Ci sarebbero state delle prime ammissioni da parte dell’imprenditore che avrebbe smentito le dichiarazioni del generale della Gdf Francesco Pittorru. Pioggia di smentite da parte delle persone finite nella lista del costruttore
Diego Anemone, il costruttore protagonista dell’inchiesta di Perugia sugli appalti per i Grandi eventi avrebbe fatto le prime ammissioni. Secondo indiscrezioni, infatti prima di uscire dal carcere di Rieti per la scadenza dei termini di custodia cautelare, avrebbe smentito le parole del generale Pittorru che aveva dichiarato di aver ricevuto da Anemone un prestito e di aver poi provveduto al saldo.
A quanto si apprende, l’uomo considerato a capo della cricca sostiene di non aver mai avuto i soldi indietro.
Intanto, arriva una pioggia di smentite da parte delle persone presenti nella lista Anemone, l’elenco di 350 persone alle quali il costruttore romano avrebbe fatto lavori, trovato su un computer dell’imprenditore. Primo fra tutti Nicola Mancino che dice di non aver avuto regali.
E la politica non sta guardare. Se da una parte Silvio Berlusconi dichiara chi sbaglia paga, dall’altra Pierluigi Bersani chiede di fare chiarezza. E Cicchitto afferma il suo “no alle liste di proscrizione.
Giovedì, sono scesi in piazza alcuni giovani che hanno messo in atto un sit-in sotto la casa di Scajola, con cartelli “Fai la valigia”.