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La nube islandese avvolge anche lo sport Niente Motogp , Barça a Milano in bus

Formula uno, squadre e giornalisti bloccati in cina. Rinviato al 3 ottobre il Gran Premio del Giappone. I blaugrana in Italia lunedì

 

Il giocatore del Barcellona Lionel Messi (Ap)

Atleti accampati in aeroporto, voli annullati, partite di calcio rinviate, gare annullate o che rischiano di slittare. La nube del vulcano islandese che sta creando forti disagi al traffico aereo di mezza Europa investe anche il mondo dello sport. Le ceneri dell’Eyjafjallajoekull hanno provocato l’annullamento del Gran Premio del Giappone in programma domenica prossima a Motegi: la gara del Motomondiale è stata rinviata al 3 ottobre per i gravi disagi causati al traffico aereo dalle ceneri vulcaniche provenienti dall’Islanda.

L’ODISSEA DEI BLAUGRANA – A mali estremi, estremi rimedi, dunque. Anche nel caso del Barça: in vista dell’andata della semifinale di Champions League di martedì contro l’Inter, i blaugrana di Lionel Messi raggiungeranno infatti Milano in pullman. I giocatori del club catalano lasceranno la loro città domenica pomeriggio ed effettueranno una sosta a Cannes, dove trascorreranno la notte per ripartire lunedì mattina verso il capoluogo lombardo. Venti i giocatori convocati da Guardiola, compresi Chigrinskiy, che non può però giocare, e Abidal, ancora acciaccato. Non c’è Iniesta, costretto a un lungo stop e rimasto così a Barcellona. «Viaggiare in pullman non sarà una scusa in caso di risultato negativo – ha avvertito Sergio Busquets – Arriveremo nelle migliori condizioni possibili, non siamo abituati a questi viaggi ma stiamo molto bene fisicamente. A questo punto della stagione né i viaggi né le tante partite possono rappresentare un alibi, andremo lì per vincere come facciamo sempre». Il Barça, prima di optare per il pullman, aveva pensato di raggiungere Milano in treno ma a complicare le cose ci si è messo uno sciopero dei mezzi ferroviari in Francia.

FORMULA UNO – Anche la «grande famiglia» della Formula Uno, le squadre e i giornalisti al seguito, rischia di rimanere bloccata a tempo indeterminato in Cina dopo che quasi tutti i voli internazionali in partenza da Shangai nelle prossime 48 ore sono stati cancellati a causa dell’eruzione dell’Eyjafjallajoekull. Se gli americani puntano sull’ Australia e sul Giappone, i nordeuropei ripongono le loro speranze sugli aeroporti spagnoli e portoghesi, che finora non hanno chiuso del tutto i battenti. Simon, di un importante giornale britannico, ha prenotato per Lisbona e da lì, dice, «cercherò di arrivare a Londra in treno». Se per i giornalisti i problemi sono un viaggio scomodo e una lontananza dalle famiglie più lunga del previsto, le squadre cominciano a preoccuparsi per la prossima gara, il Gran Premio di Catalogna. Per una fortunata coincidenza dopo la gara in Cina è prevista una sosta più lunga del normale e sulla pista di Barcellona si correrà dal 7 al 9 maggio. Un tempo apparentemente lungo ma non sufficiente per le squadre che hanno pianificato importanti cambiamenti alle loro vetture in vista della gara di Barcellona. «Abbiamo tutta una serie di aggiornamenti da fare, e contavamo di essere pronti per Barcellona – ha dichiarato a Motosport il direttore della McLaren Martin Whitmarsh – e se non riusciamo a far partire in tempo il materiale la situazione potrebbe diventare un po’ caotica. Per quanto riguarda le persone, abbiamo già visto che in Formula Uno siamo pieni di risorse, e sono sicuro che tutti riusciranno ad arrivare a casa – anche se magari per una strada un po’ più tortuosa del solito».

GINNASTICA – Caos e niente viaggio anche per gli azzurri della ginnastica artistica, che non riescono a partire per Birmingham, dove sono in programma gli Europei. Con lo stesso problema sono alle prese i loro colleghi di mezzo continente, al punto che la manifestazione potrebbe slittare o perfino saltare. La Federginnastica starebbe pensando di far partire i suoi ragazzi in treno, via tunnel sotto la Manica, ma in quali condizioni arriverebbero Morandi e compagni? Grossi problemi per il team di fossa dell’Italia del tiro a volo che avrebbe dovuto partire per Pechino, dove è in calendario la seconda ‘tappà di Coppa del Mondo. Il ct Albano Pera e i suoi sono rimasti a terra, e se entro martedì non partono rimarranno a casa. Intanto sono andati in Umbria ad allenarsi, con conseguente aumento delle spese per le casse federali.

PUGILATO – Se la situazione delle partenze non si sblocca avranno grosse difficoltà anche i pugili italiani della Nazionale giovanile del ct Maurizio Stecca, che devono raggiungere Baku, capitale dell’Azerbaigian, per i Mondiali Youth, riservati ad atleti di 17 e 18 anni ed in programma dal 20 aprile al 2 maggio. Dovrebbero partecipare più di 500 pugili per la conquista del titolo e per l’ammissione alle Olimpiadi Giovanili in programma a Singapore in agosto, ma è probabile che le defezioni saranno molte.

Redazione online

La nube islandese avvolge anche lo sport Niente Motogp , Barça a Milano in busultima modifica: 2010-04-18T17:08:40+02:00da
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