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Attacco dei narcos a 7 basi dell’esercito messicano, i cartelli pronti alla guerriglia

 

Preoccupa il salto di qualità dei trafficanti che ora gestiscono veri e propri eserciti. Negli scontri morti almeno 18 criminali che hanno usato armi pesanti e blindati

 

Un soldato dell’esercito messicano (Ap)

WASHINGTON (USA) – Un salto di qualità nella narco-guerra messicana. Commando legati al crimine organizzato hanno dato l’assalto a sette basi dell’esercito negli stati di Nuovo Leon e Taumalipas. Un’azione coordinata: i banditi hanno bloccato simultaneamente le caserme ed hanno poi iniziato a sparare. L’obiettivo era quello di impedire ai soldati di uscire. Forse una manovra per proteggere qualche traffico.

L’ASSALTO – Nell’assalto i narcos hanno impiegato numerosi mezzi blindati, usati come scudo e barricata per ostacolare i movimenti dei veicoli militari. Fonti ufficiali hanno rivelato che nella battaglia sono morti almeno 18 criminali e sono stati sequestrati mitra, granate e ordigni esplosivi rudimentali, simili a quelli usati in Iraq. L’attacco può davvero rappresentare un cambio tattico significativo con i narcos che non si limitino a pianificare agguati ma lanciano vere e proprie operazioni militari. Anche l’uso combinato di veicoli blindati ed esplosivi avvicina i banditi alle formazioni guerrigliere. Negli stati di Nuovo Leon e Taumalipas si danno battaglia da settimane due organizzazioni narcos una volta alleate: il cartello del Golfo e i Los Zetas. Uno scontro esploso per un omicidio ma che si è poi trasformato in una faida per il controllo di uno dei corridoi che portano la droga verso gli Stati Uniti.

Guido Olimpio

Attacco dei narcos a 7 basi dell’esercito messicano, i cartelli pronti alla guerrigliaultima modifica: 2010-04-01T17:03:42+02:00da
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