Anticipo del venerdì sera delLa 28/ma giornata di campionato. I nerazzurri prima in vantaggio Milito scono subiscono poi le reti di Lopez, Mascara e Martinez
CATANIA – «Quando giochiamo così possiamo battere chiunque». Parola dell’attaccante del Catania Jorge Martinez. Venerdì sera è toccato all’Inter, che è tornata a vivere un incubo del suo passato remoto. Si è infatti ripetuta la sconfitta passata alla storia con il “clamoroso al Cibali”, pronunciato da Sandro Ciotti il 4 giugno 1961 per commentare la sorprendente vittoria del Catania sull’Inter per 2-0 allo stadio Cibali. Questa volta è cambiato il risultato: 3 a 1 per i padroni di casa, nell’inedito anticipo del venerdì sera in vista della Champions. E’ stata una partita bella con diverse emozioni e occasioni da rete. Sul risultato pesa soprattutto l’espulsione di Muntari, che entra in campo rimedia due gialli e provoca un rigore. L’Inter, aveva cominciato la ripresa meglio degli avversari e l’ingresso di Quaresma aveva dato una marcia in più ai nerazzurri. Una serata da incorniciare per gli etnei con la nuova perla di Maxi Lopez, il cucchiaio di Mascara su rigore e il terzo gol di uno strepitoso Martinez. Gioco gradevole fin dalle prime battute con il Catania che si propone in accelerazione e l’Inter che risponde con un discreto possesso palla. Biagianti si piazza davanti a Sneijder e lo limita parecchio. Al 12′ Catania vicinissimo al gol: cross di Capuano, buco della difesa nerazzurra e palla a Ricchiuti, praticamente da solo al centro dell’area, l’aggancio non è perfetto e Julio Cesar salva in uscita; sul rinvio non perfetto palla a Capuano che prova la botta da fuori e manda alto di pochissimo. L’Inter prende le misure e intorno al 20′ ci prova prima con un rasoterra dal limite di Milito e poi con una botta dalla distanza di Etòo. Il Catania sulle palle inattive è sempre pericoloso e su angolo di Mascara al 26′ Martinez arriva scordinato sul pallone. I nerazzurri crescono, non subiscono più il pressing di inizio partita e vanno più spesso al tiro. Al 39′ è però il Catania ad avere un’altra ghiotta occasione con Lucio che salva provvidenzialmente su Ricchiuti solo al centro dell’area. Ad inizio ripresa l’inerimento di Quaresma porta evidenti benefici ai nerazzurri e da sinistra sembra proprio esserci una marcia in più. Al 9′ Inter in vantaggio: bella verticalizzazione di Sneijder per Etòo sul filo del fuorigioco: il camerunense pur essendo solo davanti ad Andujar serve l’accorrente Milito che di piatto destro infila l’estremo difensore rossazzurro.
Poco dopo l’Inter potrebbe colpire ancora con Sneijder, palla sull’esterno della rete. La partita si mantiene bene e il Catania potrebbe pareggiare al 12′ con mascara su punizione. Al 29′ l’1-1: cross rasoterra di Alvarez e palla in mezzo all’area per Maxi Lopez che anticipa nettamente Lucio e con l’interno destro batte Julio Cesar. Entra Muntari e si rivela una mossa sbagliatissima: il ghanese rimedia due cartellini gialli nel giro di pochi secondi rimedia l’espulsione e provoca il rigore (fallo di mano) per il Catania al 36′: Mascara trasforma con una esecuzione a cucchiaio, degna del miglior Totti. Tuttavia Pandev ha avuto l’occasione per pareggiare e al 45′ è arrivata la terza batosta per i nerazzurri: Martinez da sinistra ha portato a spasso Lucio, si è accentrato e ha battuto J.Cesar. «Abbiamo vinto meritatamente» ha poi detto Sinisa Mihajlovic. «Il Catania è una squadra che cerca sempre di vincere, contro tutti. I ragazzi ci credono sempre. Dopo il vantaggio dell’Inter in tanti avranno pensato che la partita era chiusa, invece i miei ragazzi ci hanno creduto ed hanno vinto meritatamente. Continuando a giocare così ci salviamo».
NAPOLI-FIORENTINA – Sabato alle 18 tocca a Napoli-Fiorentina: uno scontro diretto con vista sull’Europa. I partenopei devono fare bottino pieno per non perdere ulteriore terreno dalla zona Champions League; i viola, undicesimi a quota 35, hanno assolutamente bisogno di rilanciarsi in classifica. Tra le squadre in lotta per un posto nell’Europa che conta, il Palermo sarà impegnato a Udine, la Juventus ospiterà il Siena e la Samp giocherà a Bologna. Le altre partite: Genoa-Cagliari, Lazio-Bari, Livorno-Roma, Parma-Atalanta. Milan-Chievo è il posticipo delle 20 e 45.
MILAN-CHIEVO – Dimenticare Manchester: ecco l’imperativo di Leonardo. Dopo le quattro sberle rimediate in Coppa, i rossoneri si rituffano in campionato. Per la sfida contro il Chievo è ancora allarme difesa: mancheranno Nesta (rottura del tendine), Bonera e Antonini. Qualche dubbio a centrocampo: alla fine Bekcham dovrebbe partire titolare. In attacco confermati Huntelaar, Borriello e Ronaldinho. Pato è ancora indisponibile.
LIVORNO-ROMA – Torna Toni: l’attaccante giallorosso sarà schierato come unica punta nella trasferta livornese della Roma. Ancora assente Totti, Ranieri si affida alla fantasia di Vucinic, Perrotta e Taddei per innescare il bomber. Sul fronte opposto, Cosmi deve decidere chi affiancare a Lucarelli tra Tavano e Bellucci.
UDINESE-PALERMO – Una trasferta insidiosa, per i siciliani: la squadra di Delio Rossi è in piena corsa per un posto Champions League, ma i bianconeri di Marino hanno assoluto bisogno di punti per tirarsi fuori dalle zone pericolose della classifica. L’Udinese si affida al tridente Sanchez-Di Natale-Floro Flores; nel Palermo c’è il dubbio Pastore: al suo posto potrebbe giocare Simplicio.
JUVENTUS-SIENA – Dopo la vittoria in Europa League contro il Fulham, i bianconeri di Zaccheroni riprendono la marcia in campionato contro il Siena. Il tecnico della Juve potrebbe rivoluzionare l’attacco: Diego e Trezeguet in panchina, al loro posto Del Piero e Iaquinta. Camoranesi torna titolare. Intanto Bettega benedice Zac: «Sta facendo bene. Possiamo migliorare ancora, speriamo di fare meglio», dice il vicedirettore dell’area tecnica della Juve.
LE ALTRE – Del Neri rinuncia ancora a Cassano – ormai non è una novità – per la trasferta della Sampdoria a Bologna. In attacco confermata la coppia Pazzini-Pozzi. I padroni di casa, che si trovano in una posizione tranquilla di classifica, hanno l’unico scopo di fare punti per raggiungere al più presto la salvezza. Dopo il pareggio strappato a San Siro (0 a 0 con l’Inter), il Genoa ospita il Cagliari: entrambe le squadre sono appaiate a 39 punti, tanto che il croato Juric ammette che la sfida è «una piccola finale». Gasperini dovrebbe affidarsi al trio d’attacco Palacio-Suazo-Sculli, mentre Allegri punta sulla coppia Nené-Matri e sulla fantasia di Cossu. La Lazio chiede strada al Bari per restare sulla linea di galleggiamento: Reja sta pensando a qualche cambio, tipo Dias e Matuzalem al posto di Stendardo a Mauri. Infine Parma-Atalanta: Amoruso torna al Tardini da ex. «Per me è una partita molto sentita – ammette l’attaccante nerazzurro – ci tengo a fare bella figura contro la mia ex squadra». Non sarà facile, però. «Dovremo stare attenti a Bojinov e Biabiany, che sono attaccanti rapidi e potenzialmente in grado di metterci in difficoltà».