo di polizia tributaria di Milano, con il supporto operativo dei Reparti delle Fiamme Gialle distribuiti sul territorio nazionale, perquisizioni nei confronti di oltre 53 società italiane e 16 studi professionali con sede in diverse regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania). Oltre 300 i militari complessivamente impiegati. L’operazione riguarda una maxievasione fiscale internazionale di oltre 100 milioni di euro. Tra legali rappresentanti e titolari degli studi e delle società perquisiti, le persone indagate sono circa 80 mentre tra i reati contestati c’è la frode internazionale e il riciclaggio. L’operazione è stata disposta dai pm Laura Pedio e Gaetano Ruta nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta Montecity. Le perquisizioni in corso riguardano il filone di inchiesta che lo scorso ottobre aveva portato in carcere Vincenzo Agosta e Matteo Terragni (i due ora sono ai domiciliari), ritenuti gli amministratori di fatto della Brooks and K. Europe, società con sede a Londra, sul cui conto corrente aperto presso la Barclays Bank sarebbero affluiti circa 772 mila euro. Il denaro, secondo l’accusa, deriva dalle fatture gonfiate delle bonifiche nell’area Montecity-Santa Giulia.

Lo scorso 20 ottobre cinque persone – tra cui Giuseppe Grossi, all’epoca dei fatti a.d. di Sadi, ora agli arresti domiciliari – sono state arrestate e altre due fermate dalla Guardia di Finanza di Milano nell’ambito dell’indagine su una serie di fatturazioni fasulle e riciclaggio nella bonifica di Santa Giulia, quartiere a sud di Milano al centro di interventi di recupero ambientali propedeutici a un’operazione immobiliare. Il tribunale del riesame ha poi concesso i domiciliari a Grossi, motivati con i problemi cardiaci dell’imprenditore. Gli inquirenti hanno ipotizzato che Grossi, con l’aiuto dei suoi collaboratori, si sia appropriato grazie a fatture false di disponibilità finanziarie delle sue società all’estero per fini personali. Rosanna Gariboldi – all’epoca dei fatti assessore provinciale a Pavia e moglie del deputato e vicecoordinatore nazionale del Pdl Giancarlo Abelli – anche lei tra gli arrestati nell’ottobre scorso, ha respinto le accuse e ha patteggiato a gennaio una pena di due anni di reclusione, lasciando il carcere di San Vittore.

Redazione online

Inchiesta Montecity: maxievasione fiscale per oltre 100 milioni di euroultima modifica: 2010-03-10T12:32:10+01:00da
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