IL DOCUMENTO. Così le descrive il Rapporto 2010 della Commissione europea dedicato alla salute femminile
Come stanno le donne europee? Bene e male, dice il Rapporto 2010 della Commissione Europea dedicato proprio alla salute al femminile. Secondo Andrzej Ryś, direttore del Public Health and Risk Assessment, che ha firmato l’introduzione al Rapporto, tra i principali problemi di salute delle donne vanno annoverati quelli dell’area «psic», e la depressione è in primo piano, colpendo quasi il doppio delle donne rispetto agli uomini. Con il passare dell’età, avanzano purtroppo demenze e malattia di Alzheimer. E l’età per le donne avanza eccome, considerato che sono decisamente più longeve degli uomini. In alcune nazioni, come la Lituania, la differenza con gli uomini è di circa 12 anni in più.
AUMENTA IL LIVELLO DI ISTRUZIONE – Ormai il sesso femminile ha fatto grandi passi avanti per quanto riguarda l’istruzione, avendo sorpassato il numero di iscritti maschi nelle scuole superiori, anche se poi, quando si prendono in esame i guadagni, il sorpasso è invece lontano. Il fatto è che le donne sono ancora in larga parte impegnate nel tirare su i figli, e spesso sono loro a occuparsi di chi ha bisogno di essere accudito, così che risulta penalizzato il tempo che possono dedicare al lavoro.
ALCOL E VIOLENZA – Un aspetto preoccupante che emerge dal Rapporto è poi quello della violenza. Nel corso della propria vita, una donna su quattro subisce aggressioni con finalità sessuali. Il dato, purtroppo, potrebbe essere in difetto, dal momento che sembra che solo il 5-25 per cento delle donne denunci questo tipo di aggressioni. Poi c’è la violenza in casa, altra piaga non da poco, visto che vi è esposto dal sei al dieci per cento delle donne ogni anno. Un altro aspetto preoccupante della salute delle donne europee è la tendenza all’aumento della diffusione del virus Hiv, con quasi ventimila nuovi casi registrati nel 2007, circa un quarto in più rispetto a quelli che erano stati registrati nel 2000. In crescita anche il consumo di alcol durante la gravidanza, presente in una percentuale di donne che arriva a toccare il 50 per cento. Doppio, rispetto a quello degli uomini, il numero delle donne che tentano il suicidio, ma le nazioni nelle quali ci sono i picchi più elevati di suicidi compiuti da donne sono Lituania, Ungheria, Slovenia, Belgio e Finlandia. L’Italia si colloca, con la Grecia, in fondo a questa poco invidiabile classifica.
ARRIVA L’OSTEOPOROSI – A causa dei cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa, le donne vanno molto più frequentemente incontro degli uomini a quel fattore di rischio che è l’osteoporosi. Quindi nel sesso femminile, dopo i 50 anni, comincia ad aumentare il rischio di fratture, che in genere sono conseguenti a cadute. Particolarmente esposte sono le donne che pesano poco, fumatrici, che stanno chiuse in casa senza prendere abbastanza sole, che non fanno attività fisica, che sono diabetiche, o che hanno già avuto delle fratture.
PROBLEMI DI PESO – Infine il sovrappeso. È un problema che riguarda indifferentemente donne e uomini europei, con tutte le conseguenze che può avere, innanzitutto, sulla salute cardiovascolare. In alcune nazioni, come Austria, Germania e Regno Unito si trova il maggior numero di donne francamente obese. Ma le donne, essendo nella maggior parte dei casi le responsabili della preparazione dei pasti nelle case, sono ora al centro dell’attenzione anche come possibile bersaglio delle campagne di comunicazione e di sensibilizzazione alimentare, per far sì che nei piatti delle case europee arrivino porzioni più contenute, che aiutino a tenere lontano i rischi dovuti a sovrappeso e obesità.
Danilo di Diodoro