QUESTURA DI ROMA. Finita in carcere per cumulo di pene. È stata anche amante del capo della Magliana Enrico De Pedis
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Sabrina Minardi con la figlia in un fotogramma di «Chi l’ha visto?» |
ROMA – Sabrina Minardi, la «super-testimone» del rapimento di Emanuela Orlandi e amante del capo della banda della Magliana Enrico De Pedis, è stata arrestata martedì sera dalla squadra mobile della Questura di Roma in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per cumulo pene.
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La Minardi il giorno del matrimonio con Bruno Giordano (Ap) |
LA DONNA – Già moglie del calciatore Bruno Giordano, Sabrina Minardi era balzata agli onori della cronaca per il legame con uno dei boss della banda della Magliana, Renatino De Pedis, assassinato il 2 febbraio del 1990 in un agguato vicino Campo dè Fiori, ma, soprattutto, per le rivelazioni fatte in questi ultimi mesi sul caso di Emanuela Orlandi, la ragazza rapita a Roma il 22 giugno 1983 e mai più ritrovata. Il suo nome Minardi è legato alle indagini sul sequestro e grazie alle sue rivelazioni, gli inquirenti hanno identificato e iscritto nel registro degli indagati tre persone. Si tratta di Sergio Virtù, 49 anni, indicato dalla supertestimone come l’autista di fiducia di Renatino De Pedis, Angelo Cassani, 49 anni, detto «Ciletto» e Gianfranco Cerboni, 47 anni, detto «Giggetto». I tre avrebbero avuto un ruolo attivo nel rapimento della Orlandi. Minardi, ex compagna di De Pedis, era stata ascoltata in procura, per oltre due ore, il 18 marzo scorso. La donna ha effettuato, alla presenza del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e del pm Simona Maisto, un confronto con Assunta Costantini che secondo gli inquirenti era colei che gestiva le chiavi dell’appartamento di via Pignatelli, nel quartiere Monteverde di Roma, dove sarebbe stata tenuta segregata Orlandi secondo quanto affermato in passato da Sabrina Minardi.
RINVIATA A GIUDIZIO – Nel 1994 Sabrina Minardi venne rinviata a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’induzione e allo sfruttamento aggravato della prostituzione. Nel 2008 il nome della Minardi tornò alla ribalta delle cronache per una circostanza tragica: la figlia Valentina, avuta dal matrimonio con Giordano, insieme al fidanzato Stefano Lucidi, fu protagonista dell’incidente stradale in via Nomentana a Roma dove morirono i due fidanzati Alessio e Flaminia, fermi a chiacchierare a lato della strada su uno scooter.
Redazione online