Sulla tangenziale di benevento: Sul posto una scatola di fiammiferi. La mamma è stata estratta dalle lamiere in tempo, nulla da fare per la piccola. La donna di 33 è stata arrestata
L’auto incendiata (ph ilquaderno.it)
BENEVENTO – Un tentativo di suicidio di una donna nel Beneventano si è trasformato in un tragico rogo, costato la vita a una bimba di sette mesi. La donna, Daniela Liguori, di 33 anni, è stata arrestata in serata con l’accusa di omicidio volontario.
L’auto sulla quale viaggiava ha preso fuoco su un rettilineo, morta carbonizzata la piccola Ilaria. La donna si è salvata per miracolo, ma è ora agli arresti dopo un lungo interrogatorio da parte del personale della Squadra mobile nel reparto di psichiatria dell’ospedale «Rummo» di Benevento.
LA DINAMICA – Erano da poco passate le nove quando la Liguori alla guida della sua «Fiat Multipla» con a bordo la figlia Ilaria, percorrendo il rettilineo compreso tra la rotonda di Pentri e Pietrelcina, ha finito la sua corsa oltre la carreggiata, mentre le fiamme sviluppatesi all’interno della vettura avvolgevano la bimba senza darle scampo. Sul posto sono intervenuti, insieme a carabinieri e polizia anche vigili del fuoco e uomini del 118: solo grazie all’intervento immediato è stato possibile estrarre ancora in vita la madre dalle lamiere.
LE IPOTESI – È stata quasi subito scartata l’ipotesi di un incidente (il tratto è un lungo rettilineo con perfetta visibilità). Ha così preso corpo l’ipotesi terribile di un tentativo di suicidio, di un gesto disperato della mamma, finito nella maniera più tragica. La donna, infatti, potrebbe prima aver appiccato il fuoco alla Multipla finendo poi contro un albero. Uno scenario confermato più tardi dal padre della neonata, un ex parcheggiatore abusivo 46enne, che ha descritto agli inquirenti una situazione familiare difficile, dovuta principalmente ai problemi economici della coppia.
LA VERSIONE DEL PADRE – L’uomo ha raccontato agli investigatori di aver accompagnato insieme alla donna a scuola le altre figliolette di 9 anni, 7 e 6 anni. Il padre avrebbe portato le tre bimbe all’interno della scuola, mentre la madre restava in auto con la più piccola. Appena uscito dalla scuola, l’uomo, però, non avrebbe più trovato né l’auto, né moglie e figlia. In seguito, avvertito della tragedia, è stato colto da malore. Sul posto, a pochi metri dall’auto, sarebbe stata trovata anche una scatola di fiammiferi. Forse usati per dare fuoco alla vettura.
CONDIZIONI ECONOMICHE – Alla base del gesto della mamma molto probabilmente le precarie condizioni economiche che avrebbero determinato nella donna un grave stato depressivo. Il marito della Liguori, infatti, non lavora più e la coppia doveva ricorrere a parenti e amici per tirare avanti.
Redazione online