I governatori della Bce danno la loro benedizione al programma correttivo di Atene. I ministri della zona euro hanno convalidato il piano da 110 miliardi, coperto per un terzo anche dal Fmi
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, a Bruxelles per l’Eurogruppo, parla con il suo omologo tedesco Wolfgang Schauble (Ap) |
BRUXELLES – L’eurogruppo ha dato il via libera all’unanimità al piano da 110 miliardi per il sostegno all’economia greca, piegata dalla crisi. Un benestare arrivato a Bruxelles, dove erano riuniti i ministri dell’economia dei Paesi della zona euro, dopo che già la Commissione Ue e il consiglio dei governatori della Banca centrale europea avevano dato il proprio sostegno al programma di salvataggio, che avrà come contropartita un serio intervento di risanamento da parte del governo di Atene, che annuncia tre anni di austerity con riduzioni di stipendi e pensioni. A dare conferma dell’avallo al piano è stato il presidente dei ministri dell’eurozona, Jean-Claude Juncker, che ha confermato come il piano triennale ammonta a 110 miliardi di euro, di cui 80 miliardi da parte dei Paesi euro e il resto a carico del Fondo monetario internazionale. Per il 2010 gli aiuti ammonteranno a 45 miliardi di euro, di cui 30 della Ue. La somma più elevata sarà quella della Germania, con un prestito di 8,4 miliardi, mentre l’Italia stanzierà fino a 5,5 miliardi. In serata arriva anche il via libera del direttore generale Dominique Strauss-Kahn: in settimana verrà approvato il presito di 30 miliardi da parte del Fondo Monetario.
Il presidente della Bce, Jean Claude Trichet; il ministro delle Finanze greco, George Papakonstantinou; il belga Jean-Claude Juncker; e il commissario agli Affari economici Ue, Olli Rehn (Ansa) |
IL VERTICE STRAORDINARIO – Il parere positivo della Commissione e della Bce erano due precondizioni necessarie, insieme all’approvazione del piano di austerità di Atene, affinché l’eurogruppo potesse dare a sua volta la propria «convalida», secondo un termine inusuale nel gergo comunitario. «Convalidare» non significa approvare con effetto immediato, ma piuttosto dare il via libera per l’ultima approvazione, quella definitiva, che verrà sempre dall’eurogruppo, ma riunito al livello dei capi di Stato e di governo, e all’unanimità, venerdì 7 maggio. Il presidente «stabile» del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, ha già convocato ufficialmente i capi di Stato e di governo per venerdì , ma la decisione sull’attivazione del meccanismo di assistenza finanziaria alla Grecia è stata presa oggi e non sarà rimessa in discussione dal summit. La decisione di oggi, sarà seguita dal completamento delle procedure di approvazione nazionale (alcune secondo iter parlamentari) dei prestiti bilaterali che ogni Paese si è impegnato a mettere a disposizione. Particolarmente importante sarà l’approvazione del parlamento tedesco, che dovrebbe essere completata entro lo stesso venerdì 7 maggio. Il cancelliere Angela Merkel si è impegnata a presentare la proposta al governo domani. Immediatamente dopo l’approvazione unanime del summit dell’eurozona, i finanziamenti saranno erogati dai Paesi membri, raccolti dalla Commissione europea e pagati alla Grecia dalla Bce, insieme ai fondi dell’Fmi.
«PAGHEREMO FINO ALL’ULTIMO EURO» – La Grecia, al termine della riunione, ha fatto sapere per bocca del proprio ministro delle Finanze, George Papacostantinou, di non sentirsi «sotto tutela» degli altri Stati dell’eurozona. «Siamo invece – ha detto – un Paese che si assume le sue responsabilità. E rimborseremo tutto, fino all’ultimo euro». Il commissario degli affari economici della Ue, Olli Rehn, ha invece sottolineato che «il programma adottato dalla Grecia è un sforzo necessario e senza precedenti, così come il sostegno finanziario ad Atene». Rehn ha aggiunto che i cittadini devono essere pronti «a fare sacrifici per diversi anni, perchè la crisi non si chiude dall’oggi al domani». Ma, ha concluso, «la Grecia ce la farà a superare questo momento».
IL SI’ DELLA BCE – Il consiglio dei governatori della Banca centrale europea, dal canto suo, aveva fatto sapere con una nota di salutare «con favore» «il programma correttivo economico e finanziario che è stato approvato oggi dal governo greco in seguito alla conclusione positiva dei negoziati con la Commissione europea, insieme alla Bce e al Fondo monetario internazionale». Secondo i banchieri, «le ambiziose correzioni di bilancio e le riforme strutturali complessive previste dal programma sono adeguate al raggiungimento, a termine, degli obiettivi di stabilizzazione della situazione economica e di bilancio». Che in sede europea si guardi al piano greco e al conseguente aiuto dell’Europa come ad un intervento cruciale per l’economia dell’intero continente lo aveva spiegato anche il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, secondo cui l’assistenza alla Grecia è fondamentale per garantire la stabilità dell’intera zona euro.
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