La polizia ha fermato gli aggressori. isabella rauti non ha presentato denuncia. Manfredi, 15 anni, e un suo amico, attaccati da sette giovani. Lo avevano scambiato per un altro.
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Il sindaco di Roma Gianni Alemanno con Isabella Rauti (Ansa) |
ROMA – Uno scambio di persona. Che si è concluso senza strascichi. Almeno dal punto di vista giudiziario. Ma la paura è stata tanta. «Eccolo è lui è quello che ci ha aggrediti la settimana scorsa, prendiamolo e gonfiamolo»: così con questa frase nel giro di pochi istanti Manfredi, il figlio quindicenne del sindaco di Roma Gianni Alemanno ed un suo amico di 16 anni lunedì sera si sono visti piombare addosso un gruppo di sette giovani, quattro maggiorenni e tre minorenni in piazza Euclide nel quartiere Parioli a Roma. Pochi attimi e i due giovani sono stati colpiti con schiaffi, pugni e spintoni. Nel corso della lite però Manfredi e il suo amico sono riusciti a fuggire e ripararsi nel vicino bar Thomas da dove hanno avvertito la polizia.
L’ARRIVO DELLA POLIZIA – Gli agenti del vicino commissariato nel frattempo erano già stati chiamati da un testimone che aveva assistito alla scena e in pochi attimi sono arrivati in piazza Euclide. La polizia quindi ha identificato il gruppo di giovani aggressori tutti originari di Capoverde e delle Filippine e le due giovani vittime scambiate per altri due ragazzi che qualche giorno prima avevano avuto uno screzio col gruppo di giovani. Sia il figlio del sindaco Alemanno sia l’amico hanno raccontato alla polizia di aver percepito di essere stati scambiati per altri due ragazzi e, nello stesso tempo, il gruppo di aggressori interrogati da funzionari della Digos romana hanno raccontato la stessa versione. Secondo gli accertamenti della polizia la vicenda è stata chiarita in breve tempo: all’origine nessuna altra motivazione se non quella raccontata sia dalle vittime sia dagli aggressori. Per questo motivo la moglie del sindaco Alemanno, Isabella Rauti e la mamma dell’altro giovane aggredito non hanno sporto denuncia. Nessuno dei sette ragazzi identificati dalla polizia ha precedenti penali.
NESSUNA DENUNCIA – La decisione di non denunciare i giovani che la notte scorsa hanno aggredito il primogenito del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stata presa da suo figlio. Lo ha riferito il sindaco della Capitale sottolineando che la scelta «non è mia ma di mio figlio, considerato il fatto che alla fine l’episodio non è stato particolarmente grave e non ci sono stati conseguenze per gli aggrediti». Il primo cittadino, interpellato a margine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, ha quindi aggiunto: «Lui ha pensato, e io ho condiviso, che denunciare suoi coetanei non fosse la strada principale, ed è stata quindi una sua scelta. Questo non è un segnale di indulgenza o di sottovalutazione dei problemi, ma semplicemente un atto che potremmo definire di clemenza, che viene dalla vittima e che io devo rispettare». Il sindaco e la sua famiglia hanno ricevuto diversi attestati di solidarietà-
Redazione online