Adultera, drogata e geniale, “Nurse Jackie”, in esclusiva su SKY Uno, ha sedotto anche l’Italia. Ma la figura dell’nfermiera, spesso in versione sexy, è da sempre un’icona usata dal cinema, dalla tv, dalla musica e dalla moda.
Luci Victoria , Playmate inglese, in versione sexy nurse (foto: Getty Images)
“I dottori fanno la diagnosi, ma sono le infermiere che curano i pazienti!”.
Parola di Jackie Peyton, capoinfermiera di un ospedale di New York. La protagonista della fiction ha il volto spigoloso della ex “Soprano” Edie Falco, e dopo gli States, Nurse Jackie si sta rivelando una panacea anche per gli italiani, grazie a SKY Uno che manda in onda la serie ogni venerdì.
Oltreoceano La NYSNA (New York State Nurses Association) non ha gradito il politically incorrect che caratterizza il serial. “Nurse Jackie non potrebbe neanche fare l’infermiera, avendo violato praticamente tutte le regole del Codice Etico”, hanno tuonato le paramediche americane.
Barbara Crane, presidentessa della Associazione, ha rincarato la dose: “Sono quasi caduta dalla sedia quando ho visto quest’infermiera, che ruba soldi, butta via organi, è farmaco dipendente. Non voglio pensare a quello che potrebbero pensare di noi i nostri pazienti. La serie mi ha reso molto triste, non rappresenta né chi siamo né cosa facciamo.”
Ma la tv, si sa, è finzione come ha sottolineato Edie Falco: Nurse Jackie non è uno show sulle infermiere, ma su un’infermiera.”
Dalla tv al cinema il passo è breve, perché dalla sala operatoria alla sala cinematografica non c’è che una corsia. Da Barbara Stanwick a Ruko Tatase, da Cloris Leachman a Katie Holmes la clinica della settima arte vanta un personale infermieristico di prim’ordine.
E se la perfida Mildred Ratched di Qualcuno volo sul nido del cuculo ha un contratto a tempo indeterminato nella top ten delle Psycho BitchesElle Driver, nota pure con il soprannome Serpente Montano della California, in camice bianco e benda con croce rossa rappresenta un modello per tutte le Maniac Nurses, Joker compreso. della storia del cinema,
Con buona pace delle infermiere olandesi, giustamente esasperate dalle richieste di sesso da parte dei pazienti, la commedia pecoreccia ha riservato un padiglione apposito alle sexy nurse: da Gloria Guida a Nadia Cassini, da Ursula Andress a Laura Gemser. Anche se sovente al posto della bellona di turno, Lino Banfi finiva a impalmare il malcapitato Alvaro Vitali en travesti
E se la pubblicità, come insegna Ennio Flaiano “unisce sempre l’inutile al dilettevole”, non stupisce che operatrici sanitarie in autoreggenti e minigonna siano al centro di molti spot trasmessi in ogni angolo del globo terracqueo.
Per il marketing più che Florence Nightingale, il testimonial ideale è l’infermiera Wolf, dominatrice di professione e laureata in giochi clinical.
Infine, la musica. Per Pitagora poteva curare l’anima, ma guardando i videclip di Fergie e Mariah Carey si intuisce che le note giovano anche al corpo in una sorta di terapia audiovisiva capace di stimolare anche i pazienti più apatici e di aumentare la sensazione di benessere.
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