21 Responses

  1. paolo
    at |

    si potrebbe sul fondo attorno al foro fare esplodere delle bombe che comprimerebbero il buco in profondita’.

  2. basso plinio
    at |

    il mio suggerimento con esperienza di lavoro su tubazioni da sessanta
    anni per dare un aiuto al disastro in luisiana e’ cosi’ determinato , consiglio
    di infilare un tubo conico dentro al tubo esistente con l’aiuto del robot in
    quanto questo viene fatto sotto acqua.

  3. giammaria ed ermanno
    at |

    salve: si capisce subito che la situazione è complicata a tal punto di renderla “semplice”
    spiego::bisognerebbe prima di tutto fare alcuni calcoli con il tempo cioè più ne passa e peggio è;
    la soluzione è la seguente, posizionare in fondo al mare delle cariche esplosive calcolate all’entità del danno,posizionandole nella circonferenza perimetrale(formando un triangolo) L’esplosione creerà un’ enorme voragine,sufficiente a spingere l’impianto di pompaggio in basso che sarà risucchiato dal sottosuolo marino,oltre la pressione che esercita il mare a quella profondità..
    A tale proposito non vedo altre soluzioni immediate e poi a quelle profondità è difficile parliamoci chiaro ,non esistono tappi che tengano c’è molta pressione sia del mare che dalla conduttura che fuoriesce il greggio . come disse un vecchio adagio “mali estremi estremi rimedi”,per risolvere il problema bisogna far saltare la stazione di pompaggio al più presto altrimenti saremo ancora qui a parlarne.
    cordiali saluti by giammaria ed ermanno

  4. mariano
    at |

    alla campana di acciaio devono essere aggiunte altre due tubazioni laterali alla campana per convogliare il greggio

  5. Eddi Dalla Rosa
    at |

    se fosse possibile tagliare il tubo in modo netto e poi creare un tassello con le misure adegute alla misura interna con anello esterno in piombo o materiale che si espande con facilità tipo teflon eseguito con cono inverso in modo da poterlo inserire aperto e poi liberare il cono interno in modo che la pressione interna del pozzo chiuda il tutto.
    potrei mandare un disegno dettagliato se avessi una email dove inviarlo

    cordiali saluti Eddi e Giuseppe

  6. dominik
    at |

    possibile soluzione potrebbe essere un cilindro cavo d’acciaio alto dieci metri con un diametro di 5 con uno spessore adeguato alla pressione della profondità, messi ad incastro uno dentro l’altro innesto o altro sistema, si formerebbe un pilone pronto ad essere riempito di cemento specifico tipo quello dei ponti, magari con una densità di materiali di peso specifico altamente alti.
    le bettoniere potrebbero essere dei sommergibili con adeguate modifiche.

  7. Giorgio Iannone
    at |

    Sono un inventore italiano. Ho studiato la situazione e credo di avere ottime possibilita di consigliarVi al fine di fermare la carastrofe ambientale. La cosa è estremamente seria per il mondo intero e, in caso , come mi auguro, di successo, potra essere utilizzata per futuri incidenti. Se siete seriamente interessati, Vi prego di conttarmi al piu presto.

    Giorgio Iannone

    mio cell. +39 3396673612

    Italia 13/05/2010

  8. Giorgio Iannone
    at |

    Sono un inventore italiano. Ho studiato la situazione e credo di avere ottime possibilita di consigliarVi al fine di fermare la carastrofe ambientale. La cosa è estremamente seria per il mondo intero e, in caso , come mi auguro, di successo, potra essere utilizzata per futuri incidenti. Se siete seriamente interessati, Vi prego di conttarmi al piu presto.

    Giorgio Iannone

    mio cell. +39 3396673612

    Italia 13/05/2010

  9. Giorgio Iannone
    at |

    Sono un inventore italiano. Ho studiato la situazione e credo di avere ottime possibilita di consigliarVi al fine di fermare la carastrofe ambientale. La cosa è estremamente seria per il mondo intero e, in caso , come mi auguro, di successo, potra essere utilizzata per futuri incidenti. Se siete seriamente interessati, Vi prego di conttarmi al piu presto.

    Giorgio Iannone

    mio cell. +39 3396673612

    Italia 13/05/2010

  10. domik
    at |

    il mondo a volte rimane bambino, copia come a scuola, essenziale fermare la catastrofe. da dominik.

  11. pietro rinaldi
    at |

    inserire una sonda molto in profondità nel tubo (come operazione per allargare le vene ) poi gonfiare ad alta pressione una membrana a più stadi decrescenti (tipo sequenza di palloni dal più piccolo al più grande, per attenuare gradatamente la pressione del greggio che altrimenti lo espellerebbe) per la stessa tubazione immettere materiale tipo calcestruzzo idraulico altamente fluidificato o similare che indurendo creerebbe il tappo.

  12. pietro rinaldi
    at |

    inserire una sonda molto in profondità nel tubo (come operazione per allargare le vene ) poi gonfiare ad alta pressione una membrana a più stadi decrescenti (tipo sequenza di palloni dal più piccolo al più grande, per attenuare gradatamente la pressione del greggio che altrimenti lo espellerebbe) per la stessa tubazione immettere materiale tipo calcestruzzo idraulico altamente fluidificato o similare che indurendo creerebbe il tappo.

  13. Silvestru
    at |

    per un’idea e anche per un disegno senza calcoli e dimensioni contattatemi al numero 3409818537 oppure l’e-mail silvio_08_03@hotmail.com

  14. massimo
    at |

    salve sono un ingegnere vorrei dare un idea al problemma che affligge tutta l’umanita ,

    1-non dobbiamo chiudere la falla ma aggiustarla,come fare?
    costruendo un grande inbuto dove unirci un tubo più grande di quello spezzato in modo da poterlo infilare ,l’inbuto servira ad aiutare l’imbboccatura naturalomente nel frattempo va aspirato il petrolio nelle petroliere fino a quando non si è fissato l’imbuto al fondo del mare con dei grandi chiodi di acciaio dopo di che non servira più aspirare la pressione del petrolio fara il resto .
    in pratica va messo un tubo maggiore di quello attualmente .

    ps. per eventuali disegni telefonare subito al 339/5901376

    bisogna sermpre prevenire in vece che curare

  15. leonardo
    at |

    Ecco a cosa ho pensato:
    immaginate una bottiglia di Coca-Cola tagliata a metà. La parte posteriore va messa sopra la perdita del petrolio. Aggiungere 2-4 pozzetti per assorbire vicino alla bocca della bottiglia. Mettere il pezzo ( che potr-à essere fatto o di cemento o di acciaio) Sopra la perdita con le valvole aperte per prelevare la pressione. Fissate il pezzo sul fondale del mare. Per non avere dei problemi con la pressione che potrà spingere il pezzo verso l’alto, come avete sbagliato con il vostro tentativo, prelevate la pressione attraverso i 2-4 pozzetti.

    Numero di telefono: 3409818537

  16. dominik
    at |

    il cemento da me suggerito potrebbe non avere sorte per l’evento magari per il tempo breve. immaginate una rete del diametro di un chilometro “un telo” materiale (nasa) adeguatamente forato per scendere in circolo con sistemi di bloccaggio idraulici di chiusura sul fondo, il greggio farà il resto, fuoriuscendo alzerà il telo, ma da i sistemi idraulici chiusi, aprendosi il greggio farà tappa in superfice.
    da dominik da taranto.

  17. Mauro Ferrara
    at |

    TWO GOOD WAYS OF RESOLVING THE PROBLEM OF BROKEN PIPELINES ARE:

    1) Insert a section of steel tube with the same curvature as the damage culvert through the hole, into the damage culvert, with sections equal to either a 1/4 of the size or of a smaller measurement compared to the inside of the culvert but however with the correct dimensions so that the entire hole is blocked. Apply mechanical hauling or steel cables tied to large buoys or ships to the added sections so that when pulled upwards, the added section of tube inserted inside the pipelines together with the pressure from the oil, ought to close the outflow with just a simple movement which goes from the inside of the culvert towards the outside.
    Then, if the operation is successful, you can do all the work of welding the pipelines.

    2) Insert material or object inflatable, airbags type, within the duct and inflated until the entire hole is occluded or duct itself.

    I’m Mauro Ferrara and if i have not been clear enough in explaining please contact me at the following email address:

    sagittarius3@inwind.it

    Good Luck !!!

  18. gianni curreli
    at |

    Penso che una soluzione potrebbe essere quella di seppellire il punto di fuoriuscita con un”cappotto” di cemento ad alta idraulicità.In sintesi,se fosse possibile calare una cassaforma di dimensioni adeguate, la stessa si dovrebbe colmare con il calarvi le malte cementizie.Nell’impossibilità del posizionamento della cassaforma ,il materiale cementizio, potrebbe comunque essere gettato sul luogo della perdita,insilato in sacchi di juta,a coprire e bloccare l’effusione.Questo sistema è in pratica quello che comunemente viene adoperato,sin dal tempo dei romani,per la formazione dei moli portuali.

  19. lazzy
    at |

    io penso che non si puo perdere altro tempo dobbiamo far sciendere sul fondo cilindri d acciaio ad innesto come nella costruzione di un classico pozzo in tal modo non avremo piu problemi di pressione il pozzo continuera a eruttare petrolio ma non andra in dispersione nel mare

  20. lazzy
    at |

    io penso che non si puo perdere altro tempo dobbiamo far sciendere sul fondo cilindri d acciaio ad innesto come nella costruzione di un classico pozzo in tal modo non avremo piu problemi di pressione il pozzo continuera a eruttare petrolio ma non andra in dispersione nel mare

  21. graziano
    at |

    una possibile soluzione per questo disastro penso sia :
    tenuto conto che dobbiamo operare i un ambiente dove abbiamo
    circa 1500 bar di pressione dell’acqua per cui non possiamo avere nessun operatore umano se non dentro a sommergibili meccanici ben strutturati
    o sommergibili robotizzati, la soluzione ritengo che sia proprio nell’allestire un robot meccanico, che sia costruito con queste caratteristiche; due gusci che possano ospitare il la valvola con il tubo dove c’è la perdita di petrolio, arrivare nel sito con il robot munito di un sitema idraulico che azioni i due gusci avvolgendo la valvola ed il terminale del tubo ,
    arrivato ad avvolgere il suddetto gruppo valvole e tubo i due gusci chiusi mediante il sistema idraulico , dal robot rimane la tenta sui due gusci, ricordiamo che siamo in una zona con 1500 bar di pressione, per cui vanno messe delle quarnizioni di tenuta ad alta pressione, io ritengo anche di gomma espandibili con olio in pressione, oggi abbiamo pompe e gomme armate che vanno fino a 3000 bar , a questo bunto avvolto il gruppo valvole ed il tubo che perde , viene attivata tramite una tubazione messa sul robot per l’aspirazione del greggio che oggi se ne va in mare , è logico che questa è una soluzione non definitiva ma darà il tempo di poter intervenire in modo da poter perforare un altro pozzo .
    note tecniche di indirizzo e di massima il robot funziona come una grossa conchiglia che avvolge il gruppo valvole e il tubo su cui fuoriesce il greggio.

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