Allo studio il meccanismo per mettere in sicurezza la moneta unica e gli stati. Conference call dei capi delle banche centrali con Trichet, domani tocca a Commissione Ue ed Ecofin
Barack Obama (Afp) |
«Sono molto preoccupato di ciò che sta avvenendo in Europa, ma stabilizzare l’Unione Europa sarà una cosa ottima anche per gli Stati Uniti» ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama che mette tutto il suo peso politico per appoggiare l’Unione Europea nei suoi tentativi di difesa dell’euro, sottoposto agli attacchi della speculazione finanziaria. «I problemi della Grecia dimostrano che tutti i Paesi sono interconnessi e per questo motivo la cornice del G20 è così importante» sottolinea ancora Obama.
LE MOSSE DELL’EUROPA – Domenica in ogni caso sarà il giorno della verità per il futuro dell’euro. Ma all’indomani della drammatica riunione dei leader europei sulla crisi greca poi trasformatasi in una vera e propria crisi di sfiducia verso la moneta unica, l’attività nelle capitali europee e non solo è frenetica. Il primo importante passo è stato la conference call di sabato dei governatori delle banche centrali dell’eurozona con il presidente della Bce Trichet. Una videoconferenza che diventerà probabilmente un vero e proprio vertice nella giornata di domani a Francoforte o a Basilea dove peraltro era già previsto un incontro a livello G10 nella giornata di lunedì. Lo scopo è di mettere a punto il meccanismo tecnico per realizzare la «messa in sicurezza» della moneta unica e dei Paesi che potrebbero essere oggetto di attacco della speculazione finanziaria. Ma quella dei governatori dell’Eurozona è solo una delle mosse messe a punto dal vertice europeo di venerdì. Il presidente dell’esecutivo comunitario Josè Manuel Barroso ha infatti convocato per domenica alle 13 a Bruxelles tutti i commissari per dare seguito alle decisioni prese dal vertice straordinario dell’Eurogruppo per fare fronte alla crisi. La Commissione dovrà tra l’altro varare il piano salva-Stati che sarà poi discusso, nel pomeriggio, dai ministri delle Finanze dei 27.
MECCANISMO DI STABILIZZAZIONE – La Commissione, secondo quando indicato nella dichiarazione congiunta dei leader dei 16 Paesi dell’Eurozona, in considerazione delle attuali «circostanze eccezionali» deve predisporre un meccanismo di stabilizzazione che sia in grado di assicurare la solidità e l’integrità finanziaria di Eurolandia e mettere al riparo la moneta unica da attacchi speculativi. Questo meccanismo, in base alle indicazioni finora raccolte, dovrebbe prevedere anche un fondo di pronto intervento – che potrebbe avere una dotazione iniziale di circa 70 miliardi di euro – a cui ricorrere per aiutare i Paesi in difficoltà, evitando così che la crisi partita della Grecia si estenda ad altri, in primo luogo Portogallo e Spagna, poi forse, anche all’Italia. I dettagli del meccanismo saranno elaborati nelle prossime ore da Bruxelles e dovrebbero dare la possibilità alla Commissione di raccogliere finanziamenti sui mercati destinati ad alimentare il fondo salva-Paesi. Anche la Bce sarà chiamata a fare la sua parte anche attraverso l’acquisto di titoli del debito pubblico dei Paesi in crisi. Si parla in pratica di varare un meccanismo simile a quello degli eurobond, con la commissione europea che presterebbe denaro (preso dall’apposito fondo in via di costituzione) ai paesi in difficoltà dietro garanzia di titoli emessi dagli stessi.
MERKEL – «La situazione è seria», ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel ai giornalisti a Berlino dopo aver incontrato il primo ministro canadese Stephen Harper. «Se guardate agli spread di venerdì o giovedì, vedrete che stiamo affrontando uno sviluppo che non è positivo in diversi Paesi, non in uno solo», ha aggiunto. Il cancelliere tedesco ha detto che i leader della zona euro hanno presa la giusta decisione venerdì, quando si sono accordati su misure speciali da preparare prima che i mercati riaprano lunedì. Gli stati membri dell’Eurozona dovranno agire «con determinazione e grande rapiditá»per affrontare i loro deficit ha concluso la Merkel.
BERLUSCONI – Intanto, cancellato il viaggio a Mosca, il premier Silvio Berlusconi è rimasto ad Arcore in costante contatto con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti per seguire l’evoluzione della situazione a livello europeo dopo l’Eurogruppo di venerdì. Non si esclude che il premier abbia avuto l’occasione di sentire altri leader europei nel corso della giornata.
Redazione online