Dopo l’allenamento È uscito da Appiano Gentile da un’uscita secondaria. Sembra insanabile la rottura tra l’attaccante e la società e Raiola butta sul tavolo l’ipotesi di andare in tribunale
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Dopo l’allenamento Balotelli esce dall’uscita secondaria della Pinetina ma due tifosi riescono lo stesso a contestarlo (Omega) |
MILANO – Via dall’Inter o causa per mobbing. Queste le ipotesi che Mario Balotelli avrebbe messo sul piatto della società. Prima l’agente Mino Raiola – spiega la Gazzetta dello Sport – ha chiesto che l’attaccante sia messo sul mercato a fine stagione, poi ha ricordato alcuni episodi: la catenina strappata da Mourinho, l’energico intervento di Materazzi dopo la partita con il Barcellona (secondo Raiola «lo ha preso a calci»). Poco prima il presidente Moratti aveva parlato senza mezzi termini di «suicidio pubblico». Una rottura che sarà difficile ricomporre.
MOBBING – Anche se una strada – quella della causa per mobbing – sembra tutta in salita, se non impossibile. Secondo l’avvocato Giulio Dini, esperto di diritto sportivo, non esistono i presupposti per una denuncia di questo genere, in particolare nel caso che la società abbia rispettato l’accordo collettivo che viene firmato dalle due parti e che prevede fedeltà reciproca. Inoltre, spiega Dini, «i comportamenti dei giocatori non devono recare pregiudizio all’immagine della società».
ALLENAMENTO – Quel che è certo è che la tensione si sente, eccome. Balotelli si è allenato regolarmente poi, un quarto d’ora dopo, ha lasciato Appiano Gentile. Lo stava facendo dall’ingresso principale ma, vedendo tifosi e telecamere attorno all’auto di Quaresma, ha fatto retromarcia con la sua fuoriserie nera ed è sfrecciato via da un’uscita secondaria del centro sportivo, dove comunque un paio di tifosi lo hanno contestato.
MANCINI – «Mi dispiace per Mario»: così Roberto Mancini ha commentato l’episodio che ha visto Balotelli protagonista in negativo al termine della semifinale di Champions League contro il Barcellona, quando il nerazzurro ha buttato a terra la maglia dell’Inter. «Non ho visto quello che è successo, ma ho letto i giornali – afferma il tecnico del Manchester City -. Mi dispiace perché Mario è un bravo ragazzo oltre a essere un grande talento. Certe cose però bisogna evitare di farle».
Redazione online
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