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Privacy su Facebook, la nuova linea

L’annuncio dato in diretta mondiale dal fondatore del social network. Zuckerberg dopo le accuse dei giorni scorsi annuncia impostazioni semplificate. Più facile tutelarsi

 

Mark Zuckerberg durante il suo speech da Palo Alto (Ap)

Mark Zuckerberg ritratta e presenta il suo piano per rendere la privacy in Facebook più semplice. Dopo le accuse e il botta e risposta con giornali e blogger, il fondatore di Facebook si collega con i giornalisti di tutto il mondo (lo ha fatto mercoledì nel tardo pomeriggio dai suoi uffici di Palo Alto, California) e racconta le nuove impostazioni sulla privacy del suo social network. Un affare che nel mondo interessa quasi 500 milioni di utenti e che nelle ultime settimane aveva sollevato un polverone, scatenando anche una protesta strutturata come quella di Quit Facebook Day che propone di abbandonare il social network a fine maggio, e dedicarsi a nuove reti sociali meno invasive sul fronte della riservatezza, come il progetto Diaspora, creato da un gruppo di sviluppatori dell’università di New York.

LA LEZIONE – Tutto cambia in casa Zuckerberg, che dichiara a CNet a fine conferenza: «Queste settimane sono state costruttive per me e per noi perché abbiamo capito che le persone hanno bisogno di un controllo più semplice su come le loro informazioni vengono condivise». Detto, fatto: Zuckerberg impara la lezione e ora, anche in italiano, sono disponibili spiegazioni semplificate su come i dati vengono raccolti e su come proteggersi da troppa invasività del sistema. La pagina è unica: «Controlla il modo in cui condividi» spiega che «puoi condividere le tue informazioni con amici, amici di amici o tutti, e ti offriamo delle impostazioni predefinite per farlo. In alternativa, se lo preferisci, puoi personalizzare le tue impostazioni». Dunque un passaggio più semplice, con un solo click (basta andare sulle impostazioni della «Condivisione su Facebook» e spuntare l’opzione «Consigliata»), permette ora di controllare un po’ di più quel che viene seminato di noi.

PRIVACY VERSO TERZI – Ma non basta. Facebook è un sistema e in quanto tale vi sono parti che non vengono controllate direttamente dalla rete sociale. Per questo, per proteggersi fino in fondo (per esempio da messaggi pubblicitari mirati, ottenuti grazie a tecnologie che possono localizzare la nostra posizione), è necessario compiere controlli aggiuntivi. E nel manifesto di Facebook, che Zuckerberg nel blog aziendale ha chiamato “Making control simple” ora è più chiaro come farlo. Per esempio le spiegazioni sulla privacy consigliano ora di controllare tutti gli elementi che condividiamo, con un apposito menu a tendina che si apre (il simbolo è quello di un lucchetto) nel momento in cui decidiamo di aggiornare il nostro stato o di pubblicare un post, di modo che di volta in volta siamo noi utenti a poter scegliere se confermare o meno le impostazioni generali che abbiamo configurato. Resta poi valido il consiglio di disattivare la personalizzazione istantanea del proprio profilo. Ovvero, sempre nel pannello di controllo, andare su “Applicazioni e siti Web” per vietare a siti terzi di vedere e usare le nostre informazioni personali.

PERFEZIONE LONTANA – Il tema privacy resta una spina nel fianco nella gestione del social network. Ma questa volta Zuckerberg sembra aver convinto, e la sua dichiarazione di umiltà è piaciuta a chi lo ha ascoltato mentre raccontava: “Ho compiuto 26 anni solo pochi giorni fa. Quando Facebook è nato ne avevo 19 ed è incredibile voltarsi indietro e vedere come si è evoluto. (…) Ogni qualvolta apportiamo un cambiamento proviamo a imparare dal passato, ma ogni volta commettiamo anche nuovi errori. Siamo lontani dalla perfezione, ma cerchiamo sempre di fare del nostro meglio per costruire il miglior servizio per voi e per il mondo intero. Grazie”.

Eva Perasso

Privacy su Facebook, la nuova lineaultima modifica: 2010-05-27T20:49:40+02:00da
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