Apertura positiva per i listini del Vecchio Continente, poi la nuova flessione, male anche tokyo che chiude in flessione dell’1,54%
(Ansa) |
MILANO – Non si riescono a risollevare le Borse del Vecchio Continente. E dire che oggi ci avevano provato. A Londra inizialmente l’indice Ftse 100 guadagnava lo 0,53%. A Milano l’Ftse Mib saliva dell’1,15%, a Francoforte il Dax avanzava dello 0,4% e a Parigi il Cac 40 saliva dello 0,30%. Madrid cresceva dell’1,26% e Lisbona dell’1,19%. Piazza Affari però resisteva in territorio positivo solo per la prima parte della mattinata, poi il sentimento negativo sul mercato finanziario tornava a prevalere. Continuano a pesare i dubbi sulla tenuta dell’Euro oltre alla decisione della Germania di limitare le vendite allo scoperto. A tutto questo si aggiunge anche il dato americano sulle richieste di sussidi di disoccupazione, risultato nettamente peggiore delle attese. La possibilità di una apertura debole a Wall Street ha così ulteriormente danneggiato i listini europei che hanno portato il calo ad oltre un punto percentuale. Al momento a Milano l’Ftse Mib cede il 2,21%, Londra l’1,36%, Francoforte l’1,69% e Parigi il 2,17%.
PIAZZE ASIATICHE – Male anche le Borse asiatiche che hanno risentito del cattivo andamento dei listini europei di mercoledì. Così i listini di Asia e Pacifico sono scesi ai minimi degli ultimi otto mesi con l’indice d’area Msci che ha ceduto l’1,6%. Sotto pressione in particolare Tokyo (chiusura a -1,54%) che paga i dati sul Pil del Giappone inferiori alle attese, seppure in crescita. Sui listini restano i dubbi su una ripresa rapida e effettiva dell’economia europea e di quella globale.
Redazione online