EUR TORRINO. Arrestati tre ragazzi russi: falsificavano gli sportelli bancari con microchip e lamiere sagomate
ROMA – Tecnologia e crimine. Un binomio vincente, almeno per qualche settimana, per tre ragazzi russi giunti a Roma da poco tempo. I carabinieri del Nucleo radiomobile li hanno bloccati l’altra notte al Torrino mentre cercavano di allontanarsi su un’auto con targa straniera da via Beata Vergine del Carmelo. I tre erano stati notati dai militari dell’Arma mentre si aggiravano con fare sospetto attorno a uno sportello bancomat e sono stati fermati dopo un breve inseguimento. Durante la perquisizione della vettura gli investigatori hanno trovato un apparecchio elettronico collegato a una batteria e a due tastiere identiche a quelle dei bancomat. I tre russi, due ragazzi di 23 e 28 anni, e una complice di 21, sono stati arrestati.
La tastierina finta (Proto) |
«SALA OPERATIVA» – In una stanza d’albergo a Tor Bella Monaca, i militari dell’Arma hanno scoperto invece una vera e propria sala operativa per la duplicazione di codici segreti di tessere bancomat e carte di credito, con tutto il necessario per falsificare gli sportelli bancari e ingannare i clienti. I carabinieri hanno infatti trovato diciassette 17 lamiere sagomate complete di tastiere e circuito elettrico, uno skimmer, per carpire i codici dalla banda magnetica delle tessere, otto microchip, nove fessure uguali a quelle dove viene introdotto il bancomat e 24 schede. Sequestrati poi 12 telefonini, 15 sim card una macchina fotografica digitale e una ricevuta per un versamento da 12 mila euro. I russi sono stati condotti a Regina Coeli, e la ragazza a Rebibbia. Gli investigatori indagano ora per scoprire eventuali collegamenti fra i tre giovani arrestati e organizzazioni internazionali di clonatori di carte di credito.
Rinaldo Frignani