E lui smorza gli entusiasmi: «Non conosco i risultati. Stavo dormendo. È solo l’inizio di un percorso»
Beppe Grillo in piazza Dante a Napoli durante la campagna elettorale(Ansa) |
MILANO – «Non sto seguendo i risultati». Si sorprende Grillo al telefono quando gli chiediamo un commento sul voto. «Stavo dormendo» afferma con voce calma e assonnata.
Come? Non sta seguendo i risultati?
«Quali risultati? Non ci sono risultati, sono preconfezionati». E se gli illustriamo le percentuali regione dopo regione e se parliamo di exploit delle sue liste? Smorza gli entusiasmi con un «ancora è presto». E quando gli chiediamo se i buoni risultati del suo movimento hanno danneggiato il centrosinistra, Di Pietro compreso, chiude in fretta la telefonata con un «così non mi piace, non mi piace».
I DATI – Dunque il «Movimento a cinque stelle» di Beppe Grillo, supera in alcune regioni anche il 3 per cento. In Piemonte, raccogliendo i malumori del popolo «No tav», addirittura ha impedito la vittoria di Mercedes Bresso, premiando invece il candidato leghista Roberto Cota. Infatti i dati del ministero dell’Interno, assegnano a Davide Bono, candidato del movimento fondato dal comico genovese, il 4,08% dei voti, un margine di gran lunga superiore a quello che è riuscito a conquistare Cota per vincere. In Lombardia il candidato grillino Vito Crimi raccoglie il 2,97% mentre al Movimento 5 Stelle va il 2,32%. In Veneto David Borrelli raccoglie il 3,10% dei consensi e il movimento 5 Stelle il 2,60%. In Campania, il candidato 5 Stelle prende l’1,3% e addirittura in Emilia Romagna il candidato presidente di Grillo Giovanni Favia prende il 6,98%, con la lista del Movimento 5 stelle al 5,99%. In alcuni casi, si tratta di percentuali che superano quelle raggiunte nelle stesse regioni dall’Italia dei Valori. E Di Pietro non può che congratularsi: «Un bel risultato».
BLOG – Poi in serata sul suo blog il comico ha postato un commento: «Qualche imbecille in malafede ha parlato di voto di protesta dato al Movimento, di voto inutile. Il Movimento 5 Stelle è stato l’unico a presentarsi con un «programma» disponibile online da mesi. L’unico a fare proposte. L’unico senza finanziamenti pubblici, con tutti i media contro. Grazie ragazzi! È solo l’inizio di un percorso».
Nino Luca