La manovra economica – slitta a martedì l’incontro con le parti sociali. Il Capo dello Stato: «Siano prese decisioni responsabili». Bonaiuti: «Nessun condono edilizio e niente nuove tasse»
Paolo Bonaiuti (infophoto) |
MILANO – «È arrivato il momento dei sacrifici». Lo dice prima Paolo Bonaiuti, chiedendo «un segnale equo» a «chi guadagna di più». Lo ribadisce poi Gianni Letta: «Nella manovra ci sono sacrifici molto pesanti, molto duri, speriamo provvisori». E lo ripete infine anche Giorgio Napolitano: «I sacrifici siano distribuiti con equità tra i cittadini». Il governo è al lavoro per mettere a punto gli ultimi dettagli della manovra economica correttiva per il prossimo biennio: un pacchetto di misure pari all’1,6% del Pil che dovrebbero riportare il deficit sotto il 3% del Pil dal 5,3% dello scorso anno e rassicurare i mercati finanziari, preoccupati da un possibile allargamento della crisi della Grecia, sulla solidità dei conti pubblici italiani. Lo stesso Fondo Monetario Internazionale, del resto, chiede all’Italia di «mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo». Servono tagli e risparmi, insomma. La tabella di marcia prevede che il Consiglio dei ministri si riunisca martedì alle 18 per il via libera al pacchetto, dopo l’incontro con gli enti locali e le parti sociali.
BONAIUTI – «La manovra sarà di 24 miliardi – annuncia il portavoce della presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. – Ieri sono stato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. È stata una giornata di lavoro intenso». Qualche dettaglio? Bonaiuti, intervenendo a “La telefonata” di Maurizio Belpietro in onda su Canale 5, chiarisce che non ci sarà nessun condono edilizio («casomai si tratta di mettere a catasto quelle due milioni di unità immobiliari») e che sono escluse nuove tasse («Nessuno metterà le mani in tasca ai cittadini»).
LETTA – Sull’argomento interviene anche Gianni Letta. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio conferma che la manovra conterrà «una serie di sacrifici molto pesanti, molto duri che siamo costretti a prendere, spero in maniera provvisoria, con una temporaneità anche già definita, per salvare il nostro Paese dal rischio Grecia. Capiamolo così e ci capiamo tutti». Letta parla di «una manovra straordinaria che chiamiamo ‘Provvedimenti urgenti per la stabilità finanziaria e per la competitività economica’ che ci è imposta dall’Europa così come per gli altri Paesi, dalla Spagna al Portogallo, dalla Francia alla Gran Bretagna, alla Germania, che stanno prendendo provvedimenti, nel disperato, ma spero vittorioso tentativo, di scongiurare una crisi epocale e di salvare l’Euro».
NAPOLITANO – Dagli Stati Uniti interviene anche Giorgio Napolitano: il presidente della Repubblica afferma che per affrontare la grave crisi che ha colpito l’euro «in tutta Europa occorre ridurre il debito pubblico, occorrono sacrifici distribuiti con equità tra i cittadini». «Bisogna mettere nel conto anche le proteste, che fanno parte della democrazia – prosegue Napolitano. – Quel che è importante è che le decisioni siano prese responsabilmente dalla maggioranza ed io spero siano condivise dalle forze di opposizione in Parlamento, nel comune interesse».
PD E IDV – L’opposizione attende di conoscere i dettagli della manovra, anche se si levano già voci critiche. «Riteniamo che nella manovra del governo ci sarà macelleria sociale – dichiara il presidente dei senatori dell’Idv, Felice Belisario – perché non ci saranno misure per i più deboli e si continuerà a togliere a chi già è in ginocchio. E soprattutto abbiamo l’impressione che ci saranno i condoni, quei tanti condoni che il governo Berlusconi è abituato a fare». «Per il bene del paese – dichiara invece il capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano – è necessario che la manovra finanziaria contenga un elevato tasso di equità sociale. Una manovra classicamente concentrata su redditi da lavoro, pensioni e stato sociale per le famiglie – aggiunge Damiano – significherebbe l’adozione di quelle ricette neo liberiste che ci hanno portati nell’attuale situazione di crisi. Sarebbe paradossale e incomprensibile per la maggioranza dei cittadini».
Redazione online
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