L’inchiesta – Alcune compravendite di case passavano da «Propaganda fide». Gli incontri di Anemone con monsignor Camaldo. E Don Evaldo rivela: altri sacerdoti sapevano dei soldi
Ratzinger con mons. Camaldo |
Appartamenti trasformati in dimore di lusso grazie alle ristrutturazioni compiute dalle imprese di Diego Anemone. A beneficiarne erano «politici e prelati», così come ha raccontato Laid Ben Hidri Fathi, l’autista di Angelo Balducci, che del costruttore era diventato collaboratore. Di fronte ai magistrati di Perugia l’uomo ha cominciato a fornire dettagli e identità.
E ha svelato: «Ero io ad accompagnare Diego agli incontri con queste persone. Ricordo in particolare che era in rapporti con monsignor Francesco Camaldo». Si tratta del cerimoniere del Papa, per quindici anni segretario particolare del vicario di Roma cardinal Ugo Poletti. I legami con il Vaticano sono uno dei filoni principali dell’indagine sugli appalti dei Grandi eventi, soprattutto dopo la scoperta che una delle «casseforti» dell’imprenditore era gestita da don Evaldo Biasini, 83 anni. Ma anche perché alcune compravendite di case passavano proprio da enti religiosi come «Propaganda Fide», di cui Balducci era consigliere. Dimore che sarebbero state acquistate seguendo la procedura già scoperta nel caso del ministro Claudio Scajola. L’attenzione della Guardia di finanza si concentra su 15 operazioni sospette: trasferimenti di denaro dai conti di Anemone a quelli dei suoi prestanome— in particolare il geometra Zampolini e la segretaria Alida Lucci—e poi trasformati in assegni circolari da versare al momento del rogito.
Gli incontri
Il testimone—che aveva ricevuto il compito di gestire una serie di conti correnti di Anemone e per questo aveva ottenuto anche la delega ai prelevamenti per contanti—non fornisce dettagli sui contenuti dei colloqui. Ma è preciso nel riferire in quali occasioni portò Anemone da monsignor Camaldo. Sinora l’inchiesta aveva fatto emergere una buona conoscenza tra il prelato e Balducci. Tanto che quando il provveditore è stato arrestato, monsignor Camaldo ha commentato: «Sono molto addolorato, è una persona di assoluta limpidezza morale, conosciuta e stimata in Vaticano da tanti anni, sono certo che dimostrerà la sua completa estraneità alle accuse». Adesso si intravede una rete più ampia. Anche perché nel 2008 lo stesso prelato finì nell’inchiesta avviata dal pm Henry John Woodcock su Vittorio Emanuele di Savoia, sospettato di complicità con alcuni faccendieri inseriti nella massoneria. Per quale motivo incontrava Anemone? Tra gli interessi comuni c’erano soltanto acquisiti e ristrutturazioni di appartamenti, come racconta Hidri Fathi? È presumibile che monsignor Camaldo venga ascoltato dai magistrati di Perugia quando saranno terminati gli accertamenti sulle 15 operazioni sospette emerse nell’indagine.
Rogiti e assegni
Nell’elenco delle persone da interrogare c’è anche il notaio Gianluca Napoleone che ha stipulato tutti i rogiti delle operazioni immobiliari gestite dall’architetto Angelo Zampolini. E sono proprio quelle «anomale» movimentazioni di denaro scoperte sui suoi conti presso la Deutsche Bank e su quelli della Lucci a celare — secondo i pubblici ministeri Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi— l’acquisto di case che Anemone avrebbe poi intestato ai politici, ai funzionari statali e a quei religiosi che lo avrebbero agevolato nella concessione degli appalti pubblici, ma anche nei lavori di ristrutturazione di interi stabili. Per questo, oltre alle verifiche effettuate presso istituti di credito e banche dati finanziarie, l’interesse degli investigatori si concentra sulle mappe catastali per rintracciare eventuali cambi di destinazione d’uso e verificare i proprietari degli appartamenti che spesso risultano intestati a società.
I sacerdoti
In questo vorticoso giro di case si inseriscono gli affari gestiti da Balducci e Anemone attraverso «Propaganda Fide» e soprattutto la Congregazione del preziosissimo sangue di cui era economo don Evaldo Biasini, che nella sua cassaforte conservava contanti messi a disposizione del costruttore in caso di emergenza. Il sacerdote, missionario in Africa, ha poi raccontato di aver messo a disposizione del costruttore i conti dell’Ente, di fatto utilizzati per depositare assegni e prelevare contanti.
Leggendo il verbale della perquisizione nella sede dell’Istituto dai Ros, si scopre che oltre a don Evaldo altri preti erano a conoscenza delle strane movimentazioni effettuate per favorire il costruttore. Afferma il sacerdote: «Sui depositi della Congregazione, intestati a me perché rivesto la carica di economo, sono autorizzati ad operare don Giuseppe Montenegro quale rappresentante legale e don Nicola Giampaolo, direttore di Primavera missionaria che ha sede ad Albano Laziale» cioè dove si trova anche la Congregazione.
Fiorenza Sarzanini
CENTRO STUDI TEOLOGICI
DIOCESI DI MONZA- MILANO E LOMBARDIA
Chiesa + Antica Cattolica + e Apostolica
MESSAGGIO DI FINE ANNO 2007
COMUNICATO STAMPA
milano, 29 Dicembre 2007 –
LA CHIESA CATTOLICA VA VERSO IL FALLIMENTO TOTALE ?
CURARE I GAY : UN ASSURDO PROGETTO DEI TRADIZIONALISTI CATTOLICI SENZA SENSO –
DIO NON E’ IL GUARDIANO FEROCE DELLE SESSUALITA’ UMANE!
MISCHIARE SCIENZA E MORALE CATTOLICA PORTA SOLTANTO A RISULTATI NEFASTI
L’OPUS DEI E IL VATICANO ORMAI INSEGUONO I FANTASMI (come accadeva dai tempi di Galileo Galilei)
UNA CHIESA DEL PASSATO CHE VUOL DETTARE IL FUTURO?
LA CHIESA CATTOLICA E’ ENTRATA IN UNA CRISI EPOCALE: DISERTATA DA TANTI CREDENTI, LE CHIESE SONO VUOTE, CROLLO PROGRESSIVO DI VOCAZIONI A LIVELLO MONDIALE, MONOPOLIZZATA DA GRUPPI INTEGRALISTI DI PRESSIONE, UN CLERO STANCO E SFIDUCIATO
ULTIME VICENDE EMBLEMATICHE DEL CLIMA ATTUALE DI DECADENZA:
La senatrice Paola Binetti e l’Opus Dei di cui è parte sono segni dei tempi di questa Chiesa: la senatrice infatti
insegue un ragionameno che ripugna al sentimento cristiano : è una morale d’accatto quella che si occupa prevalentemente delle questioni sessuali delle persone.
Dio non è il guardiano delle sessualità umane, occhiuto e repressivo, e mettere al centro il sesso delle persone invece che la grazia che pervade la vita dei credenti in Cristo, attraverso la sua grande misericordia, è pure un atteggiamento blasfemo e contrario allo spirito del Vangelo stesso!
Il problema non è che esista questa “ideologia binettiana”, che ancora vuol curare i gay e le lesbiche.
Il Problema è che in un partito come il PD (Partito Democratico) questa donna possa farla da padrone: è Lei che tiene in scacco tutto un partito.
E il problema più grave ancora è che le idee della Binetti sono le stesse idee del Papa, e anche dell’Opus Dei, di cui la senatrice è numeraria, la stessa Opus Dei che è come una “chiesa nella Chiesa”… e che ha giocato un ruolo decisivo nell’elezione sia di Giovanni Paolo II che di Benedetto XVI.
Ormai la Chiesa cattolica romana è in mano ad un gruppo potente di pressione, pressochè occulto, che agisce come una sorta di “Massoneria cattolica”, che si fa’ beffe della autentica tradizione della Chiesa, del suo mandato apostolico che non può finire in mani estranee, di gruppi para-ecclesiali eteropilotati, che misconoscono l’autorità piena apostolica dei Vescovi, che viene invece conculcata dalla Curia papale, sostenuta da questi cattolici ante litteram, tradizionalisti e non autenticamente tradizionali (secondo la vera Traditio Ecclesiae che è una realtà viva in divenire, evolutiva, dinamica e non è idolatria dell’identico, fossilizzato… in odore di morte e di putrefazione).
La Dottrina cattolica, dopo secoli di papismo esasperato, è divenuta soltanto un codice di divieti e proibizioni ed anche di apodittiche e perentorie prescrizioni.
Il respiro liberante del Vangelo non pervade più niente, nè dentro nè fuori la Chiesa.
La Chiesa cattolica è divenuta come una caserma militare dove si impartiscono ordini e si ubbidisce in silenzio: questo il risultato degli ultimi due pontificati, dopo il declino di quello montiniano alla fine degli anni ’70.
In trenta anni di questo regime papale non c’è più una voce discorde, nè libera nè vivace, nè creatività e originalità: il
pensiero unico papale ha sopraffatto tutto, come la Riforma di Gregorio VII nell’anno Mille aveva a suo tempo soffocato ogni rito e liturgia che non fosse romana e papale.
Le vocazioni femminili e maschili subiscono un crollo irreversible ed epocale…
I Parroci devono ormai occuparsi di tre o quattro Parrocchie insieme per mancanza di preti (in Francia un Parroco guida fino a 12 Parrocchie)….
Tutte le Associazioni ecclesiali e laicali, le realtà culturali più vive e più intelligenti hanno abbandonato la Chiesa: sono rimaste soltanto l’Opus Dei e Comunione e Liberazione a gestire il neo-integralismo cattolico, anticonciliare, asservito ad una gerontocrazia e gerarchia presuntuosa, autoreferente, sorda ad ogni istanza di rinnovamento e cambiamento, piena di se stessa, acciecata di fondamentalismo e moralismo neppure cristiano, ma soltanto cattolico romano (i due termini sono divenuti antitetici), una gerarchia in ultima analisi persino a-morale considerando in quali scandali epocali essa ha trascinato tutta la Chiesa in varie parti del mondo.
Il cardinale Carlo Maria Martini, gesuita che non amava l’Opus Dei, diceva anni fa’ che ” l’omosessualità è l’ultima unghia incarnita della Chiesa, che ha un corpo abbastanza sano…” (cioè indicava che era ancora un problema tabù per la Chiesa attuale…)
Purtroppo il Cardinal Martini non si è accorto che la cancrena del piede adesso è salita ormai ai vertici dell’istituzione ecclesiastica e rischia di infettare tutto il corpo ecclesiale…
Questa situazione attuale a monte origina da una ragione storica molto gravida di conseguenze:
la deviazione dalla vera cattolicità della Chiesa, che data almeno dal 1054, formalmente, cioè dallo Scisma tra Oriente e Occidente, e tocca il suo culmine con il Concilio Vaticano I e con Pio IX, e la conseguente assurdità della proclamazione della infallibilità papale e della giurisdizione universale , dell’autoproclamatosi nei secoli successivi, Sommo Pontefice (titolo massimo dell’imperatore pagano) viene perpetuata a volta a volta, in epoche nuove, da indottrinati fanatici papisti, come in questo caso dall’Opus Dei, che tra l’altro mischia fede, Dio, affari, soldi e potere.
Un gruppo abbastanza oscuro dentro la Chiesa che non risponde ai criteri di trasparenza, di povertà di mezzi evangelici, di umiltà di azione e di fedeltà non alle proprie ideologie ma al vero magistero dei Vescovi in armonia con il Vangelo di Cristo.
Usano il potere del Papa (cioè il Vescovo di Roma, niente di più di un Vescovo insignito di un titolo di onore quale “Primus inter pares” come indicato dalle Chiese d’Oriente ) per conculcare il libero esercizio del magistero dei Vescovi e soffocare il rapporto virtuoso tra popolo di Dio, comunità orante, e i pastori locali e i rispettivi Sinodi particolari o nazionali.
Con l’idea peregrina di un “magistero petrino” (mai esistito nella concezione autentica cattolica) vogliono zittire ed emarginare ogni autentica voce dell’episcopato, che non sia impastata di interessi diplomatici e politico- economici, spesso contrari allo spirito evangelico, e che stanno invece a cuore allo Stato Vaticano.
Predicare il Vangelo ovunque e mantenere interessi di bottega politico – economica, come fa’ il Vaticano, diventa un’impresa impossibile: meglio governare l’esistente e rinunciare all’utopia evangelica del Regno dei Cieli
(Le Beatitudini) .
La battaglia senza sosta contro gli omosessuali poi è una “sporca” guerra verso i deboli, in genere emarginati dalla società dei benpensanti e dei moralisti, verso persone cioè che sono prese di mira perchè ideologicamente non servono ad un progetto politico- religioso, che il papato ha lanciato su larga scala, ma che soltanto in Italia riesce ad avere un qualche fiacco successo, dato che in tutta l’Europa non attecchisce nè attecchirà mai: il modello matrimonialista indissolubile e assoluto (altra imposizione mai esistita nell’autentica cattolicità, introdotta in epoca tardo rinascimentale, estranea alla tradizione orientale e alle stesse Chiese della Riforma).
Non si predica neppure più la grazia di Dio Padre in Cristo Gesù che salva, attraverso l’opera dello Spirito Santo, nè il suo amore incondizionato di redenzione, bensì il modello familista eterosessista, cattolico a tutto tondo, come fosse un abito unico da indossare, che vada bene per tutte le misure…
Sono le persone tutte uguali, che la pensano tutte allo stesso modo ( e che guardando i “diversi” dicono : “chi sono quelli là? …. chi li ha autorizzati ad esistere così diversamente da noi ?… che siamo gli unici, i veri, i buoni, i soli?” )quelle che i vertici della Chiesa cattolica vogliono e che il Papa tedesco ama?
Un pensiero unico che ripugnerebbe a Cristo, che era un uomo così contro-corrente rispetto alla religione e morale farisaica del suo tempo…
Ecco quali frutti ha portato l’educazione cattolica e fascista insieme (l’opposto del Vangelo!) inculcata nei Seminari ai giovani e ai preti e di cui il Papa tedesco è un po’ la sintesi più alta e sublime: non una mossa fuori posto, non un sentimento che sfugga, corpo e spirito ingessati dentro una religione assicurante, fatta per sopire ogni dubbio e ogni slancio, preferibilmente ostile verso il resto del mondo, tutto è sotto controllo, anche il cuore e le passioni, come in un regime totale.
Guarire i gay, persone che amano come tutti e come tutte (al contrario di molti tra preti e suore che spesso non amano nessuno, nonostante le parole amore e carità di cui si riempiono la bocca e le orecchie) oggi è una pura follia : adesso, negli ambienti clericali e vaticani, hanno pure messo in giro la fandonia che le lobby gay avrebbero manipolato la scienza, facendo togliere l’omosessualità dall’elenco nosologico (delle patologie sessuali e della personalità ), allo stesso modo in cui negli anni trenta si diceva delle lobby ebraiche che detenevano il potere economico in Europa….
Si ripete una vecchia antica persecuzione delle minoranze.
Dio questa volta ha il volto feroce del guardiano, non più della purezza della razza, bensì della purezza della sessualità!… (eterosessuale e monogama, fondata sul matrimonio)
Ormai la Chiesa cattolica vive con dentro una metastasi di gruppi tradizionalisti, ignoranti di tutta la dinamica teologica del dopo Concilio Vaticano II, che l’attuale pontefice invece sosteneva ai tempi della sua gioventù e quando partecipò all’assise conciliare.
Nell’ignoranza storica della ecclesiologia autentica si sono inserite idolatrie papiste e vaticaniste.
Tutto ciò ha creato una confusione deleteria nei Vescovi e nel clero, e un allontanamento pressochè progressivo di molti credenti dalla Chiesa.
I Vescovi sono muti e non esercitano più la loro libertà di insegnamento: il munus docendi per il quale sono stati ordinati.
Siamo in una situazione stagnante: tutta la Comunità ecclesiale è come avvolta in un torpore di sonno.
La modernità incalza e la Chiesa sa soltanto ritrarsi nei suoi no, e nei suoi dogmi assolutistici in cui più nemmeno essa stessa veramente crede!
La senatrice Binetti non è che l’ultimo epigono di questa disastrosa storia del cattolicesimo chiuso ad ogni istanza di cambiamento e di rinnovamento, e che non sa stare al passo con i tempi e con la modernità: una realtà ricca di positività e progresso, di diritti e di conquiste sociali, niente affatto negativa, come viene dipinta dal loro nostalgico oscurantismo.
Nel Gabinetto medico della Signora Binetti – dove i gay vengono sottoposti a cure psichiatriche coatte – i gay proprio non vogliono entrarci, e fanno bene!
IL COMITATO DIRETTIVO dei
TEOLOGI DEL CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO
+ Mons. Giovanni Climaco Mapelli
Vescovo e Presidente
CENTRO ECUMENICO
tel 339.5280021
02.95310741 fax
http://www.centrostuditeologici.too.it
* Chiesa di tradizione e successione apostolica autentica risalente all’Apostolo San Pietro nel 35 d.C. ad Antiochia
non dipendente dal Vaticano e dal Papa
( denominata ANTICA CATTOLICA ED APOSTOLICA DEL PRIMO MILLENNIO )
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L’uomo delle Grandi Opere si prodigava per mille, minuscoli servigi. Sapeva curare i dettagli. E con ogni minimo dettaglio riusciva a tessere la rete del suo sistema: quello che un giorno l’avrebbe portato ai grandi appalti e alle grandi opere. Diego Anemone, per anni, è stato l’imprenditore dei desideri. “Sono atterrato in questo istante dagli Stati Uniti. Se oggi pomeriggio, se Francesca potesse…io verrei volentieri…una ripassata”. Siamo a novembre 2008: da un lato della cornetta c’è Guido Bertolaso, dall’altro il factotum di Anemone, e la “ripassata” s’organizza in un batter d’occhio. Trattasi di massaggi, si dirà dopo, ma il punto è che il capo della Protezione civile ha un desiderio. E Anemone lo soddisfa. Un minuscolo servigio, appunto, ma Bertolaso lo chiede proprio ad Anemone: all’imprenditore che tanti appalti, dalla Protezione civile, riesce a ottenere.
C’è da sistemare lo sciacquone a Montepulciano , nella villa di Lorenzo Balducci. “La cassetta perde acqua”, dice Rosanna Thau, moglie di Balducci. E lui: “Faccio venire Luigi”. Un altro, minuscolo servigio. Però Balducci è l’ex “soggetto attuatore” per il G8 alla Maddalena. È l’ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. E soprattutto, è un vecchio amico. Un uomo che conosce bene il “sistema gelatinoso”. Un sistema che, di dettaglio in dettaglio, tocca i servizi segreti, approda nelle stanze dei ministeri, usa preti come casseforti, mette in moto soldi contanti, che poi si trasformano in assegni, che poi servono a pagare le case di ex ministri , come Claudio Scajola, e di personaggi apicali dei servizi segreti, come il generale Pittorru della GdF.
Anemone nega. Ma questa è la ricostruzione dell’accusa. E i fatti vanno ricostruiti almeno a partire dal biennio 2002-2003.
Generali, case e assegni
È in quel momento che gli Anemone s’occupano della sede del Sisde, a Roma, in via Zama. C’è un intervallo temporale da chiarire: Scajola è a cavallo con le sue dimissioni da ministro dell’Interno. Pittorru è nei servizi segreti. Entrambi poi acquisteranno, a prezzi stracciati, degli appartamenti. In entrambi le vicende spunta un amico di Anemone, l’architetto Angelo Zampolini, con un mazzetto d’assegni tra le mani. Uno dei due – per ipotesi – potrebbe aver aiutato Anemone a ottenere il “nulla osta sicurezza”: il passaporto per ogni appalto secretato. Scorriamo ancora date ed eventi.
Passiamo al biennio 2004-2006. Pietro Lunardi è ministro per le Infrastrutture. Il suo dicastero risulta committente di parecchi lavori per la società Medea. Secondo un teste tunisino, Hidri Fathi Ben Laid, “di fatto” era una “società di Anemone e Balducci”. La Medea – tra il 2003 e il 2006 – lavora per la caserma romana dei Corazzieri di via XX settembre, per il comando generale dell’Arma dei Carabinieri, per il comando generale della Finanza, per la Farnesina. Il committente: sempre il ministero delle Infrastrutture, retto da Lunardi che, di lì a poco, spingerà Balducci su un’importante poltrona: quella di presidente del Consiglio dei Lavori pubblici. Un ottimo investimento, per l’amico Anemone, che a quanto pare ne è pure “socio di fatto”. Restiamo al 2004: la famiglia Lunardi acquista un palazzotto nel cuore di Roma, in via dei Prefetti, a cinquanta metri dalla Camera dei Deputati. Costo: 3 milioni di euro. 600 mila pagati in contanti. Il resto con un mutuo. Venditore: Propaganda Fide, una delle nove curie romane, diretta all’epoca da Crescenzio Sepe. Un uomo molto vicino a Balducci che, da sempre, è ben introdotto negli ambienti del Vaticano.
E poi la Rai, l’Unità d’Italia…
Gli anni passano, i governi cambiano, la Medea perde gran parte dei lavori, ma non c’è problema: Balducci è sempre più nell’orbita della Protezione civile. Che si avvale, come soggetto attuatore, anche di Fabio De Santis. I servigi si moltiplicano. Agosto, ottobre e novembre 2008: Simone Rossetti, factotum di Anemone, organizza a Venezia, per De Santis e il funzionario Mauro Della Giovampaola, gli incontri con una prostituta. Anemone non disdegna d’accontentare i vertici della Rai. Luglio 2009: assume Anthony Smith, su richiesta di Balducci, al quale è stato segnalato da Mauro Masi, direttore generale della Rai. Anemone impiega e stipendia due custodi rumeni nella villa di Balducci a Montepulciano Paga l’arredamento per l’abitazione del figlio, Filippo Balducci, gli ristruttura un appartamento e gli paga una Bmw da 71 mila euro. Passa un mese e fornisce anche i mobili per la villa di De Santis.
Piccole cricche crescono
Piccoli servigi per grandi eventi. Scrive il gip di Firenze: “Questo gruppo di imprenditori (…) può godere di rapporti privilegiati con i predetti funzionari ministeriali, con riferimento ai lavori finanziati nell’ambito dei Grandi Eventi, la cui gestione è stata affidata ai funzionari del dipartimento diretto da Angelo Balducci fino al 10 ottobre 2008 e, di fatto, ancora controllato da questi come presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici”. Balducci, il vecchio amico di sempre, il “socio di fatto” della Medea che faceva affari con il ministero di Lunardi. La “cricca” è cresciuta. Il “nos” è acquisito da anni. Gli affari si fanno sempre più ghiotti. Il sistema è sempre più gelatinoso. Celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia: girano appalti per 700 milioni di euro. Anemone se ne aggiudica uno da 23 milioni di euro. C’è il G8 a La Maddalena: le imprese di Anemone s’aggiudicano un appalto da 58 milioni. Appalti delicati. Coperti dal segreto. Ma i segreti di Anemone, e della sua cricca, vengono violati dalla magistratura: si scopre il sistema. Attraverso Achille Toro, procuratore aggiunto di Roma, la “cricca” avrebbe cercato di saperne di più. I pm se ne accorgono: Toro viene accusato di rivelazione del segreto istruttorio. Di lì a poco Toro si dimette. Poi si dimette Scajola. Servigio dopo servigio, inizia il declino. Sulla cricca di Anemone i segreti sono sempre meno.
Da il Fatto Quotidiano del 7 maggio
Questo post è stato pubblicato il 7 maggio 2010 a 9:49 pm ed è archiviato in politica.
CENTRO STUDI TEOLOGICI
NOTA ALLA STAMPA
Milano, 30 Luglio 2010 – LA VERGOGNA POLITICA SI E’ COMPIUTA SOTTO I NOSTRI OCCHI : CHI DENUNCIA LE MALEFATTE
DELLA COMPAGINE GOVERNATIVA VIENE DEFERITO AI “PROBI-VIRI” (chissà di quale ” probità ” si tratta?) – OGGI CI E’ FIN TROPPO CHIARO QUAL E’ IL SENSO DELLA DEMOCRAZIA PER SILVIO BERLUSCONI : IMPEDIRE OGNI CRITICA ALLA SUA PROTERVIA E AL SUO STRAPOTERE – IMPEDIRE ALLA MAGISTRATURA DI FARE IL SUO DOVERE NEL PERSEGUIRE I REATI – L’ASSOLUTISMO IMPERIALE DEL PREMIER TRAVALICA DA OGNI PARTE – PERSINO LA CHIESA DEL VATICANO E DELLA CEI E’ DIVENTATA AFONA, DOPO CHE UNA RIVISTA DI PROPRIETA’ FAMILIARE DEL PRINCIPE DI ARCORE HA PUBBLICATO A MO’ DI RAPPRESAGLIA UN SERVIZIO SUI PRETI GAY E LA LORO DOPPIA VITA.
IN ITALIA ORMAI SI GOVERNA CONTRO I MAGISTRATI E CONTRO L’AFFERMAZIONE DELLA LEGALITA’ E DELLA GIUSTIZIA, IMPASTOIATI DENTRO A CRICCHE E COSCHE VARIE, E CON LE MINACCE E LE INTIMIDAZIONI DI DOSSIER SEGRETI: IN PURO STILE PIDUISTA O P3,
MENTRE LE TELEVISIONI E I ROTOCALCHI VARI CHE FANNO CAPO AL REGNANTE PRESIDENTE RIMBAMBISCONO IL “POPOLO” (nome che piace tanto alla Lega e a questa destra ) NEL PIU’ BECERO STILE POPULISTA CHE SI RICORDI DAI TEMPI DEL DUCE
A GIANFRANCO FINI TUTTA LA SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO, PERCHE’ E’ UNO DEI POCHI POLITICI CHE, AGLI INTERESSI MESCHINI DI BOTTEGA, HA SAPUTO ANTEPORRE IL RISPETTO DELLA LEGALITA’ E DELLE ISTITUZIONI, SECONDO UNO STILE EUROPEO E MODERNO
DI DEMOCRAZIA.
Dopo gli scandali sessuali ecco arrivare quelli delle cricche e delle congreghe in stile P3: chi li ha denunciati, dopo l’intervento della Magistratura inquirente viene deferito dal PDL di Berlusconi ai cosiddetti “probi- viri” che ovviamente non avranno nessun carisma di “probità” dato che condanneranno chi denuncia le malefatte e non chi le compie!
Gianfranco Fini viene costretto ad uscire da un Partito, in cui il senso della democrazia vera e il rispetto per la libertà di parola non esiste, a meno che si tratti della libertà di parola del solo Premier e dei suoi quattro o cinque cortigiani di corte che si affacciano spesso dai video delle nostre domestiche televisioni per imbonirci.
La Chiesa del Vaticano è diventata l’ombra di se stessa, priva di parola e di voce per denunziare alcunchè in un deserto desolante e generale della vita pubblica e nella messa alla berlina di ogni senso dell’etica e della morale, nel mercimonio di ogni cosa, anche la più sacra e intangibile, nell’acquiescenza ad ogni corruttela e corruzione, nell’ignoranza più crassa e nell’ignavia totale.
Chi si fa’ paladino della privacy delle persone contro le intercettazioni non esita ad usare i giornali e le riviste di famiglia per imbastire e costruire ad arte delle campagne diffamatorie, non ultima quella inscenata da Panorama sui preti gay, arrivando ad usare i giornalisti come infiltrati dentro la Chiesa, carpendo la buona fede stessa delle persone (istigando e favorendo i comportamenti stessi da registrare poi per realizzare lo scopo ) e violando non soltanto il codice deontologico ma anche quello civile e penale…
L’Italia viene governata ormai con due strumenti anti- costituzionali: il populismo e il terrore di dossier segreti costruiti con le complicità di spezzoni deviati e devianti di apparati dello Stato, rispetto ai compiti loro affidati dalle leggi.
Chi governa crede in cuor suo di poter disporre di tutto e di tutti: sia con il potere politico, sia con quello economico per finire con quello dell’informazione.
Chi non si adatta e si inchina viene di volta in volta intimidito e destituito.
Il degrado universale, sia culturale che politico, cui è stato portato l’intero Paese nell’ultimo decennio è ormai sotto gli occhi di tutti!
Confidiamo e speriamo che l’uscita del Presidente della Camera Gianfranco Fini da questa triste compagine di governo, dopo mesi di estenuante battaglia per riportare in Italia un po’ di senso delle istituzioni e di democrazia europea, non sia vano ma porti frutti di legalità ed onestà di cui tutti abbiamo urgente bisogno.
Chi invece persevera nella tracotanza e la protervia troverà quel destino finale che fu riservato al ricco Epulone e di cui parla il Vangelo.
“Stolto, questa stessa notte ti sarà richiesta la tua anima!… A Che vale all’uomo guadagnare il mondo intero lucrando, se poi perde la sua stessa anima! …. ” (Gesù Cristo).
I TEOLOGI del CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO
+ Mons. Giovanni Climaco MAPELLI
Arcivescovo e Presidente
CHIESA CRISTIANA ANTICA CATTOLICA e APOSTOLICA in ITALIA
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