La proposta arriva dopo una serie episodi criminali avvenuti a Lesmo, in Brianza
MILANO – In Brianza – nel Comune dove Silvio Berlusconi ha una delle sue residenze – sono in arrivo le taglie sui rapinatori. L’assessore alla Sicurezza di Lesmo, Flavio Tremolada, ha proposto agli altri due leghisti in giunta (il sindaco e parlamentare Marco Desiderati e l’assessore ai Servizi sociali Paola Gregato) di autotassarsi per creare un fondo e istituire le taglie. “Li ho già sondati – ha spiegato Tremolada – e daremo atto alla proposta. Lesmo non è il Far-West ma è anche vero che non possiamo più tollerare una situazione di terrore come quella con cui siamo costretti a convivere in questi giorni con rapine continue. Abbiamo anche chiesto un incontro al prefetto”. Che Arcore sia a pochi chilometri e che nel comune di Lesmo si trovi villa Gernetto, dove il premier ha intenzione di aprire l’università della Libertà, ha raccontato Tremolada, non ha fatto desistere i rapinatori nonostante la presenza delle forze dell’ordine. “Penso di aver fatto ricorso vanamente a tutti gli strumenti che le leggi ci consentono. Adesso basta” ha concluso lanciando l’idea della taglia.
La proposta arriva dopo una serie episodi criminali, in particolare rapine, avvenuti nel territorio di Lesmo. Si tratta di fatti su cui stanno indagando i carabinieri coordinati dalla Procura di Monza ma che, secondo gli inquirenti, non sarebbero legati specificamente a quella zona. Si tratterebbe infatti di una coppia di rapinatori che, a volte insieme, talora uno alla volta, fanno irruzione in esercizi commerciali, di preferenza farmacie e tabaccai, mettendo a segno piccoli colpi da poche centinaia di euro. I rapinatori, oltre che a Lesmo e Peregallo hanno colpito anche a Monza, Brugherio e in altri centri della Brianza e quindi le indagini coprono un territorio piuttosto vasto. Quanto alla proposta della taglia gli investigatori fanno notare che simili misure non sono mai servite a risolvere un caso delittuoso.
PD, COLLETTA PER FORZE ORDINE NON TAGLIE – L’idea di autotassarsi per mettere una taglia sui criminali lanciata oggi da Flavio Tremolada, l’assessore alla Sicurezza di Lesmo, in Brianza, non piace a Giuseppe Civati, che è stato coordinatore nazionale della campagna di Ignazio Marino e come consigliere regionale del Pd é stato eletto proprio a Monza. “Prima di inventarsi un far west collinare – ha commentato – bisognerebbe fare qualcos’altro. L’assessore, il sindaco di Lesmo e il ministro dell’Interno Roberto Maroni, anche lui leghista, dovrebbero fare una colletta per pagare la benzina alle auto delle forze dell’ordine”. “Ripeto – ha concluso – chiamino Maroni, visto che hanno il numero”.
DE CORATO, A MILANO TAGLIE NON SERVONO – In un piccolo paese le taglie possono essere utili ma in una metropoli come Milano non sono praticabili, secondo il vicesindaco Riccardo De Corato che così ha commentato l’idea lanciata dall’assessore alla Sicurezza di Lesmo (Monza). “Io amministro una grande città – ha spiegato De Corato, che è deputato del Pdl – se fossi assessore in un paese con settemila abitanti, magari l’avrei fatto. A Milano è una strada non percorribile”. “Noi – ha aggiunto – abbiamo un ottimo prefetto, questore e comandante dell’Arma. I reati in città si sono ridotti del 18%”. Uno strumento di questo tipo, secondo il vicesindaco, però può servire se “si mette dove non ci sono forze dell’ordine”.
CITY’S ANGELS, CI VUOLE CERTEZZA PENA –“Non bisogna tornare al Far West, le leggi ci sono, quello che manca è la certezza della pena”. Lo ha detto Mario Furlan, fondatore dei City’s Angels, commentando l’idea di una taglia sui criminali lanciata dall’assessore alla Sicurezza di Lesmo (Monza). “Mi sembra una reazione emotiva forse sulla scia di troppi fatti di cronaca nera – ha detto Furlan -. Certi paesi sembrano tranquilli ma quando poi capita qualcosa le reazioni alle volte sono spropositate”. “Credo proprio che la proposta delle taglie non possa trovare concreta applicazione – ha aggiunto – E’ un’idea che significa anche scarsa fiducia nelle forze dell’ordine che invece lavorano bene”. “Ci vuole invece certezza della pena – ha ripetuto -. I cittadini vogliono essere sicuri che chi ha commesso dei reati non abbia sconti e resti in galera”(Ansa)