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Alfano: «Talpe da individuare e punire» Santoro ascoltato dai pm di Trani

 

L’inchiesta rai-agcom. Il giornalista sentito per due ore dai magistrati: «Annozero? Pressioni di dominio pubblico»

 

Michele Santoro

TRANI – Michele Santoro al mattino, gli ispettori nel pomeriggio. Giornata impegnativa al palazzo di giustizia di Trani, al centro delle cronache per l’inchiesta sulle presunte pressioni del premier, Silvio Berlusconi, per bloccare Annozero. «Gli ispettori da oggi hanno cominciato a lavorare senza interferire nell’inchiesta per contribuire all’accertamento di quanto accaduto principalmente in riferimento alla presenza di talpe, che ci auguriamo vengano immediatamente individuate e punite» ha spiegato il ministro della Giustizia Angelino Alfano. In attesa di incontrare gli ispettori inviati da via Arenula, i magistrati di Trani hanno ascoltato per due ore Santoro, sentito come persona informata dei fatti. «Non posso fornire alcun elemento – ha affermato il conduttore di Ann0zero al termine dell’audizione – non si possono dare informazioni sul contenuto del colloquio avuto con i magistrati». «Per quanto riguarda le pressioni che ci sono state su Annozero – ha proseguito Santoro – credo che siano pressioni di dominio pubblico».

«PARTE CIVILE» – «Pressioni pubbliche ci sono sempre state – ha aggiunto il conduttore di Annozero, – editti bulgari sono stati pronunciati e mai rimossi e contemporaneamente si è andati anche a chiudere, con una decisione storica, negativa, tutti i programmi di approfondimento informativi in campagna elettorale, sottraendo un servizio pubblico importante all’opinione pubblica che ha diritto ad essere informata». Quanto all’ipotesi di costituirsi parte civile, Santoro ha poi spiegato: «Come è stato detto da alcuni miei collaboratori, ho semplicemente detto di considerare la possibilità da parte mia di valutare la mia posizione di persona offesa».


ALFANO E GLI ISPETTORI – Nel pomeriggio. gli ispettori inviati dal ministero della Giustizia incontreranno il capo della Procura di Trani, Carlo Maria Capristo, che sarà affiancato dai quattro sostituti procuratori titolari della indagine sulla vicenda Rai-Agcom. Gli inviati ministeriali – ha spiegato Alfano – devono «contribuire all’accertamento di quanto avvenuto relativamente ad alcune patologie che sono sotto gli occhi di tutti», ma «non interferiscono, non possono e non vogliono con le indagini». Tre in particolare i nodi che sono chiamati a verificare: eventuali irregolarità nell’utilizzo delle intercettazioni («a strascico», le ha definite il ministro), la competenza territoriale della Procura di Trani, anziché di quella di Roma, e la fuga di notizie («gravemente immorale oltre che illegale»). Quanto al Csm, che dovrebbe discutere in giornata del caso degli ispettori inviati a Trani dal Guardasigilli, Alfano ha assicurato che non esiste alcun conflitto tra il ministero della Giustizia e il Csm, sottolineando però che l’organo di autogoverno della magistratura, «deve risolvere i problemi della giustizia e non fare politica».

L’INCHIESTA – Nel registro delle notizie di reato – a quanto si è appreso – sarebbero iscritti il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per concussione e minacce (reati commessi, secondo l’accusa, ai danni dell’Autorità garante delle comunicazioni), il commissario Agcom, Giancarlo Innocenzi, per favoreggiamento (in un interrogatorio del 17 dicembre scorso avrebbe negato di aver ricevuto pressioni dal premier perché fossero presi «provvedimenti» contro la trasmissione di Santoro), e il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, per violazione del segreto investigativo (avrebbe reso noto il contenuto dell’interrogatorio al quale era stato sottoposto dalla Procura di Trani).

Redazione online

Alfano: «Talpe da individuare e punire» Santoro ascoltato dai pm di Traniultima modifica: 2010-03-16T15:46:09+01:00da
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