INTERNET:Uno di questi è al centro di un giallo. Esistono centinaia di video girati durante azioni in Iraq e Afghanistan caricati dai soldati stessi nel cyberspazio
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MILANO – Un video di trentotto minuti diffuso da WikiLeaks, una sorta di versione irrintracciabile di Wikipedia, ha mostrato le immagini (datate 2007) di un attacco americano dal cielo di Bagdad, corredato di spari e dei commenti dei soldati, nel quale trovarono la morte dodici civili, tra i quali due giornalisti di Reuters. Ma dietro il video c’è un giallo.
LIVELEAKS/WIKILEAKS – Quando uno dei fondatori del sito LiveLeaks (noto sito Internet che permette agli utenti di caricare i propri video allo stesso modo di YouTube ma, a differenza di quest’ultimo, privilegia la documentazione di scene di guerra, incidenti, esecuzioni e crimini vari), Hayden Hewitt, ha visto le riprese in questione ha avuto un sobbalzo, non per il contenuto cruento e ancor meno per il fatto che un video girato da un elicottero da combattimento fosse messo in Rete. Quello che ha attirato l’attenzione di Mr. Hewitt è stato un certo senso di familiarità con le immagini diffuse da WikiLeaks, come se le avesse già viste prima.
LO STRANO CASO DEL VIDEO – Diversi utenti di LiveLeaks, affidabili e affezionati, hanno infatti affermato di avere visto il video incriminato un anno prima della sua pubblicazione su WikiLeaks. Per un giorno intero Hayden Hewitt ha cercato nel firewall del suo sito (dove peraltro il video non è più disponibile) le tracce del nastro originale delle riprese, senza riuscire a trovarle e ha definito «l’idea di una precedente fuga di notizie (in inglese leak) del video una leggenda metropolitana». La questione è ancora poco chiara, mentre i filmati di guerra che circolano sul web sono in crescita galoppante.
LA PRIMA GUERRA FORMATO YOUTUBE – Al di là del curioso caso delle immagini comparse e scomparse e poi ricomparse, la rete pullula di testimonianze belliche. «La prima guerra formato YouTube»: questa la definizione coniata dalla professoressa Jennifer Perry della University of California di Irvine, che ha condotto uno studio sui filmati girati dai militari nelle zone di guerra di Iraq e Afghanistan dal quale è emerso che Internet è stracolma di ogni genere di testimonianza della vita dei soldati, definite dalla ricercatrice americana «radicalmente decontestualizzate».
UN SORRISO – Tra le innumerevoli documentazioni degli orrori della guerra volate nel cyberspazio è spuntato un video che nulla ha a che fare con la triste realtà di quelle terre. Su YouTube due soldati di stanza in Afghanistan hanno dato vita a un remake del video di Lady Gaga della canzone «Phone». A tutt’oggi è stato guardato da più di quattro milioni e mezzo di persone.
Emanuela Di Pasqua