Cinque quadri sono stati trafugati dal Museo d’Arte Moderna della capitale francese. Tra le opere rubate anche un Leger, un Matisse e un Braque. Il valore stimato si aggira sui 500 milioni di euro
Cinque quadri, tra cui un Picasso e un Modigliani, sono stati trafugati dal Museo d’Arte Moderna di Parigi. Sembra la trama di un film di Arsenio Lupin, ma è quello che è successo ieri notte nella capitale francese. Oltre ai dipinti dell’artista spagnolo e di quello livornese, sono spariti anche un quadro di Henry Matisse, uno di George Braques e uno di Fernand Leger. Il valore complessivo delle opere sparite è stato stimato intorno ai 500 milioni di euro.
I cinque quadri sottratti sono “La Pastorale” di Matisse, “La donna con il ventaglio” di Modigliani, il “Il piccione a pois” di Picass, “L’olivier pres de l’Estaque” di George Braque e la “Nature morte aux chandeliers” di Fernard Leger. Il furto, fanno sapere fonti della brigata antibanditismo della polizia, è avvenuto stamane verso le 6.50, prima dell’apertura del museo. I responsabili del museo hanno fatto sapere che un vetro e’ stato frantumato e alcuni lucchetti spezzati.
“E’ stupido rubare quadri così, si tratta di imbecilli e basta”: lo ha detto Pierre Cornette de Saint-Cyr, commissario delle esposizioni del Palais de Tokyo, l’edificio parigino destinato all’arte contemporanea in cui sorge il Museo d’Arte Moderna della Città di Parigi che ha subito il furto di stanotte. “Con quadri del genere non ci si può fare niente – ha detto Cornette de Saint-Cyr intervistato dalla tv LCI – tutti sono già al corrente, i siti Internet sono già pieni di notizie e immagini. Nessuno può pensare di vendere questi quadri, per questo dico che è stupido rubarli. A meno che non si voglia fare un ricatto alle assicurazioni. Ma io sono convinto che li ritroveremo. Con quadri del genere è così, è successo con L’Urlo di Munch”.