Il PM: «il generale Giampaolo Ganzer creava traffici di stupefacenti per poi reprimerli». L’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, peculato e falso
![]() |
Giampaolo Ganzer (Ansa) |
MILANO – Una richiesta di condanna a 27 anni di carcere è stata formulata dal pm nei confronti del comandante del Ros Giampaolo Ganzer, imputato a Milano. Il Pm di Milano, Luisa Zanetti, ha chiesto la condanna al termine di una lunga requisitoria la condanna a 27 anni di carcere per il comandante dei Ros (Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri) con l’accusa di associazione a delinquere (che sarebbe stata da lui «diretta e organizzata») finalizzata al traffico di droga, peculato e falso.
IL PROCESSO – Nel processo, che si svolge davanti ai giudici dell’ottava sezione penale del Tribunale di Milano, sono imputate altre 14 persone che, insieme a Ganzer, secondo quanto ricostruito dalla rappresentante della pubblica accusa, «creavano traffici di droga al fine di reprimerli usando le conoscenze investigative e strumentalizzando le risorse dell’Arma, inducendo i trafficanti a importare droga». Si tratta, per il Pm, di «reati gravissimi», dai quali si evince una «deviazione dai compiti istituzionali». L’indagine che ha portato al processo è durata sette anni ed è sfociata in 29 udienze preliminari, coinvolgendo altri ufficiali del Ros. Secondo il Pm, Ganzer avrebbe assicurato «una adesione piena» ai traffici di stupefacenti, «promuovendone l’attività».
«CONTINUO IL MIO LAVORO» – Il generale Ganzer risponde ai cronisti che lo sollecitano a un commento dopo la richiesta del pm di Milano: «Nessun commento. L’unica cosa che posso dire è che continuo con la serenità e l’impegno di sempre a fare il mio lavoro. I commenti fateli voi».
CHE COSA È – Il Ros è un organo investigativo dell’arma dei carabinieri, nato nel 1990, e ha competenza sui reati della criminalità organizzata e sui reati di terrorismo. La sua organizzazione è alle dirette dipendenze del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. I carabinieri del Ros sono estremamente specializzati soprattutto nell’infiltrarsi nelle bande criminali e il loro punto di forza sono pedinamenti e osservazioni durante le investigazioni relative a sequestri, riciclaggio oppure traffico di stupefacenti. E proprio da quest’ultima tipologia di reato sono nati i guai giudiziari del comandante Giampaolo Ganzer.
Redazione online
Dico che ci si deve fidare del ROS e del suo Comandante!
Il massimo rispetto che ho sempre nutrito nei confronti della Magistratura non esclude la possibilità che un Magistrato possa dare a “fatti” una spiegazione che non condivido né che io possa permettermi di manifestare a riguardo di una tale interpretazione il mio dissenso!
Come cittadino italiano che ama il proprio Paese e crede in un Uomo che da decenni meritoriamente serve l’Italia ed il Suo Popolo voglio, con quanta forza possa esprimere il mio animo, che al Gen. Giampaolo Ganzer siano concesse giustizia e verità sollecite perché mal sopporto la demonizzazione che nel frattempo vien diffusa nei media ed in Rete del Comandante del ROS e delle Istituzioni.
Di più, nutro l’auspicio che altri cittadini italiani che Lo apprezzano alzino liberamente la voce per affermare la loro solidarietà al Comandante del ROS e si liberino di ogni inibizione per contrastare i “demonizzatori” cronici delle libere Istituzioni del nostro Paese.
Il tempo del timore e del silenzio deve finire e mi auguro che sia giunto il momento anche per tanti altri liberi cittadini italiani che amano il nostro Paese.